Capitolo 41

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KEIRA

Avevo appena finito di mettere gli stivaletti neri quando sentii bussare alla porta della mia camera.

- Ei sei pronta? - mi chiese Ryan aprendo la porta.

Rimase fermo sulla soglia squadrandomi per bene con occhi sgranati.

Non riuscii a trattenermi dal ridere a quella situazione.

- Wow.. - esclamó lui.

Era il suo modo per farmi i complimenti probabilmente.

Dopo aver indossato il vestito blu avevo deciso di raccogliere i capelli in una coda di cavallo piena di boccoli e avevo messo un pó di trucco.

- Si Ryan sono pronta - risposi indossando il mio giubotto di pelle e prendendo la mia borsetta.

- Gli altri vengono tutti insieme? - mi chiese poi lui.

Annuii.

- Però Lucas penso venga da solo - risposi pensando al mio migliore amico.

- Oh tranquilla per Lucas non c'è problema - mi informó lui.

Lo guardai con un sopracciglio alzato e capii subito a cosa si stava riferendo quando sentii il campanello di casa suonare.

Mi si formó subito un sorriso sulle labbra e mi catapultai al piano di sotto.

- Eii ma ciaoo! - mi salutó Lucas appena mi vide.

Mi fiondai su di lui salutandolo con un abbraccio e poi feci un giro su me stessa per fargli vedere il vestito.

- Stai benissimo! Devo ammettere che sono molto fortunato ad avere una migliore amica così bella - disse dandomi un bacio sulla guancia.

Mi misi sulle punte dei piedi e gli stampai un piccolo bacio sulla guancia anche io.

- Ei ei si va bene vi volete bene però adesso basta - si intromise ad un certo punto Ryan mettendosi in mezzo tra di noi.

Io e Lucas lo guardammo e poi scoppiamo a ridere entrambi.

- Ma dai non essere così geloso amico! - esclamó il mio migliore amico circondando le spalle del mio ragazzo con un braccio.

Ryan non disse nulla.
Lo fulminó solamente con lo sguardo.

- Pff.. adesso andiamo dai - disse poi prendendo le chiavi della macchina.

Io andai a prendere la mia borsa che avevo lasciato in camera e poi riscesi subito al piano di sotto e ritrovai mia madre a chiacchierare con Lucas in modo molto allegro riempiendolo di complimenti peggio di una ragazzina adolescente con gli ormoni a palla.

Beh ormai era ovvio che mia madre aveva un debole per il mio migliore amico.

Roteai gli occhi e mi avvicinai a loro prendendo Lucas a braccetto.

Mia madre notó subito il mio gesto e fece un sorrisetto.

- Mamma per noi sarebbe ora di andare - dissi sforzandomi di fare un sorriso gentile.

Si Lucas era il mio migliore amico ma ero diventata stranamente gelosa nei suoi confronti..

- Si si va bene.
Mi raccomando state attenti, non fate troppo tardi, state tutti insieme, non bere, non dare confidenza agli sconosciuti, e divertiti - mia madre mi riempí di raccomandazioni.

Sorrisi annuendo.

- Si mamma tranquilla - la salutai con un bacio sulla guancia e lei mi strinse in un abbraccio che ricambiai.

L'impossibile chiamato: Amore. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora