Capitolo 21.🌙

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I primi momenti della relazione sono sempre bellissimi.
Sono quel misto tra timidezza, dolcezza e desiderio.
Agli occhi di mamma e papà la situazione è ancora sconosciuta, ancora non gliene ho parlato ma credo di farlo a breve; l'unica cosa che non hanno ancora visto sono stati i baci, ma io ed Aron non riusciamo a stare così tanto lontani.
È come se una calamita ci attraesse l'uno all'altro.
Non riusciamo a mantenere le distanze.
Abbiamo bisogno io di lui e lui di me, entrambi di noi.

E chi lo avrebbe mai detto che un giorno io potessi innamorarmi di lui, e lui di me?
A volte la vita ti riserva delle sorprese bellissime, sorprese che ti tolgono il fiato appena arrivano, ma che in un certo senso erano state scritte sin dall'inizio.

Pov's Aron:
Finalmente ho la ragazza che desideravo da tanto tempo.
Martina ha avuto sin dal primo giorno quel qualcosa che attirasse la mia attenzione. Piano piano ho sentito il bisogno di conoscerla meglio, sempre più a fondo. C'è ancora tanto da scoprire di lei e io non vedo l'ora di farlo.
È quella ragazza che sa portare il sole nelle tue giornate.
Quella ragazza che nonostante qualche momento no, riesce sempre a regalarti un sorriso.
Quella ragazza che se ci tiene te lo dimostra con tutta se stessa.
Quella ragazza che credo di non aver mai incontrato in vita mia, e invece eccola qui.
Qui con me.

Una cosa a cui pensavo in questi giorni è che non l'ho mai invitata ad uscire.
O meglio, non l'ho mai invitata ad un vero e proprio appuntamento. Nulla di formale, per carità, ma quelle fino ad ora sono sempre state uscite così, semplici, molto tranquille e soprattutto non si fondavano su niente. Passavamo il pomeriggio e la serata con quello che ci veniva in mente di fare cinque minuti prima, improvvisando e mettendo in funzione parti del cervello che neanche sapevamo esistessero, per pensare a come potessimo passare il resto della giornata.

E se adesso la invitassi ad un vero e proprio appuntamento?

Glielo chiederò in modo diverso dal solito.

Le ho detto che sarei uscito a comprare un paio di cose, ed eccomi qui a comprare un cartellone abbastanza grande bianco, e un pennarello doppio nero. Ho recuperato lo schotch a casa prima di scendere, e adesso sono pronto.

In 10 minuti sono di nuovo da lei, sotto al palazzo dell'appartamento che ormai è diventata casa mia da qualche mese.
Mi parcheggio in linea con il terrazzo della casa, precisamente quello del soggiorno, lascio il posto del conducente recuperando scotch, pennarello e cartellone ai posti dietro, e mi metto all'opera.
Srotolo il cartellone posizionandolo preciso sul parabrezza dell'auto, lo fermo velocemente agli angoli con dei pezzetti di scotch, giusto per farlo reggere il tempo necessario, poi inizio a scrivere.
Dopo aver finito estraggo il mio telefono dalla tasca dei pantaloncini e digito un messaggio sulla chat whatsapp della Princesa, che spero non abbia sentito quel poco di rumore che ho fatto non appena tornato.
Devo dire che questa macchina è piuttosto silenziosa rispetto a molte altre.

Schiaccio invia, e subito appaiono le due spunte grigie, che in pochi secondi si tramutano in celesti.

-Affacciati al balcone del soggiorno,  princesa<3

Attendo il suo arrivo al lato della macchina, con lo sguardo rivolto in alto verso il balcone da dove dovrà uscire.

Eccola lì.
Per un attimo si guarda intorno spaesata, poi finalmente rivolge il suo sguardo in basso, su di me e poi sul cartellone bianco.
Assottiglia i suoi occhioni per capire meglio, leggendo con attenzione quelle lettere rosse.

Vuoi uscire con me stasera?

Appena realizza il tutto si porta le mani alla testa per la sorpresa, sorride e saltella su se stessa come una bambina felice.
Io, compiaciuto per la scena, sorrido di rimando fino a che sparisce dal balcone, rimanendomi lì interdetto e un po' perplesso, senza capire dove fosse finita.

Ridacchio tra me e me scuotendo la testa, pochissimo dopo il portone del palazzo si apre bruscamente, attirando la mia attenzione, e la vedo di nuovo.
Marti corre verso di me, a braccia aperte mi si fionda addosso e io la stringo a me.

"Come ti è venuto di farmi una proposta col cartellone? Sei un genio!"-ammette in preda alla felicità.

"Io e te non abbiamo mai avuto un vero e proprio appuntamento, quindi ho pensato di farti una sorpresa."-la guardo e le sorrido.

"È stato bellissimo! Grazie."-si copre il sorriso con le mani e io gliele bacio, prendendole tra le mie.

"Allora? Non ho ancora ricevuto la risposta..."-con un segno del capo indico la domanda scritta sul cartellone.

"Ovvio che si! Si si sii!"-cantilena contenta abbracciandomi ancora, e quasi mi strozza per la forza impiegata nell'abbraccio.

Quanto è carina.
Sorrido orgoglioso sulla sua clavicola, beandomi del suo profumo e del suo abbraccio.

Una bugia meravigliosa.🌙||Aron Piper.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora