Capitolo Sessantacinque

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Pov. Leila

Mi alzo lentamente dal letto, per raggiungere la cucina.

Andrea dorme profondamente, ancora nuda.

Sorrido osservandola sdraiata nel suo letto, il mio cuore perde un battito.

Oggi la giornata è particolarmente soleggiata, il sole splende fin dalle prima luci del mattino, facendomi bruciare gli occhi.

Mi copro il viso con una mano, per attenuare un po' quel bruciore infernale

 "Buongiorno" Janette mi sorride, intenta a preparare qualche strano the con un trita erbe.

Un odore acido mi invade le narici non appena la raggiungo

 "Ciao Janette" le sorrido "Tutto bene?"

 "Sì grazie, anche tu?" mi guarda curiosa

 "Sì, dormirei per altre due settimane, ma direi di sì" rido "Come mai già sveglia?"

 "Non riuscivo a dormire" scuote la testa "Guarda, Suki è tornata a casa, è arrivata questa mattina" volta il suo telefono verso di me.

Mi mostra una foto di Suki in una casa dall'aspetto decisamente orientale.

Indossa una mascherina sul viso ed anche i suoi abiti sono tipicamente orientali

 "Come ha fatto?" la guardo confusa

 "Non ne ho idea, ma ce l'ha fatta. Sono felice per lei, era così preoccupata di non riuscire a partire. Il problema è.. riuscirà a tornare in Italia?" abbassa lo sguardo

 "Stai tranquilla, andrà tutto bene" le poggio una mano sulla spalla "Che ne dici di cenare tutte insieme stasera? Ci sarà anche Stefano" la guardo

 "Uhm? Okay, sicuramente mi aiuterà a distrarmi un po'" sorride "Ora che siamo sole puoi dirmi la verità. Come vanno le cose con Andrea?" sussurra, portandosi la tazza alla bocca

 "Va tutto alla grande Janette, sul serio. Dopo il suo ritorno a casa beh.. tutte e due ce la stiamo mettendo tutta per far funzionare le cose. Non eravamo così felici da molto tempo" sorrido

 "Lo vedo come siete affiatate. Noto anche nei vostri sguardi quanto siate felici. Non vedevo quello sguardo sereno in Andrea da anni ormai" sospira "Anzi, a dire il vero nemmeno quando stava con Elisa era così felice come con te"

 "Grazie Janette, è bello averne conferma" annuisco, il cuore batte veloce

 "Vedi di non combinare altri pasticci" mi rimprovera dolcemente "Perché mi dispiacerebbe dovermi arrabbiare con te, tu mi piaci un sacco sia come coinquilina, sia come amica ma anche come fidanzata di Andrea" scoppiamo a ridere

 "Non ne ho intenzione" le prendo la mano sopra il tavolo, stringendola forte.

E lo penso davvero.

Non ho intenzione di rovinare tutto con Andrea, perché ora sono davvero felice.

Felice come non lo ero da anni. Andrea ha colmato vuoti che nemmeno sapevo di avere, trasformandomi in una persona nuova, ma non farò lo stesso errore di Omar.

No, questa volta non lascerò che lei sia unicamente il mio porto sicuro, voglio che sia di più.

Più di un salvagente, più di qualsiasi altra cosa.

Voglio restare con lei per il resto della mia vita, perché sento che quello è il mio posto.

Accanto a lei.

Ripenso a ieri sera, a quel bellissimo vestito che mi ha regalato, alla sua espressione innamorata quando mi ha visto indossarlo ma anche alla sua espressione preoccupata perché temeva di avermi offesa.

L'Attimo EffimeroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora