Pensieri

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La solitudine è sempre stata la mia più grande paura, stare sola senza mio padre, il mio unico punto di riferimento. Quando ero piccola ricordo di come ogni giorno, al termine della scuola, mi comprava le mie caramelle preferite: panna e fragola, ringraziavo con un sorriso a trentadue denti. La dolcezza e ingenuità di una bambina cresciuta troppo in fretta, tutto ciò è successo pochi anni fa...la mia crescita è un incognita, potrei invecchiare prima di tutti come potrei avere quest'età per l'eternità. Quei vuoti della mia giornata, quando mio padre era a lavoro, li riempivo guardando una serie tv, visitando la città, facendo shopping o studiando...tranne per quando ero con Aiden, in quel periodo. Ma si trattava di poche ore che non pesavano per nulla... Quando però sono arrivata alla città di Forks ho dovuto affrontare questa mia paura, mio padre senza darmi nessuna spiegazione è fuggito lasciandomi sola e accompagnata da solo le mie infinite domande. Lo zio ha peggiorato la situazione e Jacob non era una gran compagnia, se bene vorrei risolvere con lui. Bella è stata la mia prima vera amica e la ringrazio perchè senza sarei ancora a piangere in quel letto nella casa Black. I Cullen sono stata la mia prima famiglia così numerosa che da sola non mi ci sento mai, e sapere che anche in un momento così delicato preferiscono stare con me e lottare con me piuttosto che allontanarsi e salvarsi mi rende la persona più felice del mondo. Forse dovrei combattere questo mio istinto egoista, convincerli di prendere la scelta migliore per loro non per me ma, so benissimo che Jasper non me lo permetterebbe. Jasper...già, pensare a lui mi manda solo in confusione ed è un pensiero che preferisco mettere momentaneamente da parte. Ma sapere che lui per me ci sarà sempre mi tranquillizza, non sarò mai sola.

Al sentire nominare del mio potere non si incuriosisce solo Bella ma anche Rosalie, Esme è orgogliosa, Emmett impaurito che possa aver sbloccato un potere più forte del suo, Carlisle pronto a studiare i miei progressi e perfino Edward che sta sempre tra le sue diventa interessato. «Quindi come l'hai sbloccato?» chiede Esme con occhi scintillanti «in realtà non me ne sono resa conto...volevo cancellare quelle ferite e davvero sono scomparse» «quindi puoi guarire te stessa, hai un potere rigenerativo. Ma puoi guarire anche gli altri?» chiede Rosalie «non lo so, forse esercitandomi posso capirlo» «certo, tieniti pronta per il ritorno a casa» dice Carlisle con un occhiolino.

Vedere Aster sorridere rende Jasper più tranquillo, non è più immersa in quei pensieri maligni ma finalmente sta pensando in positivo. "Davvero credeva che l'avremmo lasciata fuggire?" I Cullen l'hanno accolta come membro della famiglia ed essendo tale i problemi di uno sono i problemi di tutti, dal minimo al più grande. Ma soprattutto Jasper si è legato a qualcuno del sesso opposto dopo così tanto tempo che adesso senza lei si sentirebbe perso. Il solo pensiero di ritornare a condurre la sua vita in solitudine lo mandava in bestia, certo non era solo, era con la sua famiglia ma mentre tutti erano accoppiati lui era solo. Un sorriso si forma sulle sue labbra a sapere che adesso non sarà mai solo...c'è Aster, con lei è una situazione complicata e sarà meglio pensarci quando questa faccenda sarà chiusa.

Il pomeriggio e la sera passano velocemente, qualche bagno a mare, qualche chiacchiera con Emmett e Bella e ritorniamo nelle rispettive stanze. Con Jasper non ho avuto un vero e proprio dialogo, stamattina si è intromesso aiutandomi a raccontare la vicenda e per questo lo ringrazio. Mi ha fatto capire che lui per me c'è. Ma per il resto, oltre qualche sguardo fugace, non abbiamo parlato.

Jasper d'altro canto non sapeva se fosse stato l'ideale rivolgersi ad Aster, l'argomento Esteban sarebbe saltato fuori...sapere che lui l'ha toccata con i suoi canini dove solo Jasper poteva, lo manda in bestia. Il perchè gli dia così fastidio però non è chiaro nemmeno a lui, se bene abbia cercato di respingere questi pensieri, di pensare sempre a lei, non ci è riuscito. Ed è arrivato alla conclusione che essendoci in atto quella sfida Aster doveva e deve essere momentaneamente occupata, deve stare con lui, deve essere toccata solo da lui e provocata solo da lui.

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