Capitolo 7.🌙

378 17 3
                                    

Sto ancora pensando alla reazione di Aron dell'altro giorno. Mi ha un po scossa, non capisco il motivo per cui il mio volerlo aiutare lo abbia scosso così tanto. In questi giorni sembra un po turbato, non saprei descrivere i suoi comportamenti; a volte è dolce, altre volte si comporta in modo strano come se stessi disturbando la sua privacy. Non voglio dare quest'impressione, ma poi perché?

"Aron, è tutto okay?"-chiedo intanto che rovista nella dispensa in cucina.

Stiamo preparando il pane, mia mamma ha una ricetta a dir poco ottima e ogni volta che ci serve lo prepariamo noi, in casa. È da un bel po che non andiamo a comprarlo al panificio, forse solo in casi di "emergenza".

"Si, certo."-sposta il suo viso che prima era nascosto dallo sportello del mobile, e sorride.- "Perché?"

"Nulla, sto per caso invadendo la tua privacy in questi giorni?"-continuo calma.

Esita un attimo prima di rispondere.

"No, davvero. Te lo avrei fatto notare, sennò."-puntualizza, e allo stesso tempo mi rassicura.

"Va bene, scusami se te lo chiedo continuamente, ma non voglio essere di troppo in alcune situazioni."-mi allontano da lui e prendo la bilancia per pesare gli ingredienti.

"Sei sempre presente ma non sei mai di troppo. A me fa piacere."-mi sorride e mi affianca.

Ricambio il sorriso e nel frattempo, leggendo la ricetta, prepariamo il tutto per l'impasto del pane.
Mi concentro a leggere e intanto dico ad Aron tutto ciò che ci serve nelle giuste quantità, e lui man mano mi aiuta. Vado a prendere la tavola di legno su cui impasteremo il pane, e qui riversiamo tutta la farina con il resto degli ingredienti.

"Saremo capaci a fare l'impasto?"-chiede lui con tono un po preoccupato.

"Io so farlo, tu?"-lo guardo.

"In realtà no.."-ammette imbarazzato.

"C'è sempre una prima volta! Vuoi provare?"

"Devo impastarlo tutto io?"-mi guarda titubante.

"Posso aiutarti, inizio io e poi completi tu l'opera, okay?"

"Si, va meglio."-sorride.

Inizio ad impastare la farina, aggiungendo di tanto in tanto dell'acqua per amalgamare il tutto, Aron mi guarda incuriosito e una volta aver creato una bella palla di pasta faccio fare a lui la metà mancante del lavoro.

"Capito come devi muovere le mani?"

"Capito, capito. Posso?"

"Prego, signor Piper."-enuncio orgogliosa e gli cedo il posto.

Lo guardo attentamente mentre lui si concentra sull'impasto, fin quando il tutto è pronto.

"Okay, ora per non farlo attaccare al legno mettiamo un po di que.."-prendo la farina, e nel momento in cui la faccio cadere sul pane non ancora pronto, va a finire accidentalmente sulla maglia di Aron.

Lui mi guarda per un attimo serio, poi cerca di trattenere una risata.

"Scusa non volevo!"-mi nascondo il volto con le mani per la vergogna.

"Sei sicura?"-mi guarda, e prendendo un po di farina dalla busta me la lancia in pieno viso.

"Ei ma.. stronzo!"-faccio lo stesso, stavolta lanciandogliela di proposito.

"Scappa prima che ti prenda!"-ride divertito e inizia a rincorrermi intorno al tavolo della cucina.

"No..ti prego no. Stammi lontano con quelle mani bianche di farina!"-cerco di bloccarlo con un segno di mani, lui non cede e mi stringe per la vita, facendo diventare la mia maglietta bianca di farina.

"Te l'ho detto che ti avrei presa!"-continua a ridere e mi passa le mani sulle guance.

"Anche in faccia noo!"-Aron leva la presa e io lo guardo sorpresa.

"Okay, okay.. la smetto."-alza le mani in segno di arresa e sorride sfacciato.

Ci guardiamo per un attimo senza parlare, poi interrompiamo il silenzio scoppiando entrambi in una grande risata.

"E va bene, la prossima volta starò più attenta, ho capito che non devo provocarti.."

"Non lo hai fatto di proposito."-mi fa notare lui.

"Tu però hai colto l'occasione per iniziare una battaglia di farina!"-gli punto il dito contro.

"Hai ragione, però ci siamo divertiti."-sorride dolcemente.

"Si, vero, ora però puliamo tutto 'sto casino."-prendo un paio di strofinacci e ne porgo uno ad Aron.

In meno di dieci minuti risistemiamo tutto il casino, pulendo i mobili e passando l'aspirapolvere a terra.
Che panettieri siamo!

____

"Allora siamo stati bravi?"-domando nell'attesa di una risposta da parte di mamma e papà. -"Mangiatene ancora."-do ad entrambi un'altra fetta di pane.

"Molto!"-esclama papà.

"Bravissimi! Mi meraviglio che la cucina sia così pulita."-commenta dopo aver dato un altro morso.

Io e Aron ci guardiamo per un attimo, cercando di nascondere i sorrisi beffardi che si sono appena creati sui nostri volti.

"Perché sorridete in quel modo?"-chiede il capo di casa.

"Ehm..in realtà prima c'è stata una battaglia di farina in cucina."-ammetto con un sorriso ironico.

Mamma fa un'espressione sorpresa ma allo stesso tempo è come se volesse rimproverarmi, poi interviene subito lo spagnolo in mio aiuto.

"Tranquilli, alla fine abbiamo ripulito tutto e messo in ordine. La cucina ha un bell'aspetto infatti, nonostante il casino precedente."-spiega calmo.

Wow, ma quanto parla bene l'italiano? Sta migliorando di giorno in giorno, quasi che non dice più una parola in spagnolo. Bravo il mio Aron!
Mia madre si tranquillizza improvvisamente, tirando un sospiro di sollievo.

"Bene, bravi allora, su questo non posso dirvi niente."-commenta in tono autoritario.

"Esatto!"-faccio un ok con la mano e così riprendiamo la nostra cena.

Beh, ce la siamo cavata io e il mio amico, immaginate come sarebbe stato prendere il cazziatone da parte di mamma!

...

Una bugia meravigliosa.🌙||Aron Piper.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora