Reliance on INFERNO~Minsung

32༄"è finita, per adesso."

Le loro pupille si scontrarono e Minho intravide una scia blu attraversare la sua iride dorata, la stessa dell'ultima volta.

In un attimo - come se con quel singolo scintillio i suoi poteri si fossero incrementati - spalancò la bocca e mostrò i due canini da vampiro, con la differenza che erano molto più spessi e lunghi del normale.

Allungò la faccia sul suo collo e a quel punto Minho fu costretto a scansarsi, liberandolo di conseguenza dalla sua morsa.

Seungmin e Jeongin nel frattempo erano corsi nella camera del padrone di casa, che aveva nascosto le catene nel suo comodino.

Essendo alquanto pesanti erano andati entrambi per facilitarsi e fare più velocemente.

Nel momento in cui misero piede in soggiorno, era tutto sottosopra. Dopo che era fuggito da Minho, aveva cominciato a scattare a destra e manca, cercando una via d'uscita per essere faccia a faccia con colei che lo stava chiamando, la luna piena.

Il primo che Jisung aveva attaccato era stato Hyunjin, il quale in un momento di distrazione per avvicinarsi a Felix aveva abbassato la guardia.

L'ibrido sfruttò l'occasione e in un colpo di fulmine si materializzò alle sue spalle, conficcandogli le fauci nel fianco.

Il rosso scarcerò uno strillo colmo di dolore e il suo legame fu subito da lui per sorreggerlo con una mano attorno alla vita.

Questo gesto fu la sua rovina, perché Jisung gli saltò addosso e gli ficcò i canini nel collo, portandolo a urlare e abbandonare le braccia da Hyunjin, che senza più nessun sostegno cadde sul pavimento.

Chan, il più vicino, lo soccorse e gli sferrò un calcio sul retro del ginocchio, costringendolo a piegarsi e privarlo quindi del suo "pasto".

Felix raggiunse il suo custode, finendo a terra col collo colante del suo stesso sangue.

Jisung reagì all'istante e scaraventò un braccio all'indietro con l'intento si graffiare pure il leader.

Quest'ultimo però fu più rapido e lo schivò, piegandosi all'indietro.

«Giochiamo.» inarcò un angolo della bocca e il licantropo ringhiò, avanzando verso di lui.

Jeongin fu subito accanto al suo ragazzo e mentre i tre lottavano a suon di pugni, calci, morsi e artigli, Minho e Seungmin stavano sistemando le catene sulla lastra in metallo che avevano precedentemente attaccato al muro accanto al divano.

«CHAN!»

Il leader capì il segnale di Minho e provò a bloccare l'ibrido intrappolandolo con le braccia attorno alla vita.

Jeongin lo raggiunse e nel tentativo di prenderlo per le braccia, ricevette un calcio nello stomaco, che lo portò a piegarsi su se stesso e indietreggiare di qualche passo.

Seungmin e Minho, assistendo alla scena, arrivarono in soccorso, eppure Jisung fu di nuovo più veloce e con un movimento della nuca prese in pieno la fronte di Chan.

Anche lui si ritrovò a sciogliere la presa e in quel secondo di confusione si beccò tre profondi graffi all'altezza del petto.

«CHAN!» sbraitò Jeongin ripreso dal gancio di pochi attimi prima.

Si precipitò dal maggiore e lo aiutò a tamponare la sua ferita.