Pov. Andrea
Guido silenziosamente la sua auto verso casa.
Ciò che abbiamo vissuto insieme è stata l'esperienza più intensa della mia vita.
Vederla seduta accanto alla lapide ormai scolorita di sua mamma, le sue parole che veloci scorrevano intorno a noi.
Il sorriso di sua mamma è il più bello che abbia mai visto, così puro e sincero, proprio come quello di Leila.
Mentre osservavo quella foto tanto bella, vedevo nei miei occhi Leila tra qualche anno.
La somiglianza tra di loro è impressionante.
Da quando siamo salite in auto non ha detto una parola.
È raggomitolata sul suo sedile, forse in attesa che io dica qualcosa. Era così preoccupata che potessi crederla.. pazza per questo gesto eppure non riesco a non pensare quanto sia bello tutto questo.
Non so nemmeno cosa dire, perché qualsiasi cosa sarebbe superflua.
Il fatto che abbia voluto condividere questo segreto così intimo con me mi dimostra quanto lei tenga a me
"Come stai?" le chiedo interrompendo il silenzio, ma al contempo lei decide di fare lo stesso
"Come stai?" mi chiede, provocando una risata tra di noi "Rispondi prima tu" torna subito seria
"Non riesco ad esprimere a parole quanto sia stato intenso tutto questo" mi volto a guardarla, non appena il semaforo diventa rosso "È stato così bello poterti stare accanto in un momento così intimo. Davvero Leila, la trovo la cosa più bella che abbia mai visto" lei si rilassa sul sedile, sciogliendosi dalla sua posizione di difesa
"Speravo che mi dicessi questo" sospira "Ero così terrorizzata che potessi spaventarti, che potessi prendermi per matta.." si volta dall'altro lato
"La vita te l'ha portata via in un modo così ingiusto Leila, hai dovuto sopportare un dolore che nessuno dovrebbe sopportare, tanto meno una ragazzina di quattordici anni" le poggio delicatamente una mano sulla coscia.
Lei semplicemente mi sorride, lasciandosi andare completamente sul sedile.
L'espressione è rilassata, sinonimo del suo stato d'animo. L'ultima cosa che volevo è che lei si preoccupasse, soprattutto per un motivo così.. stupido.
Ormai ci sono dentro, non è più possibile per me andare via. La amo così tanto che fatico a ricordare la vita prima di lei.
Quella vita così piena di impegni ma così vuota di sentimenti.
Vivevo una vita distante da quella di un tempo, chiusa in una bolla anomala, completamente privata di ogni sentimento.
Ora invece tutto ciò che provo è amplificato, forse anche dovuto ai mesi di completo annullamento. Ora non riesco più ad immaginarmi senza di lei, perché so che non potrei farcela ad andare avanti.
Lei sembra decisamente più tranquilla quando scendiamo dall'auto per raggiungere casa nostra.
Non importa quante volte avrà bisogno di andare da sua mamma, voglio esserci sempre.
Perché so che lei in quei momenti ha bisogno di me, così come io ho bisogno di lei.
Le stringo forte la mano mentre saliamo lentamente le scale.
"Sai una cosa Andrea?" Leila mi accarezza delicatamente il ventre
"Uhm?" mi volto confusa verso di lei
"Non so ancora chi sei, qual è la tua storia" sorrido, stringendola a me
"Hai ragione piccola" le bacio la testa "Vuoi davvero parlarne ora?"
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L'Attimo Effimero
RomanceLa vita di Leila era già scritta, Omar era il suo futuro, l'amore della sua vita. Lui era l'unico motivo per cui fosse ancora viva. Lui era tante cose, ma quando ti ritrovi rinchiusa in casa a causa di una pandemia mondiale, tutto cambia. È in quel...