Capitolo Dodici

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Pov. Andrea

Sono sdraiata sul letto, fissando il soffitto.

Il telefono vibra ad ogni messaggio ricevuto. Il mio wapa pullula di lesbiche annoiate ed arrapate dal lockdown, ma non ho voglia di rispondere a nessuna.

In realtà non avevo nemmeno voglia di scaricare questa app del cazzo, ma le ragazze mi hanno praticamente costretta.

Ti divertirai, vedrai.

Devi andare avanti Andrea, è passato più di un anno ormai.

Cazzate.

Dio, sta diventando tutto così difficile. Da quando è cominciata tutta questa merda molte cose sono cambiate, io sono cambiata.

Stare rinchiusa in questa casa mi sta mandando fuori di testa, passo le mie giornate trascinandomi da una stanza all'altra.

Mi manca andare in palestra, in università, dilettarmi tra i mille impegni.

Osservo dalla finestra della mia stanza il mondo lì fuori. Mi manca respirare aria pulita, passeggiare sotto il sole, andare a correre al mattino presto.

Fa tutto schifo.

Alla tv non si parla altro che di questo.. Covid.

I morti.

I contagi.

Le terapie intensive.

Siamo tutti diventati solo un numero.

Un fottuto numero che non fa altro che aggiungersi ad altri fottuti numeri.

Sospiro.

Osservo le chat davanti a me, quasi disgustata.

C'è stato un attimo, in cui è stato quasi divertente osservare quelle foto riempire le chat, ma ora?

Ora tutto questo mi annoia.

Che schifo.

E poi.. Leila.

Dio, che cosa mi sta succedendo?

Mi sto trovando così in sintonia con lei. È così divertente, simpatica e.. complicata.

Mi piace passare il tempo con lei, le giornate sembrano passare più velocemente.

Sembra tutto un po' più bello quando lei è insieme a me.

Scuoto la testa.

Provo a ripensare a quelli che sono stati i due anni appena passati, al rapporto che io e lei abbiamo avuto.

Prima che lei si trasferisse qui, l'avevo vista giusto un paio di volte.

Micaela, una delle mie più care amiche, si è frequentata per qualche mese con Lorenzo, il coinquilino di Omar.

Nulla di particolarmente importante, ma questo è bastato a far incrociare le nostre vite.

Fu proprio Micaela ad informarmi che la ragazza di Omar, all'epoca nemmeno ne ricordavo il nome, stesse cercando una casa.

Nel frattempo la vita ci ha messo lo zampino.

La nostra vecchia coinquilina decise di andarsene, per andare finalmente a convivere con il suo fidanzato.

Quando Leila si trasferì in questa casa, ormai due anni fa, io ero felicemente fidanzata.

Sorrido.

Stavo così bene con Elisa, ero davvero felice. Siamo state insieme per due anni, fino a quando - ormai più di un anno fa - lei mi disse di non provare più le stesse cose.

L'Attimo EffimeroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora