Blood Of Love

Infinite domande, zero risposte

Dopo che Esme si scusa per quella specie di fuga di Jasper andiamo via per l'orario tardo.  «Davvero tuo padre è in Alaska?» chiede incuriosita Bella «si» rispondo guardando fuori dal finestrino, le strade sono buie e vuote. «In verità non volevo nemmeno venire qui» senza aspettare nessuna risposta continuo il mio sfogo «è stato mio padre a portarmi dallo zio e poi se n'è andato senza salutarmi, credevo restasse con me» a ricordare reprimo una lacrima, mi sono promessa di non piangere più per lui. Probabilmente sono stata stupida a dare parlare delle mie questioni più intime con una ragazza conosciuta da nemmeno ventiquattro ore ma stranamente mi ispira fiducia, mi ha invitata a passare la serata con le persone a lei care, sento che diventeremo ottime amiche.  «Non potevi restare con tua madre?» chiede alzando un sopracciglio. Mia madre nemmeno la conosco, ho visto una sua foto una volta ed era bellissima: snella, alta, capelli biondi  ed occhi ambrati quasi come quelli dei Cullen, per questo non sono rimasta sorpresa a vedere i loro occhi, certo sono rari ma non impossibili da avere. «È morta dandomi alla luce» «mi dispiace Aster, io non sapevo» dice goffamente «tranquilla, non l'ho mai conosciuta quindi parlarne non mi cambia nulla» forse penserà che ho il cuore di ghiaccio ma sono fatta così. Dopo aver scoperto di mia madre molte vecchie "amiche" mi hanno guardata con compassione, provavano pena ed io quello sguardo lo odio. Certo ogni tanto ho pensato a come sarebbe avere una madre, ricevere costante affetto ma mio padre mi ha dato sempre tutto o meglio ci ha provato ma alla fine mi ha abbandonata anche lui.

 «Eccoci, siamo arrivati» mi avvisa Bella allontanandomi dai pensieri negativi «grazie Bel, ci vediamo domani?» sorpresa dal mio soprannome alza un sopracciglio ma sorride subito dopo «certo, ti passo a prendere io» la ringrazio e ci leghiamo in un caloroso abbraccio.

Quest'oggi, il mio primo giorno nella città di Forks, è stato davvero magnifico e impegnativo. Ho delle nuove amiche, una possibile migliore amica ed ho conosciuto degli stra fighi. L'unica cosa che mi rimane da fare è rilassarmi al caldo nel mio letto, qui fa freddo. Entro in casa ma sento Jacob urlare con zio Billy, mi sa che questo posto non è così tranquillo come mi aveva assicurato mio padre. «Non sarà mai uno di noi! Lei è un abominio, mi chiedo ancora come faccia ad essere viva» sbotta Billy «questo è un mistero, ma non è né uno né l'altro» afferma più calmo Jacob «ma non è nemmeno niente, sono 10 anni e guarda com'è. Doveva morire con quel mostro della madre» Jacob gli da le spalle e si volta nella mia direzione, sobbalzo per essere stata scoperta ad origliare la loro conversazione privata. Se prima non capivo un bel niente ora so per certo che stavano parlando di me, di mia madre morta. Non posso però stare impalata qui, lo zio mi odia più di quel che pensavo ma non ho nessun altro posto dove andare «è successo qualcosa?» chiedo. «Billy si lamentava di un ragazzo della riserva, molto pericoloso» spiega «addirittura gli augura la morte?» sono parole dure da dire soprattutto se riferite al sangue del tuo sangue, il mio potrebbe essere uno stupido capriccio ma sono più che sicura che la storia di questo "ragazzino pericoloso" sia sono una pessima bugia «parole di rabbia» si avvicina prendendo il mio giubbotto per appenderlo ma sembra lo stia...odorando? «Dove sei stata?» mi chiede stranamente serio «con Bella, perchè?»  «e per caso c'era anche il suo ragazzo?» «si, scusa ma sono stanca. Ci vediamo domani» subirmi anche scenate di gelosia anche no...

Per quante cose belle siano successe ne sono accadute anche altrettanto brutte: l'abbandono di mio padre, l'odio di mio zio e la sua condanna a morte nei miei confronti . È forse colpa mia se sono viva? E poi perchè mia madre sarebbe un mostro? Certo ci sono persone odiose, ma si può odiare una persona fino a questo punto?

Tanti dubbi, infinite domande senza risposta. Ma tutte riconducono ad una persona: Will Black, mio padre. 

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