La ragazza di Jasper Hale

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È mattino e la sveglia è appena suonata, ieri sera sono successe davvero molte cose ma sono riuscita a dormire senza fare incubi. Forse è per Jasper che con le sue frasi ambigue mi ha messo ancora più dubbi in testa facendomi dimenticare del resto. Oggi sarà il mio ragazzo, ed anche domani ed i giorni a venire. Ma solo per evitare oche e commenti da Angela e Jessica, infondo come altro si poteva spiegare il mio avvicinamento alla famiglia Cullen?
Senza pensarci troppo ancora inizio a prepararmi: correttore e ciglia finte. Non passerò inosservata, forse gli occhi di tutti saranno su di me. Indosso un jeans scuro a zampa con una maglia bianca leggermente aperta.


Mi dirigo così fuori dalla mia camera e contemporaneamente esce il biondino dalla sua stanza, neanche a farlo apposta «buongiorno» dico chiudendo la porta alle mie spalle «buongiorno Aster, dormito bene?» mi avvicino alle scale per poterle scendere assieme e mi segue «si, non ho fatto incubi» mi sorride e si avvicina ad Esme per darle un bacio sulla guancia. Saluto tutti con un buongiorno generale per poi bere una tazzina di caffè avvicinandomi a Bella «non sai la novità» dico sottovoce, come se i vampiri nell'altra stanza non potessero sentirmi «cos'è successo?» dice la castana vogliosa di scoprire il nuovo scoop, alzo le sopracciglia e con un sorriso malizioso dico «vedrai tra poco». Ci dirigiamo così fuori per entrare nelle auto dei ragazzi ed andare a scuola, anche qui ci sono delle coppie: Edward va con Bella, Rosalie con Emmett ed io vado in macchina con Jasper. «Sei preoccupata?» mi chiede il biondo al volante evidentemente notando il mio silenzio dall'inizio del tragitto «oh nono, sono solo curiosa» alza un sopracciglio confuso «cosa penseranno gli altri della ragazza di Jasper Hale?» dico guardandolo, non risponde «avrai delle nemiche allora» dice dopo un po' ridendo «e tu delle amanti» dico ridendo a mia volta «io sono fedele, Aster» dice questa volta serio distogliendo lo sguardo dalla strada e posandolo su di me «ma non sono la tua vera ragazza, puoi fare quello che vuoi» dico confusa. Perchè mai dovrebbe essermi fedele se è tutto falso? «sono fedele a me stesso» dice con il suo sguardo penetrante, mi fa venire la pelle d'oca e quasi le parole mi muoiono in gola «appunto, sii fedele ai tuoi sentimenti» guarda avanti a sè «cosa penseranno gli altri di un ragazzo fidanzato che tradisce la propria ragazza?» un po' mi sento in colpa, se è questo ciò che pensa allora perchè mi sta dando una mano? Addirittura l'idea è stata sua, dovrei dirglielo e farla finita ancor prima di cominciare qualcosa di immaginario « senti fo-» «ma è proprio per allontanare le altre che lo faccio» dice interrompendo qualunque cosa volessi dire. Ma anche questo è una cosa che non capisco, vuole stare solo ma perchè? Forse ha avuto delusioni in passato o amori finiti male che hanno provocato problemi di fiducia. «Perchè vuoi stare solo?» chiedo dopo un momento imbarazzante di silenzio, la domanda lo spiazza e si mette più composto sul sedile «sono un tipo solitario» si limita a dire, ma non mi arrendo dopotutto devo sapere come comportarmi con lui in pubblico e se a lui danno fastidio le mie attenzioni sarà meglio saperlo «nella tua famiglia ci sono tutte coppie...» «non io» mi blocca ancora una volta e se non fosse per il fatto che siamo appena arrivati a scuola avrei continuato a fare domande, risultando di sicuro invadente. Slaccio la cintura ed in un batter d'occhio Jasper apre la porta dell'auto per permettermi di uscire, mi porge la sua mano «pronta?» dice facendomi l'occhiolino. Guardo in su e sorrido afferrando la mano «tieniti pronto», chiude la portiera e mi afferra per la vita provocandomi quasi un mancamento. Sento la sua mano gelida sotto il mio cappotto a contatto con la sottile maglia bianca, sussulto sorpresa dal gesto «ti ho spaventata? Devono capire che stiamo insieme...stai al gioco» fa così un ghigno e lo afferro anch'io per la vita abbracciandolo proprio come se fosse il mio ragazzo. Profuma di vaniglia, un odore dolce ma con un retrogusto aspro «Jasper? Aster? M-ma cosa?» dice Bella accompagnata da uno sguardo scioccato di Edward, nessuno di noi due risponde ma ci addentriamo nei corridoi della scuola. La campanella è suonata e quindi i corridoi sono pieni, arrivata al mio armadietto Jasper si poggia con la spalla al muro per aspettarmi «di sicuro hanno abboccato, guarda i loro occhi e le loro bocche spalancate» dico ridendo aprendo l'armadietto, ride anche lui per poi dirmi «abbiamo lezione di chimica, siamo nella stessa aula» chiudo così l'armadietto e ci dirigiamo in aula, questa volta non mi prende per la vita ma mi cammina dietro come se fosse una guardia.

La lezione procede tranquillamente e come la scorsa volta abbiamo fatto un esperimento ma stavolta lo abbiamo portato a termine insieme. Vado così a lezione di matematica e inglese con Bella per poi dirigerci in mensa «cos'è che ti stavi abbracciando con Jasper?» mi dice aprendo la porta della mensa, sento molti commenti ma quello che più spicca è "è lei" «è tutto finto» dico diretta per evitare equivoci «andiamo, Jasper non è il tipo che perde tempo» mi dice volendo sapere più particolari «ci guadagniamo entrambi: lui non avrà più a che fare con le oche di turno ed io non dovrò dare spiegazioni agli altri sul perchè sia con i Cullen» dico prendendo una pizza, Bella sembra riflettere sulla situazione dato che dopo aver preso il suo pranzo non spiccica una parola «beh se la vediamo così non c'è niente di male, ma se ti innamori di qualcuno dovresti starci di nascosto solo per mantenere la tua copertura?» mi chiede mentre camminiamo verso il tavolo dei Cullen, effettivamente non ci avevo pensato. In realtà non avevo preso in considerazione il fatto che mi potessi innamorare di qualcuno ma al momento sono intenzionata a portare avanti questa farsa «vedremo, ma ho buoni motivi per continuare così» beh in realtà non che sia male. Ogni volta che posa gli occhi su di me mi sale un brivido, ogni volta che mi sussurra qualcosa ho la pelle d'oca ed ogni volta che mi cinge la vita ho le farfalle allo stomaco. La castana non risponde alla mia affermazione che si siede accanto Edward mentre io sono al fianco di Jasper «cosa mangi?» mi chiede non vedendo ciò che ho racchiuso nel tovagliolo «una pizza, tu...non puoi mangiare queste cose?» chiedo curiosa ricevendo una risata in risposta «non più» mi dice. Annuisco e afferro in un morso la mia margherita «hai mai provato a bere...sangue?» dice sussurrandomi all'orecchio l'ultima parola, quasi mi va di traverso il boccone «no» rispondo scuotendo il capo. Il solo odore mi disgusta e pensare che debba berlo...anche no «dovresti provare, sei un ibrido. Forse le tue abilità aumenteranno» non so neanche come e dove trovare del sangue «come?» chiedo bevendo un sorso d'acqua «oggi andiamo a caccia, vieni con noi» cosa diamine sarebbe la caccia adesso? «cosa caccerete?» chiedo alzando un sopracciglio «cervi, conigli,puma...così da bere il loro sangue»ed io dovrei diventare una cacciatrice? «divertente...non riesco a tenervi testa in un allenamento figurati cacciare un puma» dico sarcastica «ti aiuterò io» dice sorridendo. Ammetto che mi incuriosisce questo mio nuovo lato, ma perchè ci tiene così tanto ad aiutarmi?

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