Capitolo 25.🌙

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"Bentornati tesori!"-ci accoglie mamma sulla porta di casa andando a salutare Aron con un abbraccio.

Ormai è il suo figlio preferito. Rido debolmente per il pensiero buffo.

"Non mi era mancata per niente casa... o forse si."-dico prima in modo sarcastico, poi in tono serio.

"Vi è piaciuta Roma? E il concerto? Com'è andato?"-domanda mamma Gió a raffica.

"Calmati, mamma!"-la prendo in giro e ridiamo insieme.

"Roma è bellissima, per quel poco che abbiamo visitato, e il concerto è stato spettacolare. Il più bello visto fino ad oggi, è stata un'esperienza unica."-commenta Aron con aria sognante e con la mente catapultata ancora su Roma ed Harry Styles.

"Ma', ti rendi conto che nel bel mezzo del concerto Harry ha presentato due ospiti? E chi potevano mai essere secondo te?!"-chiedo forse con troppa enfasi.

Okay si, sono ancora fin troppo gasata e felice, quel concerto è stata una sorpresa dopo l'altra.

"Oddio... il biondino e il bel tipo un po' mulatto. Come si chiamava? Malik?"-tenta di ricordare, ed indovina subito.

"Siii! Niall Horan e Zayn Malik!"-batto le mani per la felicità.

"Appena li ha visti non poteva credere ai suoi occhi, e neanch'io. È stato inaspettato."-Aron mi guarda e sorride, prendendomi la mano sul tavolo; gliela stringo.

"Immagino, immagino. Stasera quando tornerà papà vogliamo vedere tutte le foto e i video che avete fatto in questi giorni!"

"Con piacere mami! Vi facciamo vedere tutto. Adesso andiamo a sistemare le nostre cose, anche se in realtà siamo stanchi, soprattutto lui."-con un segno di capo indico lo spagnolo, che nello stesso momento sbadiglia sonoramente.

Quanto è spassoso, sembra un bambino.
Appena si rende conto che lo stiamo guardando inizia a ridere insieme a me e mamma.

"Già, sono un po' stanco, si vede?"-sorride aggiustandosi i capelli, che dall'ultima volta che li ha tagliati sono già ricresciuti.

Ricordo che è andato un mese e mezzo fa.
Come faccio a tenere a mente queste cose?! Mi sorprendo di me stessa.

Recuperiamo la valigia lasciata in soggiorno insieme ai due zainetti portati al concerto, ci dirigiamo nella mia camera e svuotiamo tutto, impiegando meno del previsto lasciando tutto in ordine.
Vado nella stanza di Aron, che sta riponendo la sua maglietta sulla scrivania, ben piegata, in ordine e senza una minima piega. Ora capisco quando fa il pignolo...
A torso nudo si lascia cadere completamente sul letto, cerca di mettersi comodo accoccolandosi sul cuscino.

"Vieni vicino a me. Riposiamoci."-dice ad occhi chiusi e con voce calma. Allunga un braccio verso di me e mi attende.

"Okay."-sorrido e mi sdraio vicino a lui, che mi cinge le spalle, apre gli occhi e mi bacia il naso.

"In realtà non voglio dormire, mi piaceva solo l'idea di stare così con te in tranquillità."-ammette, mi scruta ogni angolo del viso.

I suoi sguardi sono sempre dolci, mi piacciono un sacco.

"Va bene, rimaniamo qui allora."-mi faccio più vicina a lui e lo bacio, abbracciandoci più forte.

"Comunque qui il tempo vola. Sembra che io sia arrivato qualche settimana fa, e invece sono passati più di quattro mesi da quando ho messo piede in questa casa."-si gira a guardare prima me e poi un punto indefinito del soffitto.

"Già. Ricordo che all'inizio non vedevo l'ora di conoscerti. Tu eri tanto timido e io alcune volte non sapevo come comportarmi. Poi piano piano ti sei aperto."-con un dito seguo la linea della sua clavicola.

Una bugia meravigliosa.🌙||Aron Piper.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora