Capitolo 44.🌙

122 5 1
                                    

Pov's Alessandro:

Un medico se n'è andato poco fa dopo essere venuto per controllare lo stato di Aron, che rispetto a prima non è cambiato di una virgola.

La porta della stanza si spalanca; entra una ragazza, seguita da un ragazzo.
Solo dopo averla guardata meglio e dopo che inizia a piangere, capisco di chi si tratta.

Martina.

"Non ci credo, come lo hanno ridotto, perché proprio lui..."-cerca di nascondersi il pianto e il viso tra le mani, poi si accoccola al petto del ragazzo dietro di lei, che prendendola delicatamente per le spalle la fa girare verso di lui.

Mi ritrovo a sentirmi un po' a disagio, è una situazione di merda e all'inizio non so come comportarmi, se farmi avanti o restare nel mio, per ora.

"Ehm...perdonami, purtroppo mi sono fatta prendere dalla disperazione e non ho resistito..."-Martina mi rivolge lo sguardo, e con le mani fa un segno di scuse.

"Figurati, anzi, perdonatemi voi... volete che vi lasci soli per un po'? Non vorrei essere d'intralcio, ora come ora."-mi alzo dalla sedia.

"Puoi rimanere. Dopo quello che hai fatto ne hai tutto il diritto. Mi hai inviato tu il messaggio dal telefono di Aron? Sei stato tu ad aiutarlo per salvargli la vita?"-fa un passo verso di me guardandomi con gli occhi lucidi e pieni di tristezza.

La conosco a malapena, eppure vorrei abbracciarla anch'io per quanta tenerezza mi trasmette adesso. Non immagino cosa stia succedendo nella sua testa, a vedere Aron così.

"Si, proprio io."-rispondo timidamente per entrambe le domande.

Intanto il ragazzo che è arrivato insieme a lei si avvicina all'altro lato del letto, guardando Aron; tormentandosi un labbro, scuote la testa e trattiene le lacrime.

"Dio...non puoi capire quanto io ti sia grata di tutto questo. Davvero, grazie, non so chi tu sia ma te ne sarò eternamente debitrice."-Martina mi stringe una mano nelle sue, che le tremano.

"Sono un..."-non faccio in tempo a dirle il mio nome che arrivano due medici e una dottoressa con delle cartelle in mano.

"Signori, scusate l'interruzione."-ci richiama uno dei medici. -"Siamo venuti a vedere un paio di cose, potete lasciare per un po' la stanza? Si tratterà soltanto di un paio di minuti."

Annuiamo tutti e tre ed usciamo, rimanendo in corridoio.

Il ragazzo si avvicina a Martina, sussurrandole qualcosa che non riesco a comprendere. Si salutano, lui fa per allontanarsi ma lei lo riprende per un ultimo secondo.

"Ti prego, domani. Non stasera. Mi raccomando Gius."-gli dice lei in tono speranzoso.

Lui annuisce e prima di lasciarci da soli, le accarezza l'ultima volta il palmo della mano. Si gira verso di me.

"Prima che arrivassero i medici stavo per rivelarti la mia identità."-accenno una risata. -"Sono un amico di Aron, mi chiamo Alessandro."-le porgo la mano e lei me la stringe.

"Martina, piacere di conoscerti."-fa un sorriso quasi impercettibile. -"Oh...sapevi già il mio nome?"-riflette infine.

"Si, diciamo che ti conosco già, solo per nominata. Comunque, il piacere è mio. Tu come hai fatto a capire che sono stato io ad aver aiutato Aron?"- mi appoggio con le spalle alla parete, di fianco a lei.

Una bugia meravigliosa.🌙||Aron Piper.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora