Capitolo Undici

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Pov. Leila

Dopo la conversazione con Omar - o meglio, il piccolo incidente con Lorenzo - sono rimasta per un po' a letto, un senso di pesantezza mi impediva di respirare.

Le parole di Omar continuavano a ripetersi nella mia mente, come un mantra.

Lui è preoccupato per la mia vicinanza ad Andrea, e come dargli torto.

Ultimamente sento quasi la necessità di starle vicino, di passare le mie giornate con lei.

E Dio, vorrei capire perché. Vorrei essere in grado di capire se è solo perché con lei il tempo passa più in fretta, queste giornate sembrano un po' meno buie, o c'è dell'altro.

Se penso ad Omar vedo il mio futuro. Con lui vedo la nostra casa, il nostro piccolo angolo di paradiso, che tanto abbiamo desiderato e che ora è così vicino.

Manca così poco, che non mi sembra vero.

Ma se guardo lei.. Il suo sguardo addormentato di stamattina mi si ripete nella mente. Era così bella, da togliere il fiato.

Mi gira la testa.

Sono divisa da un'eterna lotta tra ragione e sentimento.

Cuore e cervello non riescono a comunicare.

La pandemia ci ha resi delle macchine.

Freddi, distaccati.

Ci ha messo di fronte ai nostri peggiori demoni, che la notte vengono a trovarci, riportando a galla ricordi che pensavi di aver dimenticato.

La pandemia ci sta mettendo nella condizione di dover affrontare noi stessi e tutto quello che nella nostra quotidianità riusciamo a reprimere. Facciamo i conti con una realtà diversa.

Le mancanze, i problemi. Tutto sembra amplificato nelle nostre prigioni che una volta chiamavamo casa.

Eppure, se lei è accanto a me sento tutto questo un po' meno prigione e un po' più casa.

Ma cosa sta succedendo? È la stessa domanda che mi ha fatto Omar, a cui prontamente ho risposto.

Ma ora? Ora che sono sola su questo letto, a scontrarmi con la dura realtà dei fatti, sono pronta a rispondere?

Che cosa sta succedendo? Non lo so, e vorrei essere in grado di capirlo.

Non ho più raggiunto Andrea, che non è nemmeno venuta a cercarmi e da un lato sono contenta che non l'abbia fatto.

Forse dovrei.. prendere le distanze da lei? Almeno finché, beh, non riesco a fare un po' di chiarezza nel casino che ho in testa.

Finché non potrò tornare tra le braccia di Omar e tutto questo ammasso confuso di sentimenti ed ormoni si calmerà.

Ma quanto ci vorrà ancora?

 "Ciao Leila, che fai?" Stefano mi domanda, comparendo sullo schermo del mio cellulare

 "Ehi Ste" gli sorrido debolmente "Nulla, mi stavo rilassando sul letto" sospiro

 "Stai bene? Ultimamente sei strana" mi osserva confuso.

Dovrei parlarne con lui? Dovrei parlagli della discussione avuta con Omar, di quello che sta accadendo nella mia testa?

Ma coma spiegare questo enorme casino da giorni mi agita il cuore?

 "Leila?" Stefano mi richiama ancora "Mi stai facendo preoccupare"

 "Dio Ste.. Sta succedendo un casino" mi prendo la testa fra le mani

L'Attimo EffimeroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora