Famiglia

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I raggi del sole illuminano la stanza, riscaldano il mio viso ed accecano i miei occhi. Stiro le braccia e mi alzo a sedere reggendomi la testa «che diamine» nella mia mente appaiono immagini scomposte della sera precedente...dirnk, sangue, Esteban, ferite, dolore e...piacere. Spalanco gli occhi a ricordare il massaggio che Jasper mi ha fatto, mi ha vista in intimo per ben due volte...forse non era il caso di bere, sono addirittura uscita senza reggiseno! Le sue gelide dita a contatto con la mia pelle ferita, i suoi occhi incastonati sul mio corpo ed io ho mantenuto il gioco anzi...l'ho iniziato. Ma non me ne pento, la sfida si fa avvincente. Mi alzo dal letto per sciacquarmi il viso, a momenti dovrò raccontare tutto a Carlisle e forse torneremo a casa, ormai questo luogo come ogni altro è pericoloso e se solo rischio di mettere in pericolo i Cullen preferisco chiudermi in casa. Apro la porta del bagno ma ciò che mi ritrovo avanti va oltre ogni immaginazione...

La notte è stata lunga come ogni altra, osservare la luna e le stelle, leggere libri, ascoltare musica sono le solite cose che intrattengono Jasper che essendo un vampiro non può cadere nel mondo dei sogni. A differenza di Aster che cambiando più volte posizione avvolta tra le lenzuola è in un sonno profondo. "Chissà cosa sta sognando?" si chiedeva Jasper guardandola continuamente muoversi, ciò ha catturato la sua attenzione e osservare Aster mentre dorme è divenuta la cosa che più gli piace fare nell'interminabile notte. I suoi capelli biondi come il miele, la sua pelle rosata come una bambola di porcellana, le sue guance arrossate come quelle di una bambina, il suo pigiama e la sua posizione che gli conferiscono sensualità. È strano osservare qualcuno mentre dorme? Accorgendosi di essersi perso tra i suoi pensieri distoglie lo sguardo e ammira la luna perdere la sua luminosità lasciando spazio al Sole.

Entro in bagno senza badare a dove sia Jasper e per mia sfortuna è proprio qui...è appena uscito dalla doccia e ha solo un asciugamano a coprire la sua parte intima. I suoi capelli sono scuriti dall'acqua e dalle punte cadono goccioline fino alle spalle, e al petto nudo, e agli addominali scolpiti. «Hai intenzione di continuare a guardare o forse vuoi unirti?» si porta un'asciugamano alla testa per eliminare gli eccessi d'acqua dai suoi capelli dorati, ma la sua copertura in vita evidenzia la forma del suo membro e resto stupefatta «perchè diamine non hai chiuso la porta?» mi giro di spalle rossa in viso come un pomodoro «tu non la chiudi, perchè dovrei farlo io?» un sorriso malizioso si forma sul suo volto, sembra quasi mi stia prendendo in giro «il mio non è un invito a farti entrare» puntualizzo ben sapendo che è a conoscenza del perchè non chiudo a chiave la porta del bagno, ho bisogno della mia privacy ma la mia paura di restare chiusa dentro e non riuscire ad uscire vince. «Allora perchè sei entrata?Se non ero in camera...» «credevo fossi fuori» fa cadere a terra l'asciugamano con cui ha tamponato i capelli «puoi girati» se non lo faccio mi mostrerò vulnerabile e faccio quello che mi suggerisce, inutile dire che sono diventata ancora più rossa «non puoi vestirti?» dico cercando di guardare altrove, magari le bianche mattonelle...

L'imbarazzo di Aster è ben evidente se pure prova goffamente a nasconderlo, il suo corpo come ieri sera la tradisce e le sue guance sono rosse come una macchia di sangue. «Ti da fastidio?» d'altronde l'ho vista in intimo e la sola cosa che potrebbe dire è "Tu mi hai vista mezza nuda, ora tocca a me" ma la timidezza vince in lei. Il vampiro dai capelli biondi potrebbe utilizzare il suo potere e scoprire ciò che Aster sta provando, ma per qualche motivo ignoto non riesce a decifrare le emozioni della biondina e l'unica cosa che può fare è scoprirlo da sè «o ti eccito?»

Inutile dire che a queste parole rimango spiazzata e senza parole «cosa ti salta in mente» dico per poi dargli le spalle e allontanarmi da quella stanza così infuocata che mi sembrava di stare tra le fiamme dell'inferno «non dovevi usare il bagno?» chiede con un ghigno «posso aspettare» alzo leggermente il tono di voce...mi farà impazzire!

Dopo qualche ora e inconvenienti ci incamminiamo per raggiungere gli altri al ristorante per fare colazione, durante il tragitto non faccio a meno di pensare ad Esteban e alla tortura che mi ha inflitto. Ieri sera, con Jasper, sembrava che nulla fosse successo ma adesso sto realizzando. Un po' per l'alcool un poco per il sangue umano, ero stonata e mi sentivo con la testa tra le nuvole ma sono stata abbastanza sveglia da ascoltare tutta la storia di Esteban, tutta la storia d'amore tra mia madre e suo padre. Ho finalmente scoperto il nome completo di mia madre: Estella Fleur, posso compire qualche ricerca per scoprire chi era, che persona è stata e dove adesso riposa. Ma ci sono altrettanto cose che non mi sono chiare: chi sono i Volturi? Chi è Aro? Che alle mia spalle ci fosse questa storia così complicata che porta un presente ancor più rischioso, non me lo aspettavo e nemmeno sono pronta ad affrontarlo. La cosa positiva però è che non sono sola ma ho i Cullen e soprattutto Jasper.

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