Capitolo 14

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KEIRA

Ero allungata sul mio letto, con il viso letteralmente sprofondato nel cuscino.
Ero entrata nella mia camera la sera prima ed ero rimasta chiusa lì dentro.

Dopo il bacio con Ryan la mia testa era andata in totale confusione e non sapevo più cosa fare.

Ad un certo punto sentii bussare alla porta della mia camera e sobbalzai.

- Keira, tesoro sicura di star bene? Sono le 11 del mattino e ancora sei chiusa nella tua camera.. - sentii la voce di mia madre chiamarmi.

All'inizio non risposi, mi limitai a borbottare qualcosa di incompresibile contro il cuscino e mi raggomitolai sotto le coperte.

Mia madre bussò ancora una volta.

- Keira apri questa porta perfavore - mi pregó iniziando ad avere un tono preoccupato.

Non volevo far preoccupare mia madre per colpa degli affari miei, così decisi di alzarmi e andai ad aprire la porta.

- Oh finalmente! - esclamó mia madre squadrandomi dalla testa ai piedi e facendo un sorriso più sereno.

- Buongiorno mamma.. - la salutai con un tono stanco.

- Keira.. che ti succede? - mi chiese lei.

Mi stropicciai un pó gli occhi stanchi.
Non avevo nemmeno dormito granché questa notte.

Mi sforzai di fare un sorriso per non far preoccupare mia madre.

- Niente mamma stai tranquilla.. sono solo un pó stanca, ieri sera sono tornata tardi e non ho dormito molto questa notte - spiegai io cercando di fare un sorriso.

Mia madre mi rimase a guardare per alcuni secondi.

- Sicura? - mi chiese posando dolcemente una mano sulla mia spalla.

Annuii.

Mia madre sorrise e mi abbracció.
Ricambiai subito l'abbraccio e affondai il mio viso contro la sua spalla e mi trattenni dal scoppiare in lacrime.

Questo era uno dei miei difetti che odiavo: quando avevo la testa piena di pensieri e di confusione, l'unica cosa che riuscivo a fare era scoppiare in lacrime da sola e in silenzio.

Quando ci staccammo dall'abbraccio sorrisi di nuovo e poi mi diressi verso il bagno per farmi una bella doccia fredda.

                           ***
Entrai nel bagno e preparai la doccia.
Stavo iniziando a spogliarmi ma mi fermai subito quando sentii il rumore della porta aprirsi.

Merda avevo dimenticato di chiudere a chiave!

Mi girai subito e ritrovai due occhi verdi camminare pian piano lungo tutto il mio corpo e fui invasa da un'ondata di brividi e il mio cuore iniziò a martellare contro il mio petto.

Ci fu un momento di silenzio in cui nessuno dei due parló fino a quando fu il mio fratellastro ad aprire bocca.

- Senti.. se vuoi tirarmi un pugno per il bacio di ieri non mi offendo - disse Ryan come se niente fosse successo. 

Non risposi.
Mi limitai semplicemente a guardarlo dritto negli occhi.

- Oppure non sei arrabbiata?.. visto che in fondo è piaciuto anche a te il bacio... - disse con un sorrisetto malizioso e avvicinandosi pian piano verso di me.

- Tu.. - sputai velenosa.

- Io - rispose lui inarcando un sopracciglio. 

Aveva un tono diverso dal solito, mi stava dando molte più attenzioni, non sembrava il Ryan che avevo conosciuto.
Continuava ad avvicinarsi pian piano verso di me e istintivamente feci un passo indietro.

L'impossibile chiamato: Amore. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora