Capitolo 38

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RYAN

Me ne ero andato in camera dopo che Allison era andata via, e adesso me ne stavo allungato sul letto a lanciare una pallina contro il soffitto restando in silenzio e viaggiando con i miei pensieri. 

Keira..
Quella ragazza era entrata nella mia vita e mi aveva letteralmente fatto perdere la testa.

Le avevo confessato i miei sentimenti ma la sua reazione non era stata del tutto come mi aspettavo: lei è ancora convinta che io debba stare con Allison e che tra noi non potrà mai esserci nulla.  

                         ***
Ad un certo punto sentii bussare alla porta della mia camera.

Alzai subito la testa e mi misi seduto quando sentii bussare una seconda volta.

- Ry siamo noi, apri - sentii la voce del mio migliore amico.

Noi..
Se c'era Lucas ovviamente c'era anche Keira con lui.

Mi alzai sbuffando e poi mi diressi verso la porta.

Avrei preferito rimanere da solo ma dovevo pur parlare con Keira.
Cioè io non avevo altro da dire.. ma lei probabilmente si.

Arrivai davanti la porta e la aprii ritrovandomi davanti due occhi color nocciola che mi guardavano.

Keira non disse nulla.
Accennó semplicemente un piccolo sorriso.

Spostai lo sguardo accanto a lei e notai che il mio migliore amico mi stava lanciando delle strane occhiate.

Avevo già capito cosa aveva in mente quello scemo..

- Emm.. Key mi sono appena ricordato di avere un impegno che non posso rimandare.. - disse ad un certo punto Lucas frugando nella tasca del pantalone e prendendo il telefono.

Keira si girò verso di lui con uno sguardo dispiaciuto.

- Ma come?.. - disse lei.

- Eh lo so scusami.. - borbottó lui grattandosi la nuca nervoso.

Lei lo squadró per qualche minuto in silenzio e gli lanció un'occhiataccia, mentre notai che lui trattenne un sorrisetto.

- Ti chiamo appena posso va bene? - le chiese lui.

Keira annuí e Lucas la salutó con un bacio sulla guancia, che lei ricambió e prima di andare via lui le sussurrò qualcosa all'orecchio.

Io rimasi a guardarli in silenzio fulminando il mio migliore amico e quando lui se ne accorse mi salutò alzando una mano.

Ricambiai il saluto roteando gli occhi e Lucas se ne andó con un sorrisetto fiero.

                          ***
Rimanemmo io e Keira in piedi davanti la soglia della porta.

Notai subito che lei era molto in imbarazzo e si guardava intorno nervosa senza sapere cosa dire.

Ingoiai il nodo alla gola che mi si era formato.

- Eii.. - la richiamai con un sussurro.

Lei spostò lo sguardo verso di me e rimase a guardarmi in silenzio.

- Ei - rispose senza troppi giri di parole.

Mi spostai per lasciarle la strada libera davanti la porta.

- Dai vieni - dissi.

Lei non se lo fece ripetere due volte ed entró in camera mia.

Richiusi la porta alle mie spalle e andai a sedermi sul letto facendole segno di seguirmi.

L'impossibile chiamato: Amore. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora