Capitolo 12

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KEIRA

Sentii il clacson di un auto e quando mi affacciai alla finestra della mia camera vidi Daniel, Mia e Thomas che mi stavano aspettando.

Così mi guardai un'ultima volta allo specchio e sorrisi: indossavo un vestitino da sera che mi aveva regalato Mia, era blu con i brillantini, era abbastanza corto che arrivava intorno alle cosce e aveva delle piccole spalline.
Avevo indossato dei tacchi non troppo alti e avevo sistemato i capelli con dei boccoli e avevo messo anche un pó di trucco.

Così scesi subito al piano di sotto e salutai mia madre e William che si stavano preparando, mentre Ryan... sinceramente non sapevo dove era.. e non me ne importava poi granché. 

Appena entrai in auto salutai la mia migliore amica con un abbraccio e i due ragazzi con un bacio sulla guancia.

- Sei bellissima - mi sussurrò Daniel all'orecchio.

Il suono della sua voce mi trasmise un brivido lungo il corpo e sorrisi.

- Grazie - risposi in un piccolo sussurro.

Lui sorrise e poi partí con l'auto.

                           ***
Arrivammo in un locale pieno di persone con la musica a tutto volume che ballavano, si ubriavano e si baciavano, le solite feste di sera dove succede di tutto e di più.

- Ragazzi noi andiamo a divertirci un pó! - gridó Mia tutta contenta come una bambina e portandosi con sé Thomas.

Risi guardando i miei due amici e poi mi girai verso Daniel che si stava portando una sigaretta alle labbra, eravamo rimasti soli.

Mi guardai un pó intorno e poi mi avvicinai a lui.

- Allora? Che facciamo? - chiesi io alzando la testa per guardarlo negli occhi.

- Ti va di ballare? - mi chiese lui soffiando via un pó di fumo.

Annuii.

- Però non ti prometto nulla visto che ho anche i tacchi - gli feci notare ridacchiando.

Anche lui rise.

- Tranquilla - disse passandomi dolcemente una mano sulla guancia per spostare i capelli.

Sorrisi.
Mi piacevano quei suoi piccoli gesti.

- Dai andiamo - mi disse poi buttando la sigaretta e prendendomi per mano.

E così ci divertimmo per tutta la serata: tra chiacchiere, risate, musica, qualche piccola bevuta e ballammo per tutto il tempo.

Alla fine avevo perso di vista Mia e Thomas, sinceramente speravo che quei due avevano capito cosa c'era veramente tra di loro, e così io e Daniel eravamo usciti dal locale e ci eravamo seduti su una panchina lì fuori nel giardinetto.

- Ti sei divertita? - mi chiese il mio amico dopo qualche minuto di silenzio.

Alzai la testa per guardarlo e sorrisi.

- Si molto - risposi dolcemente.

Lui anche sorrise e poi mi squadró per bene.

- Non hai bevuto molto vero? - mi chiese poi.

Alzai le spalle e mi grattai la nuca.
Bè in effetti avevo avuto qualche piccolo giramento di testa... bè scusate ma ancora non riesco a reggere l'alcool!

- Forse qualche bicchierino in più del solito - borbottai.

Daniel scosse la testa cercando di trattenere una risata.

L'impossibile chiamato: Amore. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora