Capitolo 1

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KEIRA

Aprii gli occhi e osservai di nuovo la mia nuova camera e dopo un pó mi alzai con l'intenzione di andare a lavarmi il viso.

Scesi dal letto e indossai le mie ciabatte e uscii dalla camera.

Ascoltai per un pò se si sentivano delle voci e notai che mia madre e William stavano per uscire, così scesi subito al piano di sotto per salutarli.

- Buongiorno tesoro! Ti sei svegliata adesso eh? - mi salutò mia madre notando il mio viso stanco.

Annuii.

Anche William mi diede il buongiorno con un sorriso e io lo ricambiai.

- Voi state uscendo ora? - chiesi poi rivolgendomi ad entrambi.

Annuirono.

- Anche Ryan è sveglio, se ti serve qualcosa che non sai puoi chiedere a lui oppure a Jasmine, la donna delle pulizie - mi informó William.

Annuii.

- Per qualsiasi cosa chiamaci, mi raccomando - disse mia madre prendendomi dolcemente le mani e dandomi due baci sulle guance.

- Tranquilla, non preoccupatevi.. pensate a divertirvi - dissi con un sorriso.

- Jasmine arriverà fra qualche oretta - mi informó William.

- Va bene... ora è presto, io credo che tornerò a dormire - dissi.

Loro annuirono e mi salutarono di nuovo con un abbraccio e poi andarono via.

Aspettai di vedere la macchina sparire da dietro il cancello e così mi rigirai per andare sopra.

Osservai l'intera casa silenziosa, se dovevo essere sincera era abbastanza inquietante ritrovarsi da soli in quella casa.

Bè in realtà non ero sola... c'era Ryan, ma non contava poi granchè. 

Dopo un pò decisi di risalire per andare nel bagno.

Ma c'era un problema... non ricordavo dove era il bagno.

Così decisi di andare ad esclusione e aprii la porta che si trovava vicino la mia...

Quando aprii mi ritrovai il bagno davanti ma un'ondata di calore mi venne addosso, il vetro e la finestra erano appannati e una figura alta era in piedi davanti il lavandino.

Indossava un asciugamano che gli copriva solamente la parte di sotto, ma aveva il petto nudo e ancora bagnato, i capelli ricci gli ricadevano sul viso gocciolanti e quando sentí la porta aprirsi girò subito lo sguardo e mi osservò con gli occhi verdi.

Quello era Ryan.

- Io..scusa.. non pensavo che era occupato... - balbettai e feci per richiudere ma la sua voce mi bloccò. 

- In questa casa si bussa - mi rimproverò lui con voce ferma.

E poi senza che io potessi ribattere, mi passò accanto emanando tutto il calore del suo corpo.

- Ora puoi andare - disse e poi sparí dietro la porta che doveva essere sicuramente della sua camera.

Rimasi per un pó ferma lí a riformulare quello che era successo. 

Bè quello era Ryan... forse era meglio stare alla larga da quel ragazzo, non mi piaceva per niente e di certo non mi sarei mai fatta mettere i piedi in testa da lui.

Dopo un pò mi decisi ad entrare nel bagno... ma quanto cavolo era bollente l'acqua della doccia?
Si soffocava lí dentro.

                           ***
Alla fine decisi di vestirmi e indossai dei pantaloncini corti e un top.

L'impossibile chiamato: Amore. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora