Ci dirigiamo ad un auto rossa alquanto vecchia, è del padre di Bella. Mi ha spiegato che la casa non è troppo lontana ma isolata dalle altre, a parer suo la casa più bella che ci sia in tutta la città. «Perché sei così tesa?» mi chiede continuando a guardare la strada «ho vergogna» dico sinceramente, anche se più che vergogna...c'è dell'altro «ma dai, Jasper ti fa questo effetto?» Cosa?! Ma cosa diamine le passa per la testa...quel biondino non lo conosco nemmeno e a malapena so il suo nome «Jasper? Non lo conosco nemmeno» dico facendo spallucce, ma in realtà è che senza un'apparente motivo è sempre tra i miei pensieri. Vi è mai capitato di pensare spesso ad uno sconosciuto? Ad un figo visto per caso in strada o a scuola? Bene credo che sia questo, quindi niente di reale «ho visto come lo guardavi a lezione» accenna un sorriso «chi non lo farebbe? È un bel ragazzo così come sua sorella e i suoi fratelli» ammetto, è questa la verità. «Quasi dimenticavo» dice «siamo arrivati».
La casa è immensamente grande, è tra il verde della natura e sembra quasi un tutt'uno con essa. Per essere così tanti si può dire che avendo tutto questo spazio godono della privacy che vogliono. «È magnifica non è vero?» chiede la castana, domanda retorica «non ho mai visto una casa così» ammetto stupefatta «mi fa piacere» dice una voce maschile. È Edward sorridente, sembra apparso dal nulla...apparentemente ero davvero incantata a fissare la villa da non rendermene conto. Dopo essersi concessi un delicato bacio, mi invitano ad entrare nell'abitazione, ma come sempre l'ansia mi divora da dentro. Entrata nell'abitazione, quasi sul ciglio della porta c'è una donna magra, dai capelli castani e gli occhi ambrati come tutti i membri della famiglia «Ciao Bella, come stai? È una tua amica?» chiede con un caldo sorriso «si, ho voluto presentarvela» risponde la castana «p-piacere sono Aster». Dalla porta semiaperta si intravedono gli interni della casa, in cucina ci sono tutti gli altri membri della famiglia intenti a cucinare qualcosa di ignoto. Solo una volta entrata sembrano notare la mia presenza: Rosalie mi guarda con sospetto , Emmett quasi confuso e Jasper...con indifferenza. «Piacere io sono la madre di Edward, Esme. E lui è mio marito Carlisle» dice guardando al suo fianco. È un uomo di non più quarant'anni e spruzza sesso da tutti i pori «ci fa piacere che Bella abbia un'amica come te» dice l'uomo, la castana mette il finto broncio ed il
suo ragazzo scoppia a ridere. «Accomodatevi pure, noi abbiamo già mangiato ma Rosalie, Emmett e Jasper hanno cucinato qualcosa per voi» continua Carlisle. Ma non era il giorno in cui cenavano insieme? Guardo confusa Bella senza fare domande per non mancare d'educazione «ehm sì, ho avvisato che sarei venuta tardi. Sai pensavo che Angela e Jessica ci avrebbero trattenute» dice goffamente la castana come se avesse mi letto la mente «non c'è problema» rispondo accennando un sorriso per poi accomodarmi al suo fianco, in cucina, mentre gli altri si dirigono in salone. Non dover cenare con gli altri è stata una fortuna così da evitare discorsi o silenzi imbarazzanti. Ceniamo così con un piatto di spaghetti anche se non uno dei migliori, ma per educazione abbiamo mangiato il tutto. Poggiati i piatti nel lavabo ci dirigiamo in salotto. Mi accomodo sul divano occupato da Bella ed Edward, su un altro divano ci sono Carlisle, Esme e Jasper. Sull'unica poltrona invece c'è Rosalie seduta sulle gambe robuste di Emmett. «Come vi siete conosciute?» chiede quest'ultimo «a scuola» dice frettolosamente Bella, omettendo dettagli ma causando un silenzio imbarazzante «mi sorprende che riesci a sopportare una ragazza così noiosa» dice scherzando Emmett «mm» faccio finta di pensare «non è così male» scoppiano così in una risata.«Non ti ho mai vista a scuola, sei nuova?» Jasper prende parola dopo un completo silenzio facendomi perdere un battito, credevo non mi avrebbe rivolto attenzioni.
«Mi sono trasferita ieri» sento le mie guance scaldarsi .
«Capisco, se posso chiedere...perchè?» alza un sopracciglio.
«Mio padre ha trovata lavoro in Alaska e ha preferito rimanessi in un luogo più tranquillo» spiego mimando due virgolette all'ultima parola « e mi sono così trasferita da mio zio» impossibile che conosca Jacob dato che va in quella specie di scuola privata quindi inutile nominarlo.
«Eravamo in Alaska l'anno scorso» dice Rosalie guardandomi «ci saremmo conosciuti a prescindere» continua Esme con un sorriso confortevole togliendo le parole dalle labbra di Jasper che pensa esattamente la stessa cosa . Esme esprime tranquillità e semplicità, il
suo sorriso ti mette a tuo agio. «Avete sentito del ballo di fine anno?» chiede Edward, è in questo periodo dell'anno che si festeggia uno dei tanti balli della scuola.«Si, io e Bella abbiamo comprato anche un vestito» dico sorridendo, sono fiera del mio acquisto «e chi sarà il tuo cavaliere?» Rosalie con quest'affermazione attira gli sguardi dei presenti nella mia direzione.
«un cavaliere? Non ne ho bisogno»
«Ma è propio il senso del ballo, andare con il tuo cavaliere» dice stringendo a sè il suo ragazzo. «Non lo sapevo» la prima figuraccia è stata fatta...ma allora le ragazze che non hanno un cavaliere non possono partecipare? Che discriminazione...«Beh non m'importa, manca molto per decidere».
La serata procede chiacchierando del più e del meno, Carlisle mi ha raccontato del suo lavoro come medico, Esme invece ha messo a disagio un pò tutti i figli adottitivi raccontando vecchie vicende. Ma la bolla di piacere che si era appena creata, scoppia quando Jasper si alza di scatto «scusate» si limita a dire ciò e si dirige al piano superiore. Si sono visti solo due volte ed entrambe le volte lui è fuggito via da me...
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Blood Of Love
Fanfiction|Jasper hale x reader| Aster Black si è appena trasferita nella città di Forks, ospitata da suo cugino Jacob. Ma un ragazzo particolarmente affascinante le ruberà il cuore...Aster però, nasconde un lato oscuro che presto scoprirà di avere. Riuscirà...