Capitolo 31

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KEIRA

Ero tornata a casa insieme a Ryan e poi senza dire una parola mi ero chiusa in camera mia.

Adesso me ne stavo allungata sul letto con lo sguardo rivolto verso il soffitto, a viaggiare di nuovo con i miei pensieri.

Ryan.
Perché si stava comportando in questo modo con me?
Si era preoccupato e mi ha cercata ovunque fino ad arrivare al cimitero..

Ultimamente il mio fratellastro sta avendo diversi comportamenti nei miei confronti: non mi tratta più come le prime volte, ora si preoccupa anche per me ed è diventato molto protettivo.

Forse.. preferivo il Ryan stronzo a quello dolce..
Mi faceva strano vederlo così.
Non gli si addiceva molto il lato dolce, anche se.. devo ammettere che non è male in questo modo..

Ad un certo punto sentii bussare alla porta della mia camera e risposi con un semplice 'avanti' e poco dopo, mi ritrovai Ryan davanti a me.

- Poco fa mi ha chiamato mio padre e.. ha detto che loro andranno a cena con alcuni colleghi di lavoro - inizió.

Si guardò un pó intorno e poi tornó a guardare me.

- Io non ho voglia di preparare da mangiare, quindi se ti va ordiniamo un pó di pizza - disse.

Ecco quello che dicevo poco fa.
Qualche settimana fa non mi avrebbe mai detto una cosa del genere e invece ora?
Adesso si offre anche di ordinare la pizza per entrambi.

Annuii.

- Si.. grazie - risposi.

Lui annuí e fece per riuscire dalla mia camera ma poi si bloccò.

- Che gusto? - mi chiese.

Mi alzai dal letto per uscire anche io e mi fermai accanto a lui.

- Margherita va bene - risposi.

Ultimamente non avevo molta voglia di mangiare quindi decisi di prendere la cosa più semplice.

- Va bene - disse lui prendendo in mano il suo telefono e componendo il numero della pizzeria.

- Ah prendi anche una bottiglia di birra per me - aggiunsi.

Lui scosse subito la testa.

- C'è già in frigo e poi tu è meglio che non bevi - ribattè.

Lo fulminai con lo sguardo.

- Ma decido io quel che voglio! - gli risposi.

Ryan continuó a non ascoltarmi e si portó il telefono all'orecchio.

- Ordina una birra - continuai io guardandolo male.

Lui mi portò subito un dito sulle labbra per farmi stare in silenzio e trattenne una risata.

< Si pronto? > rispose al telefono.

< Vorrei ordinare due pizze > disse.

E così ordinó la cena, ignorando completamente il mio sguardo.

Ma brutto stronzo!

Dopo aver ordinato richiuse la chiamata rimettendosi il telefono in tasca e si diresse al piano di sotto.

Io lo superai subito e andai verso il frigo per vedere se c'erano le birre e trovai quattro bottiglie.
La presi subito una e mi preparai ad aprirla ma Ryan me la prese dalle mani.

- C'è la coca-cola per te - disse ridacchiando.

Lo fulminai di nuovo con lo sguardo e sbuffai prendendo la tovaglia per apparecchiare.

L'impossibile chiamato: Amore. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora