Capitolo 42.🌙

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⚠️Attenzione! Il capitolo tratta di scene delicate, si consiglia una lettura consapevole 🔴

Pov's Alessandro:

"Vaffanculo! Vattene prima che farai la stessa fine, cazzo!"-Mario mi urla addosso, inizia ad avvicinarsi pericolosamente.

"Fermatevi! State esagerando! Chiamo la polizia, coglioni!"

Ma è troppo tardi quando la mia voce diventa strozzata, ormai arresa.

La droga gli è già stata iniettata.
Con un colpo secco, Aron alza gli occhi al cielo e si accascia a terra, perdendo i sensi.

"Hai finito di starnazzare? Adesso vuoi anche difenderlo? Bravo, sei inutile, perché molto presto il tuo amichetto sarà in coma."-Salvatore grida a pochi centimetri dal mio viso, io rimango immobile fino a che la rabbia non mi assale.

"A meno che non si svegli più dal sonnellino."-sento dire da Nando alle mie spalle, e la sua risata acida e malefica mi invade le orecchie.

Mi immobilizzo, ma non gli do retta, nonostante la preoccupazione stia salendo.

Volevano farlo fuori?

"Il piano non era minimamente questo! Dovevate solo intimidirlo un'ultima volta e poi lasciarlo in pace! Era questo il vostro patto!"-lo spintono per le spalle, lui indietreggia.

"Col cazzo! Lo sai benissimo che non ci fermiamo mai alle cazzate. Prova a fare solo uno squillo alla polizia e giuro che ti ammazzo!"-Salvatore sta per lanciarmi un destro, ma viene fermato da Mario che lo blocca con le braccia dietro la schiena per fermarlo.

"Lascialo stare, non serve. Il nostro obiettivo è stato colpito, non peggioriamo ancora di più le cose."-Mario fa per allontanarlo.

"Andatevene! Un altro secondo qui e chiamerò davvero la polizia. Via, porca puttana!"-urlo contro di loro con tutto il fiato che ho in corpo.

Nando, Mario e Salvatore indietreggiano quando io mi faccio avanti verso di loro, i loro sguardi pungenti puntati addosso mi bruciano dentro.
Basta fargli vedere il display col numero della polizia, e subito scappano via, sparendo dietro i muri di questi palazzi abbandonati.

"Cazzo."-mi affretto a raggiungere il corpo di Aron a terra, privo di sensi, i primi lividi evidenti sparsi su alcune parti del corpo e un lembo della maglia imbrattato di sangue.

Lo hanno ridotto uno schifo.

Tento di bloccare la fuoriuscita di altro sangue che ha sul fianco, la chiamata alla polizia parte in pochissimo tempo e chiedo aiuto, dando loro tutte le informazioni utili per agire successivamente.

Faccio partire un'altra chiamata al 118, la risposta non tarda ad arrivare, provo a spiegare l'accaduto senza farmi prendere dal panico nonostante il respiro irregolare e il fiato corto.

Una squadra di poliziotti è la prima ad arrivare sul posto; alcuni di loro continuano a farmi domande riguardo l'aggressione, intanto il luogo viene ispezionato e nel frattempo recuperano la siringa con cui hanno iniettato la droga nelle vene ad Aron.

Mentre i poliziotti mi interrogano sulle ultime cose, l'ambulanza è arrivata a soccorrerlo e portarlo con sè più in fretta possibile.

Una bugia meravigliosa.🌙||Aron Piper.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora