Capitolo Diciannove

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Pov. Andrea

Siamo ancora nude, sdraiate nel suo letto.

Continua a fissare il soffitto, senza dire una parola, ed ho quasi paura a parlare, come se le mie parole possano in qualche modo farle prendere coscienza di quanto è accaduto tra di noi.

In questi ultimi giorni è stato il mio pensiero fisso, ho atteso così tanto questo momento.

È stato strano sfiorare un corpo diverso da quello di Elisa, eppure mi sono sentita così bene.

Non ho pensato a lei nemmeno per un momento.

C'eravamo solo io e Leila, in questa bolla magica.

Tutto intorno a noi era sparito, lasciandoci sole in quell'intimità tanto desiderata.

Perché sì, entrambe l'abbiamo desiderata tanto.

Da quando abbiamo fumato insieme e la spalla della sua maglietta è scivolata giù scoprendole il corpo.. potevo intravedere il suo seno.

Da quel momento non ho mai smesso di pensare a come potesse essere sfiorare quel corpo così perfetto nascosto sotto strati di vestiti troppo grandi per essere suoi

 "Sei viva?" mi volto a guardarla.

Lei sorride, mordendosi il labbro

 "Sì, per la prima volta dopo un mese mi sento incredibilmente viva" si volta a guardarmi, posando di nuovo lo sguardo sulle mie labbra

 "Come stai?" la guardo, cercando di capire il suo stato d'animo.

Il suo sorriso si spegne

 "È tanto brutto se dicessi.. bene? Davvero io sto bene e so che è sbagliato.."

 "Niente è sbagliato se ti fa sentire bene" la blocco, prendendole il viso con una mano.

Riporta lo sguardo su di me, catturandomi con i suoi grandi occhi color smeraldo.

È così bello poterli osservare da vicino

 "Non è una giustificazione Andrea" lei sospira, alzandosi dal letto.

Indossa la maglia che aveva prima e nient'altro.

È sicuramente di Omar, a giudicare dalla grandezza

 "Questa cosa che è successa tra di noi non puoi ripetersi" mi osserva, ma sembra triste.

Mi viene da ridere

 "Davvero Leila? Davvero mi stai dicendo una cosa simile?" la guardo

 "Sì Andrea, sul serio" annuisce "Io.. Io sto.."

 "Sì Leila, tu stai con Omar, tu lo ami, tu andrai a vivere con lui quando tutto questo sarà finito. Brava complimenti, continua pure a vivere una vita che non è la tua" mi rivesto e faccio per andarmene

 "Andrea" richiama la mia attenzione "Ti prego di capirmi"

 "Non posso farlo Leila, non potrò mai capire perché tu voglia rovinarti la vita" scuoto la testa "Ma forse sono stolta io" rido nervosamente.

Mi chiudo alle spalle la porta della sua camera, una brutta sensazione mi travolge.

Come può davvero voler restare con lui, dopo tutto ciò che è successo tra di noi? Ci siamo sfiorate in un modo così perfetto ed intimo.

Sono riuscita a trovare i suoi punti più sensibili, così come lei ha trovato i miei. Era solo la prima volta, eppure la sintonia tra noi era così intensa.

Il mio cuore ha ripreso a battere dopo un anno di sonno e isolamento, ma lei.. lei è così testarda e caparbia.

Vuole rimanere con lui.

L'Attimo EffimeroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora