Nuovo Inizio

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Oggi il cielo è soleggiato e sono in auto con Bella, stiamo ridendo e scherzando quando ad un tratto appare un lupo per strada impedendo a Bella di continuare a guidare «è Jacob?!» quasi urlo scendendo dall'auto, il lupo è di un colore nero come le pece e altrettanto neri sono i suoi occhi. Ha udito la mia voce e si sta avvicinando aumentando sempre di più il basso «Jacob ha il pelo marrone» dice la castana mettendosi avanti per proteggermi, è più coraggiosa di me lo devo ammettere, forse perchè non è la prima volta che lo vede. Il lupo è pronto a sferrare l'attacco ma presa dall'istinto la spingo via e colpisce me, sono per metà vampiro, la ferita dovrebbe rimarginarsi. Il lupo mi graffia con i suoi lunghi artigli la spalla destra, per l'urto cado a terra premendo la mia mano contro la ferita che non smette di sanguinare. Il lupo si ritrasforma rivelando la sua identità: Billy,sta camminando verso di me...fa un cenno con il capo e mi ritrovo un lupo grigio dinanzi. Con un gesto netto mi squarcia la gola.

Mi alzo alle luci dell'alba, sudata e urlando. D'istinto mi tocco la spalla... è ancora intera, è stato solo un incubo. Alzo il capo e noto Jasper alzato al mio fianco ed Esme seduta ai piedi del letto «cos'è successo Aster?» dice Esme preoccupata accarezzandomi una gamba «stavi facendo un incubo?» dice il biondo inarcando le sopracciglia «si...è stato orrendo» confesso con le mani tra i capelli. Non mi piace che quell'uomo abbia tutto questo potere su di me, forse sarebbe stato meglio continuare a viaggiare con mio padre almeno non mi sarei sentita un peso e non lo avrei avuto tra i piedi.

«Vado a prepararti un the caldo» dice Esme con un caldo e dolce sorriso «tu hai dormito?» chiedo a Jasper per cambiare discorso, dimenticandomi che è un vampiro «noi non dormiamo» mi dice inespressivo, è difficile decifrare le sue espressioni «non ti manca sognare?» i suoi occhi si accendono «non mi capitava spesso di fare bei sogni, ma se ne avessi l'opportunità forse ci proverei». «Da quanto? Da quanto non sogni?» sarebbe lo stesso chiedere "da quanto sei vampiro?" ma così risulto meno assillante «qualche decennio» il suo viso si incupisce e capisco che questo forse è un argomento che non vuole trattare «ti interessa?» mi chiede con un sorriso che definirei quasi malizioso, credo di essere arrossita perchè sento le guance accaldate. Faccio spallucce «cosa cambia sapere se mi interessa o no?» non bisogna rispondere ad una domanda con un'altra domanda ma meglio puntare il dito che ammettere di essere interessata a lui «perchè equivarrebbe a dire che ti interesso anch'io» dice con un sorriso malizioso. Prima che potessi ribattere entra Esme con un the caldo e lui si ritira «tra un'ora ti aspettiamo in salone» mi avvisa per poi uscire anche lei.

Mi vesto con un abbigliamento sportivo, sono sicura che mi insegneranno di tutto per essere alla loro altezza o semplicemente per testare le mie capacità.

Scendo al piano inferiore «buongiorno» saluto i presenti, ci sono tutti tranne Bella che è ancora a letto. Dopotutto la giornata è iniziata presto, sono solo le 07:28 «bene Aster, oggi imparerai a difenderti e attaccare in caso di pericolo. Devi essere pronta a tutto, anche se la tua esistenza è nascosta se i lupi ti scoprissero non sappiamo come potrebbero reagire. Capiremmo così anche le tue abilità e magari il tuo potere se ne hai uno» mi spiega Carlisle. Sono molte informazioni ma ho ascoltato attentamente «avete tutti dei poteri?» chiedo per avere le idee chiare «esatto ed ora diamoci una mossa» dice Rosalie, sembra che non le stia a genio ma forse è semplicemente fatta così, ha dei modi arroganti. Ci dirigiamo così fuori, tutti tranne Esme e Bella,nel loro giardino: il bosco. Ho capito che devono testare le mie capacità ma come? Vedo Rosalie avvicinarsi, ha una tuta tutta bianca ed una lunga collana argento con un campanello che ad ogni minimo movimento suona «cosa devo fare?» sferra un pugno alla mia destra che riesco a deviare «proteggerti» dice dandomi un calcio in piena pancia. Cado a terra ma subito mi rialzo, sento un cambiamento e sono sicura siano i miei occhi «hai gli occhi rossi» dice Emmett «hai bevuto sangue umano?» mi chiede Edward «non ho mai bevuto sangue» dico disgustata al solo pensiero. Rosalie mi tira un altro calcio che questa volta riesco a deviare facendo un salto dietro «contrattacca» mi incita Carlisle, cerco cosi di darle un gancio destro ma blocca il mio polso ancor prima di alzarlo completamente «troppo lenta» dice per poi lasciarmi andare. «Credevo doveste insegnarmi come difendermi non fare un combattimento» dico con il fiato corto «sei capace di continuare?» mi chiede Jasper posizionandosi al mio fronte, ha un pantalone come il mio  ed una maglia bianca a maniche lunghe aderente «vacci piano biondino» dice Emmett «posso farcela» dico mettendomi nella stessa posizione in cui si trovava prima Rosalie, gamba destra avanti e pugni davanti al viso per attaccare «abbassa le braccia e segui i miei movimenti» faccio come mi dice ma è troppo veloce per i miei occhi, credevo mi stesse per arrivare un pugno in piena faccia ma si blocca «ho detto guarda, se i tuoi occhi ritornano rossi puoi riuscire a vedere con gli occhi di un vampiro» mi dice guardandomi intensamente «o forse...non ne sei capace?» fa un ghigno. Oh bene se il suo intento era farmi arrabbiare ci è riuscito, amo le sfide «non sottovalutarmi» provo a tirargli un calcio in pancia ma blocca la mia gamba, non aspetto un suo movimento e gli tiro un pugno dal basso che riesce a deviare «le tue mosse sono sempre le stesse» dice Edward, al che guardo alla sua destra colpendo però a sinistra «c'eri quasi» blocca anche questa volta il mio braccio facendomi girare di spalle. Sento i nostri corpi vicini «sei tu a sopravvalutarti» mi sussurra all'orecchio, la sua voce è calda ma subito si allontana. Carlisle che fino ad ora si era limitato ad osservare il tutto si avvicina «per oggi può bastare» dice sorridendo «allora?Ha anche lei le nostre capacità?» chiede Emmett «non proprio ma è di sicuro più forte e veloce di un umano. Gli occhi, è grazie a quelli che le sue abilità migliorano ma ancora non sa controllarli» dice per poi rientrare, tutti lo seguiamo «come posso controllarli?» chiedo curiosa «non puoi decidere quando ma imparerai» mi dice Edward.

Il mattino passa quindi tra allenamenti e insegnamenti: ora faccio parte della loro famiglia, per i lupi sono una minaccia dato che non possono concepire la mia esistenza e devo evitare di starci in contatto. Inoltre con la mia presenza a Forks ci sarà una conseguenza: un altro lupo, questo perchè vampiri e lupi devono essere dello stesso numero e nessuno inferiore o superiore all'altra specie. Carlisle mi ha consigliato di provare a controllare i miei sentimenti, emozioni e pensieri perchè il colore dei miei occhi dipende da questi fattori. Non è un semplice passaggio dal nocciola normale dei miei occhi al rosso vampiro ma è come un'abilità, i miei sensi si amplificano e la mia velocità e forza aumentano. Inoltre ho notato di come siano tutti accoppiati: Esme e Carlisle, Rosalie ed Emmett, Edward e Bella mentre Jasper non ha nessuna compagna, questo mi rende curiosa. Tutti i membri di questa famiglia godono di un fascino che appartiene a pochi eppure non ha una ragazza. «Che ne dite di fare un gioco?» propone Esme mentre siamo tutti in salone «Aster ancora non conosce i nostri giochi, perchè no» dice entusiasto Emmett «che giochi?» chiedo con aria confusa «non avresti dovuto chiederlo» dice Edward portandosi una mano sulla fronte. Così Emmett mi elenca una lunga fila di giochi da fare a coppie, squadre o singoli. Sono soliti fare questi giochi nei momenti di noia e poi si divertono sempre o almeno questa è la sua opinione. «Aster scegli tu» dice Carlisle «di solito ad Edward piace giocare a "Indovina a cosa sto pensando", perchè gli piace vincere facile» dice Jasper beccandosi una cuscinata dal diretto interessato «è che siete tutti prevedibili»si giustifica Edward seguito dalla risata di Bella. «Allora scelgo "Concatenazione di parole"» è il primo gioco che mi è venuto in mente: uno di noi dovrà dire una parola a caso e chi si trova alla sua destra dovrà proseguire con l'ultima sillaba della parola precedente, così via. Il tempo massimo per dire la parola è di 5 secondi «divano» inizio io dicendo l'oggetto sul quale sono seduta, alla mia destra c'è Emmett «nooo...NOVE» alla sua destra c'è Rosalie «vestito» pronuncia con la sua solita espressione, alla sua destra sull'altra poltrona c'è Bella «toro» dice goffamente guardando Edward alla sua destra «rospo» dice sorridendo e guardando Carlisle sulla poltrona di fronte «ponte» ovviamente Carlisle è il più bravo in questi giochi, anni di esperienza «tetto» dice Esme guardando Jasper alla mia sinistra e seduto alla sua destra «torrente» mi guarda com sfida «te..» l'unica parola che mi viene in mente creerebbe imbarazzo, vedendomi in difficoltà ha alzato un sopracciglio, pensando la mia stessa cosa «tesoro» dico guardandolo con superiorità. Il gioco va avanti ancora per un po' e in finale rimaniamo io, Jasper e Carlisle anche se non so come abbia fatto «show» dice, due parole con la w sono state già utilizzate "web" e "wurstel" «hai vinto prima ma ora vincerò io: waterproof» dico con superiorità verso il biondino che non toglie il ghigno dal suo viso, anzi è più accentuato di prima «officio» dice irremovibile Carlisle. A questo punto Jasper sembra fissare il vuoto, il tempo è stato ridotto a soli 3 secondi «3...2...1» dicono Emmett ed Edward in coro «i-» «hai perso fratello!» gli arrivano così delle cuscinate in volto e in pancia ed io e Bella scoppiamo a ridere ma ora tocca a me, diamine! Ho almeno avuto tempo per pensare «ione!» urlo facendo un sospiro di sollievo mentre Jasper scocca la lingua sperando perdessi «neonato» pronto come sempre, sono state utilizzate 7 parole con to...non ho idee e la mia sconfitta è così stata segnata. «Sei stata brava, quasi nessuno mi ha saputo tenere testa» dice sorridente Carlisle, al che sorrido anch'io «e poi il caro Jasper ha perso» lo instiga il muscoloso «già, me lo rinfaccerete per sempre» dice socchiudendo gli occhi il biondo «e per sempre è un lungo tempo» affermo aumentando il fastidio del biondo che a quanto pare odia perdere. Questo è un nostro lato in comune.

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