Capitolo Sedici

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Pov. Leila

Sono chiusa in camera mia, l'enorme mazzo di fiori di Omar mi fissa dalla scrivania.

Osservo quella meravigliosa composizione floreale, in preda ai sensi di colpa ed al disgusto verso me stessa.

Mi mette a disagio averla in camera, perché so di non meritarla. Perché so che non è giusto ricevere quel gesto così romantico e dolce.

Il ricordo di ieri sera con Andrea ormai si ripete nella mia mente, in loop.

E vorrei disperatamente andare da lei e baciarla.

Voglio incontrare le sue labbra, voglio sapere cosa si prova ad essere sfiorata da lei.

È tutto così sbagliato.

È tutto fottutamente sbagliato

12.34 | Che gesto incredibilmente romantico | Alice risponde al messaggio, aggiungendo una faccina che piange alla fine del messaggio

12.40 | Terribilmente romantico | risponde invece Matilda.

Alice e Matilde oltre ad essere le mie colleghe, sono diventate ormai anche mie amiche.

Ci siamo conosciute il giorno in cui arrivai al negozio. Mi accolsero tra di loro con estrema gentilezza, facendomi da subito sentire a mio agio.

Mi alzo dal letto, raggiungendo la finestra.

Non rispondo nemmeno ai messaggi delle ragazze, ho bisogno di respirare.

Ho bisogno di lasciare questa casa, allontanarmi un po' da lei prima di fare qualcosa di incredibilmente stupido e di cui potrei seriamente pentirmi.

Tiro lunghi sospiri.

Ripenso anche alle parole di Andrea.

Elisa le ha riscritto, dopo più di un anno.

Lei sembrava così.. tranquilla, come se non l'avesse toccata minimamente il fatto che la sua amata Elisa fosse tornata.

Ma sarà davvero così? Davvero non le importa più di niente? Fremo al solo pensiero che possa provare ancora qualcosa per lei.

Mi sento intrappolata in questa casa e in una situazione da cui non riesco ad uscire.

Amo Omar - o meglio, amavo Omar - ma ora sento che quel sentimento è cambiato e tutt'ora sta cambiando.

Non sono più coinvolta come lo ero prima, non sento più lo stesso entusiasmo quando vedo il suo nome comparire sullo schermo del telefono.

Non sento più quella mancanza togliermi il respiro la notte.

No, ora è diverso, ma non riesco a liberarmi.

Lui è stato così importante, ha fatto così tanto per me.

Lui è la persona che ha asciugato le mie lacrime nelle notti in cui i demoni del mio passato tornavano a farmi visita. È la persona che mi ha salvata dalla depressione, dalla mia voglia di farla finita, ricordandomi quanto è bello vivere questa vita, nonostante i mille guai.

Mi ha aiutata a trovare un lavoro, una casa.

La sua famiglia mi ha accolto come se fossi una figlia, quasi a compensare le mie mancanze.

Ed ora? Ed ora io mi ritrovo qui, a provare qualche strano e confuso sentimento per Andrea, dimenticando quanto sia meraviglioso Omar.

Il mio sguardo cade ancora sul calendario.

Oggi è il suo compleanno.

Vorrei poter fare qualcosa per renderla felice, in un giorno così speciale.

L'Attimo EffimeroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora