Prologo

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KEIRA

Ero seduta su una sedia e osservavo tutti ballare e divertirsi.

Stavamo festeggiando il matrimonio tra mia madre e William, un uomo gentile, generoso e capace di rendere felice mia madre dopo anni.

Io me ne stavo da sola seduta senza rovinare il vestito che indossavo: era bianco e corto, aveva delle bretelline ed era ricamato su tutto il petto, era stretto dove c'era una cintina che mi circondava i fianchi ed era pieno di perline.

Lo aveva scelto mia madre ed ero felice di indossarlo per questo motivo, lei aveva insistito così tanto che non ho potuto rifiutare.

Osservavo mia madre ballare con un grande sorriso.
Ero felice per lei, ero felice perché aveva finalmente ritrovato la felicità.

Erano passati molti anni dalla morte di mio padre...
Lui era un uomo che a volte alzava troppo le mani e quando ero piccola mi aveva inflitto delle ferite più spesso emotive che ormai sono diventate  cicatrici dentro di me.

È passato molto tempo, adesso io ho compiuto diciotto anni da pochi mesi, ma il ricordo rimarrà per sempre... perché anche se lui era un uomo cattivo a volte, nonostante questo era il primo uomo che mia madre aveva amato e sapeva essere gentile come tutti.

Il giorno della sua morte, mia madre era devastata e credevo di aver perso anche lei ma ad un certo punto, come per magia arrivò nelle nostre vite William e per questo lo ringraziai, perché finalmente lui era stato in grado di far tornare il sorriso a mia madre.

Mentre continuavo ad osservare tutti, mia madre venne verso di me con il suo bellissimo abito da sposa e con il suo fantastico sorriso.

- Keira avanti vieni anche tu a ballare! - mi chiamó prendendomi per mano.

Sorrisi e la accontentai.

Lei mi trasportò con grande energia e felicità sulla pista da ballo e iniziammo a ballare insieme.

Era difficile ballare su quei tacchi che indossavo ma comunque in fin dei conti, mi stavo divertendo anche io.

                          ***
Finimmo di ballare, mangiare e festeggiare e a fine giornata ero letteralmente a pezzi.

Dovevamo tornare a casa nostra in teoria ma mia madre aveva già preparato tutto per trasferirci a casa di William.

Mia madre e William stavano insieme ormai da più di un anno, a quanto pare il loro era stato amore a prima vista, e alla fine avevano deciso di sposarsi e di andare a vivere insieme e a me questa cosa andava bene perché avevo preso subito confidenza con William e avevo scoperto essere un uomo davvero divertente e pieno di sorprese.

Peccato che insieme a William, nella sua casa c'era anche suo figlio, un ragazzo che se ne sta sempre per i fatti suoi e che ho visto semplicemente poche volte di sfuggita, non avevamo mai avuto una conversazione ma a quanto pare prima o poi dovevamo averla una, visto il fatto che adesso avremmo vissuto insieme nella stessa casa.

- Vi accompagno a prendere le vostre cose? - si offrì William rivolgendosi a me e mia madre.

- Va bene grazie - lo ringraziò mia madre lasciandogli un bacio a stampo sulle labbra.

Io annuii con un gran sorriso.

Ero felice ma questa cosa era anche abbastanza strana e mi metteva a disagio... cioè così da un giorno all'altro saremmo andate a vivere in una nuova casa senza nemmeno vedere se la convivenza potesse funzionare...

Forse ero io che stavo pensando a troppe cose?
Se mia madre e William erano felici così, mi andava bene, anche se... non sapevo se io riuscivo a sentirmi a mio agio...

- Tesoro.. stai bene? - mi chiese mia madre notando il mio sguardo pensieroso.

La guardai e sorrisi annuendo e così andammo a prendere le nostre cose per poi andare a casa di William.

Quando scesi dalla macchina rimasi a guardare la casa con occhi sgranati.

William era un uomo con un buon lavoro ma cavolo... la sua casa era una villa!

Era molto grande a circa tre piani e aveva molte stanze, era di un colore bianco panna e marrone chiaro.
Fuori c'era un grande giardino con molte piante e fiori ben tenuti, in un angolo, sotto un gazebo, c'era un tavolino bianco con delle sedie e due poltrone ai lati.
Per arrivare al portone di casa c'era una piccola stradina in cemento, la attraversammo e quando William ci fece strada per entrare, mi arrivò una scia di profumo davanti.

Ovviamente c'era anche la donna delle pulizie che puliva quasi 24h su 24... ma per me era esagerata questa cosa... bè almeno ci saremmo risparmiati la fatica.

- Keira, domani mattina noi partiremo per la luna di miele.. a te sta bene rimanere qui a casa con Ryan? - mi chiese ad un certo punto William.

Io smisi di osservare la casa e incrociai il suo sguardo.

Stava aspettando una risposta e dal suo sguardo capii che era preoccupato se percaso non mi fosse andato bene.

Volevo che fossero contenti quindi feci un sorriso senza problemi.

- Dopotutto dobbiamo conoscerci, non c'è nessun problema tranquilli - li rassicurai sorridendo.

- Eh che come hai notato, Ryan non è molto amichevole.. preferisce starsene per i fatti suoi - mi spiegó William.

Alzai le spalle per fargli capire che non me ne importava poi granchè, almeno avrei fatto a meno di provare a parlare con quel ragazzo.

- Staremo via per tre giorni - mi informó mia madre.

Annuii.

- Potrei invitare la mia amica, Mia - dissi.

William annuí felice.

- Può anche restare a dormire se vuoi, il posto c'è - disse allargando le braccia mostrandomi per bene la casa.

Feci una piccola risata e annuii.

- Va bene... voi divertitevi - dissi e presi le mie cose per andare nella mia nuova camera.

                           ***
Quando aprii la porta della mia nuova camera spalancai gli occhi.

Era bellissima!
E anche molto grande!

Poggiai subito le mie cose in un angolo e mi sedetti sul grande letto che era contro il muro e osservai la camera.

Era spaziosa e luminosa, c'era un letto grande una piazza e mezza, due comodini ai lati, una bellissima scrivania bianca con uno specchio in un angolo contro il muro e davanti c'era una sedia con le ruote.
Poi c'era una cabina armadio che copriva il muro da un lato, intorno per la camera c'erano diversi scaffali posizionati abbastanza lontani fra loro e c'era un altro specchio poggiato vicino un mobile.

Sorrisi alla vista di quella camera e dopo un pó mi decisi di iniziare a mettere a posto le mie cose.

ANGOLO ME:

Ciao a tutti!
Come avete appena visto bè si, ho iniziato a scrivere un'altra storia.

So che ci sono ancora le altre in corso ma l'altra sera mi è passato per la testa di scrivere una nuova storia e allora eccomi qui!

Allora?
Ditemi che ne dite di questa nuova storia e fatemi sapere le vostre prime impressioni!

Detto questo... ci vediamo al prossimo aggiornamento!

L'impossibile chiamato: Amore. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora