«MINHO!»
«JISUNG!»
Felix, Hyunjin e Seungmin stavano cercando alla rinfusa i due ragazzi, avendoli persi nel caos più totale della guerra.
Ormai i nemici stavano pian piano diminuendo e i pochi che rimanevano venivano bloccati e costretti all'arresa o - nei peggiori dei casi in cui si mostravano troppo aggressivi - brutalmente uccisi.
«MINHO PORTA IL TUO CAZZO DI CULO PRINCIPESCO QUI! ORA!» l'incredibile finezza di Seungmin riecheggiò fra tutta la vegetazione, eppure non ottenne nemmeno un scappellotto in testa «okay, direi che non è nei paraggi.»
«Ragazzi.» Chan e il resto del gruppo di seguito si avvicinò ai tre, facendosi largo tra cadaveri, ramoscelli spezzati e incendi causati da incantesimi e sortilegi.
«Li avete trovati?» domandò il lentigginoso pieno di speranza.
«No, vi abbiamo raggiunto per sapere se avevate qualcosa.»
I tre negarono, sospirando pesantemente.
«Non possono essere scomparsi così, l'ultima volta che li ho visti stavano combattendo.» Jeongin si rifiutava di starsene con le mani in mano, non dopo aver lottato con le unghie per la sua sopravvivenza e quella dei suoi amici.
«Contro chi?»
Il minore si voltò verso Hyunjin, deglutendo a secco. Nessuno li avevi notati?
«Tra loro.»
L'affermazione di Changbin fece rimanere tutti di sasso, cosi spiegò «mentre combattevo Minho si è messo in contatto con me.» cominciò alternando lo sguardo tra tutti i presenti «non l'avevo mai sentito così stanco... era come se mi stesse pregando di ucciderlo.»
«Cosa ti ha detto di preciso?» la curiosità dei membri andava di pari passo con la confusione, volendo sapere tutto nei dettagli.
«Mi ha detto di proteggervi e-» si bloccò, ripescando le esatte parole ancora incise nella sua memoria «"se mai perdessi il controllo, uccidimi prima che possa fargli del male".»
Nessuno ebbe il coraggio di produrre suono e solo dopo diversi minuti, Chan mise un punto alla situazione.
«Cerchiamo il presidente, sono sicuro ci sia il suo zampino.»
Il resto del gruppo annuì e ognuno in direzioni diverse saettò via, cercando negli angoli più remoti e mettendo a soqquadro qualunque cosa gli capitasse sotto tocco.
༄༄༄
Quando Minho aprì gli occhi non riuscì a focalizzare l'ambiente attorno a lui, non lo riconosceva e sicuramente la vista sfuocata non aiutava nell'intento.
Scosse leggermente la testa, sentendola penzolare tanto da fargli bruciare le ossa del collo tese. Probabilmente era in quella posizione da diverso tempo.
«Minho, ben svegliato.»
Una voce estremamente famigliare gli giunse ovattata alle orecchie, eppure quando alzò lo sguardo la figura indaffarata del presidente era solo a qualche passo di distanza.
«Cosa-» le parole gli si bloccarono in gola quando tentò di muovere le braccia, sentendo come risposta del ferro schiantarsi sul pavimento.
Tirò e solo allora si accorse di essere inginocchiato su uno sporco terreno grigio, con polsi, caviglie e collo legati al muro.
«Non fare quella faccia sorpresa, dovevi aspettarti una punizione per il tuo fallimento.» era girato di spalle, concentrato a spostare un liquido rosaceo da una pipetta all'altra.
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Reliance on INFERNO~Minsung
FanficINFERNO, un pianeta rosso sangue, così come la specie che ci abita: i vampiri. Qui la legge detta che ad ogni vampiro anziano deve essere assegnato un neo-vampiro. Lee Minho è un vampiro da molti decenni ormai, mentre Han Jisung lo è diventato da po...