KEIRA
- Mi spieghi quale è il tuo problema? - sbottai quando ormai la festa era finita ed erano andati via tutti.
Io avevo passato tutta la serata con Lucas, un amico di Ryan e alla fine lui mi aveva baciata e Ryan era entrato nel bagno litigando con il suo migliore amico.
- Non puoi baciare sconosciuti - borbottò quello che in teoria doveva essere il mio fratellastro.
Mi venne da ridere.
- Bè sai vivo sotto lo stesso tetto con uno sconosciuto - dissi acida.
Ryan mi guardò con i suoi due occhi verdi.
- Lo conoscevi solo da questa sera - rispose.
Mi alzai dalla sedia dove ero seduta e mi avvicinai pericolosamente a lui.
Era molto più alto di me ma lo fulminai con gli occhi.
- Sai che non me ne frega nulla della tua opinione?
Tu non sei nessuno per decidere le cose che mi riguardano.
Non sono affari tuoi.
Tu non sai nulla di me. - gli dissi scandendo bene le parole.Ryan rimase a guardarmi per un pó e poi fece uno strano sorriso.
- Bene signorina. Allora non parlarmi più e non intralciarmi la strada. - rispose lui e mi diede le spalle.
- Stai tranquillo, signorino non ti intralceró la tua strada.
Non mi interessa niente di te. - dissi e me ne andai senza aggiungere altro.Non lo sopportavo.
Mi mandava sui nervi.
Lo conoscevo da poco e non riuscivo a vivere sotto lo stesso tetto con lui.
Ero odioso il suo modo di fare.Ma dovevo resistere.
Dovevo far vedere che in questo modo ero felice.
Dovevo farlo per il bene di mia madre.RYAN
Keira, la figlia della nuova moglie di mio padre.
Stava vivendo con me.Dalla prima volta che l'ho vista, quella ragazza ha subito catturato la mia attenzione: con i suoi capelli castani e quegli occhi color nocciola che mi ricordano il bosco, una tranquillità e un silenzio assoluto, queste sensazione mi ha trasmesso quella volta che l'ho vista accanto a sua madre mentre i nostri genitori ci presentavano.
Per il suo aspetto così dolce e affascinante potrebbe sembrare subito una ragazza fantastica....
Peccato però per il suo carattere: dice che non ha intenzione di farsi mettere i piedi in testa da me... ma se sapesse cosa mi passa per la testa non credo che mi griderebbe contro arrabbiandosi per qualunque cosa.Adesso che i nostri genitori sono in luna di miele dovremmo stare per tre giorni soli in casa, il primo giorno per fortuna è passato e sicuramente anche gli altri passeranno senza problemi se Keira evitasse di intralciarmi la strada.
Mi odiava e il sentimento era reciproco ma quando ho visto che si baciava con Lucas non ho resistito.
Non provo assolutamente nulla per lei ma visto che in teoria adesso è la mia sorellastra, sento un istinto protettivo che mi sale fino al cuore ogni volta che la vedo.La prima volta che l'ho vista il mio primo pensiero è stato di posare le mie labbra sulle sue, ma il motivo di quel pensiero era semplicemente perché mi ero lasciato da poco con la mia ex ragazza e quindi avevo questi strani istinti.
Bè se pensassi a lei come una semplice sorella... forse le cose potrebbero andare bene e così Keira sarà contenta per sua madre e io per mio padre.
***
Sospirai quando entrai nella mia camera e mi buttai sul letto.
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L'impossibile chiamato: Amore.
RomanceAnni dopo la morte di suo padre, la madre di Keira decide di risposarsi con un altro uomo ricco, gentile, divertente e pronto a farsi in quattro per il bene delle persone che ha accanto. Keira Jones è felice per sua madre e crede che ora stia andan...