Se è stato Jasper a raccontare a Rosalie del morso, allora le cose si complicano. Significherebbe che lui è consapevole di tutto: del fatto che se mi morde non sarà come bere il sangue di un animale indifeso ma sarà un atto completamente piacevole. Come il sesso. Il sesso dei vampiri è questo, qualcosa di intimamente riservato. Il silenzio di Bella mi mette in ansia ed il mio cuore pulsa incessantemente «una volta...provò a farlo con Emmett...ed ecco...ha capito» quindi non è stato Jasper a dirlo, ma ciò non toglie i miei dubbi «quindi chi altri lo sa?» chiedo indiscretamente, troppe domande per un argomento che neanche mi dovrebbe interessare «Rosalie lo ha detto solo a me ed io a te, Emmett gode nel nascondere questo segreto a Jasper perchè così potrà gioire solo lui di quest'immenso piacere» dice volgendo gli occhi al cielo, tipico di Emmett e dovrei ringraziarlo. Sorrido nervosamente per non destare sospetti, non che abbia qualcosa da nascondere ma questa stupida sfida non voglio perderla e tantomeno non ci deve essere lo zampino di qualcuno, anche se quel qualcuno fosse Bella. Soprattutto perchè non voglio si faccia viaggi mentali, la prima volta che vidi il caro biondino le dissi che era estremante bello e da lì è convinta che ci possa essere qualcosa tra noi. Questo fino a quando non ha saputo della nostra relazione finta, mi ha fatto la ramanzina e le sue convinzioni sui miei sentimenti verso Jasper sono svanite. Se adesso dovesse sapere di questa scommessa, sapendo anche il significato del morso allora andrà di matto: o mi sgriderà ancora peggio della scorsa volta o ritornerà ad essere sicura che Jasper mi piaccia. Ma purtroppo solo io sono a conoscenza della verità, è vero quando l'ho visto è scattato qualcosa in me...ma è stato solo perchè è di una bellezza disumana come tutti gli altri in famiglia. Quando poi ha iniziato a provocarmi, quando è iniziata questa relazione e quando abbiamo dato il via alla sfida allora il mio interesse si è trasformato in rivalità. Ora Jasper è il mio rivale, ed io sarò la vincitrice. Sappi caro Jasper che non sei l'unico a saper provocare le persone.
Arriviamo a casa che ormai è buio, oggi ho saltato il mio allenamento ma ho passato una splendida giornata assieme Bella. Abbiamo parlato del più e del meno, anche se poi mi sono un po' persa nei miei pensieri...ho pensato a come vincere ovviamente. Non sono una persona competitiva ma se si tratta di Jasper allora lo divento; è il suo comportamento che mi suscita rabbia, felicità, divertimento, spensieratezza e confusione...un misto di emozioni che non mi annoiano mai ed anche quando non siamo vicini finisco col pensare a lui per colpa della nostra rivalità. Jasper a parte, Bella stasera dormirà qui ma con Edward. Al piano terra c'è la camera di Carlisle ed Esme e quella di Rosalie e di Emmett, mentre al piano superiore appena salite le scale a sinistra ci sono la mia camera e poi quella di Jasper, mentre a destra c'è quella di Edward. Jasper ed Edward condividono il bagno nel corridoio mentre io ho il mio in camera. Entriamo in casa: Edward è seduto sul divano mentre vede un programma televisivo, Esme e Carlisle sono in cucina mentre degli altri 3 non vedo traccia «mi sei mancata» dice Edward raggiungendo la ragazza e dandole un leggero bacio a stampo «anche tu» risponde abbracciandolo, mi scappa un sorriso. Di solito giro lo sguardo dal lato opposto quando vedo delle coppiette sdolcinate, ma Edward e Bella posso accettarli. «Scommetto che ti sono mancato» dice una voce fin troppo fastidiosa alle mie spalle «tantissimo» dico roteando gli occhi al cielo, ero in santa pace fino a poco fa «io ti sono mancata?» dico assecondando il suo ghigno «per niente» stronzo! Dovevo saperlo che mi avrebbe dato questa stupida risposta, mi accorgo della mia faccia sconvolta e scuoto il capo per ritornare lucida. Mi siedo sul divano accanto Bella ed Edward, per evitare di ritrovarmelo affianco ma...così è peggio. Ce l'ho proprio d'avanti e non mi toglie gli occhi di dosso, la cosa non fa altro che mettermi in agitazione, anche se ormai dovrei essere abituata. «Cos'hai al collo?» dice Bella interrompendo il contatto tra i nostri occhi, per la seconda volta...la prima lo fece in mensa quando lo vidi per la prima volta in assoluto. Pensierosa mi tocco al collo, prima a destra e poi a sinistra ed alzo lo sguardo verso Jasper che si trattiene dal ridere...il succhiotto! Quasi mi ero dimenticata, il trucco si sarà sbiadito...dopotutto non lo ripasso da stamattina. «Mi sono scottata con la piastra» dico cercando una scusa plausibile e questa credo che sia perfetta «hai messo una crema?» dice preoccupandosi per la mia ferita, colpevole non era la piastra ma Jasper «si tranquilla, domani svanirà» dico continuando a toccarmi istericamente il collo, dannato biondo. Lo fulmino con lo sguardo ed alza le mani in segno di resa, tutto ciò mentre Bella ed Edward si baciano...ammetto che sedermi qui è stato uno sbaglio, mi sento di troppo e lo sguardo pressante di Jasper non aiuta. Ma il fatto che io sia a conoscenza di un segreto che lui neanche si immagina, evidenzia sul mio volto un sorriso ancor più divertito ed uno sguardo malizioso quasi quanto il suo. «Siete tornate ragazze?» dice Esme entrando in salone, interrompendomi dal pianificare qualcosa di ancor più eccitante «si, da poco» rispondo sorridendole «Bella resta a dormire qui» dice Edward avvertendo la madre «bene, avrete fame?» chiede con uno dei suoi calorosi sorrisi «abbiamo mangiato al centro commerciale» dice Bella. Approfitto della situazione «vado a fare una doccia» e salgo le scale per poi arrivare alla mia camera, non dopo aver dato uno sguardo fugace a Jasper. Non so perchè lo faccio ma mi viene d'istinto vedere cosa sta facendo, certe volte vorrei sapere a cosa pensa essendo sempre silenzioso. Ma da come me l'aveva descritto Bella con me è l'esatto contrario!
Faccio così un bagno caldo ed indosso un top bianco con una tuta grigia: il mio pigiama. Mi siedo vicino la scrivania per svolgere un lavoro per la scuola, avevo dimenticato di farlo ma un messaggio di Angela me l'ha ricordato. È un powerpoint di chimica sulle soluzioni, ed odio sia fare dei lavori a computer che la chimica. Passano due ore da quando ho cominciato e mi manca solo la conclusione; riuscire a trovare le parole adatte, le immagini migliori ed i temi più belli è davvero una rottura.
Bussano alla porta.
«si,entra» dico non staccando gli occhi dal computer per non perdere la concentrazione, sento la porta aprirsi e chiudersi ma sono ormai un tutt'uno con il mio lavoro. Scrivo il mio nome in basso a destra "Aster Black" ed ho concluso la fatica. Alzo il capo e non c'è nessuno vicino la porta, mi guardo attorno e noto Jasper Hale seduto sul mio letto «dimmi» dico facendo finta di nulla, come se non lo avessi evitato e come se fosse normale che sia seduto lì... «Carlisle mi manda a dirti che domani dovrai fare l'allenamento, non saltarlo perchè poi andiamo a caccia» dice incrociando le braccia al petto, anche lui si è fatto una doccia. Dai suoi capelli scendono ancora delle goccioline d'acqua, indossa una maglia a mezze maniche nera ed un pantalone di tuta bianco «va bene, mi manca bere il sangue»
«e pure l'hai bevuto solo una volta, più continui più lo desideri» dice serio ma quasi come se si stesse immaginando anche altro, forse la scommessa o forse altro.
«hai mai assaggiato altro sangue?»
«quello di tutti gli animali»
«e degli umani?» sono curiosa di scoprire più cose su di lui, cose più serie.
«anche» dice accarezzando le sue braccia e noto delle cicatrici. Non avevo mai prestato attenzione alle sue braccia, di solito i miei occhi sono puntati sui suoi o sui suoi capelli o sui suoi pettorali ma mai sulle sue braccia. Mi alzo e prendo una sua mano mentre con l'altra tocco le ferite ormai rimarginate, sembrano morsi «cos'hai?» chiedo non lasciando il suo braccio e lui non si scosta. Forse sono stata frettolosa o indiscreta ma vorrei tanto saperlo, conoscere il suo passato e magari conoscere Jasper Hale come umano «è una storia lunga» dice scuotendo il capo ma non lasciando la mia mano «non mi annoi» dico incitandolo a raccontarmi il tutto.
E così fa.
Mi racconta il suo passato, tutto il suo passato.
Ad ogni parola, ad ogni pausa, ad ogni sospiro non l'ho mai interrotto ascoltando tutto attentamente.
E se credevo di aver sofferto...mi pento di tutto quello che ho pensato, perchè lui ha vissuto di peggio.
Si era arruolato nell'esercito ed una sera tornando all'accampamento ha incontrato una ragazza di nome Maria, era con altre due ragazze e tutte e tre erano vampire. Jasper innamorato di Maria si lascia trasformare volentieri...ma le cose non vanno come previsto. In realtà l'obiettivo di Maria era quello di arruolare un esercito di neonati, Jasper ne fu a capo e combatté più che per i suoi obbiettivi, per l'amore verso la vampira che lo aveva trasformato. E così in questi sanguinosi scontri si è procurato tutte le cicatrici che gli ricoprono le braccia, ha ucciso e commesso atrocità che non si perdona. Mi ha confessato che di notte vede ancora i volti di tutti coloro che ha ucciso, buoni e cattivi. Se non fosse stato per Edward che per puro caso l'ha incontrato allora chissà dove sarebbe ora.
«Jasper...io...non immaginavo. Nessuno merita quello che hai passato» dico cercando delle parole di conforto, non sono brava in questo ma non voglio vederlo con quest'espressione seria e colpevole in volto «lo meritavo, è stata colpa mia» dice stringendo le sue dita in un pugno, durante tutto il suo racconto non ha mai spostato il suo braccio dalla presa delle mie mani e posso sentire la rigidità dei suoi muscoli «tutti siamo colpevoli di qualcosa in qualsiasi occasione, chi più chi meno, ma non hai sbagliato Jasper...hai agito a dovere, non potevi fare altrimenti» sento i suoi muscoli rilassarsi, spero di essere riuscita almeno un po' a distrarlo anche se non posso assolvere le sue colpe ai miei occhi è una vittima non un colpevole «grazie Aster». Sorrido, il sorriso più sincero che abbia mai fatto. Ora però devo farlo riprendere, voglio rivedere quel fastidioso sorriso e poi devo attuare il mio piano...
Mi siedo accanto a lui staccandomi così dal suo braccio «e poi credo che il mio sangue sia il migliore, peccato che non puoi assaggiarlo» dico facendo un gesto teatrale e buttandomi più dietro sul letto «se me lo concedi, posso» dice voltandosi per vedermi meglio «ma io non ho motivo di farlo» dico facendo spallucce, ma cosa farà quando scoprirà cosa nasconde il morso? Cosa proverò io? «te ne darò uno» dice avvicinandosi ad una velocità impercettibile all'occhio umano.Ora comincia il mio piano...
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Blood Of Love
Fanfiction|Jasper hale x reader| Aster Black si è appena trasferita nella città di Forks, ospitata da suo cugino Jacob. Ma un ragazzo particolarmente affascinante le ruberà il cuore...Aster però, nasconde un lato oscuro che presto scoprirà di avere. Riuscirà...