25 CAPITOLO

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Appena Lily arrivò nella grande sala che conteneva quella che prima era la reception, non poté fare a meno di sgranare gli occhi sbalordita.
Pezzi di muro erano crollati e sotto i suoi piedi vi erano parti della vetrina interna completamente sbriciolata, fortunatamente, quella esterna che li proteggeva dai Babbani era sempre al suo posto, era protetta da grandi e potenti incantesimi, ma altrettanto non si poteva dire del tavolo di accoglienza e delle sedie in sala d' aspetto.
Vi erano persone scappavano ovunque urlando terrorizzate e spintonando chiunque si mettesse sul loro cammino.
Piano piano la stanza si riempì di rumori di smaterializzazione, ma Lily vide che restavano ancorati dov' erano; nonostante le persone cercassero di sparire non vi riuscivano. Probabilmente non tutti sapevano che al San Mungo nessuno si poteva smaterializzare.
Lily guardò Scorpius che le era comparso al fianco, per la prima volta lo vide sorpreso e non riuscì a fare a meno d' inarcare le sopracciglia, non era mai riuscita a vederlo così espressivo.
Anche lui aveva perso la sua proverbiale indifferenza e freddezza.
Albus e Alice li affiancarono e tutti e quattro guardarono oltre il caos cercando d' individuarne la fonte.
Lily vide alcuni uomini sulle scale e li riconobbe immediatamente. Non avrebbe mai dimenticato la loro divise. Erano marchiate a fuoco nei suoi occhi e nella sua pelle. Quelle maglie rosse, ma che non erano di un rosso acceso, bensì di un rosso sangue che sembrava preannunciare le loro intenzioni; il cappuccio come sempre ricalato negli occhi, di modo che solo le labbra -sempre distese in un sorriso carico di sadismo- fossero visibili.
Le mani le si arricciarono e il respiro si affannò, sentì il panico crescere in lei e cercò Albus con lo sguardo., ma lui aveva lo sguardo dritto davanti a sé.
Scorpius le prese la mano e le fece distendere le dita. Lily fu grata per il contatto, il suo respiro tornò regolare, come se lui riuscisse a farla uscire da quella nebbia che le occludeva il cervello e a farla concentrare sul come uscire da quella situazione.
Li studiò e capì che erano troppi per poterli attaccare tranquillamente, quindi avrebbe dovuto giocare d' astuzia.
Puntò la bacchetta contro il lampadario – enorme e orizzontale come ogni lampadario al neon che c' era in quell' ospedale- e con un incantesimo non verbale lo fece cadere sulle scale costringendo quegli uomini ad allargare la loro formazione allontanandosi gli uni dagli altri.
" Lumus Solem" pronunciò nello stesso momento Scorpius e una luce che aveva la stessa potenza di un sole, li accecò rendendoli inoffensivi per qualche minuto.
Lily sorrise per la loro complicità e Scorpius le fece un occhiolino " dubitavi?" domandò prima di voltarsi " Forza" incitò guardando anche gli altri e lei annuì scattando in avanti.
Scorpius però la fermò per un polso " non ti allontanare da me" le intimò e Lily fece una smorfia. Era sempre stata insofferente agli ordini e lui lo sapeva, però assentì pensando al suo bambino " agli ordini, capitano" rispose sarcastica e Scorpius strinse le labbra per non ridere e per ricordarsi che erano al centro di una battaglia e non poteva attirarla a sé e baciarla.
Purtroppo però quella promessa non era destinata a durare. I combattimenti li divisero quasi subito e Lily si ritrovò a combattere vicino ad un gruppo di civili terrorizzati e tremanti.
" Fuori" urlò loro, ma si accorse che non potendosi smaterializzare e non potendo creare Patronus per chiedere aiuto, potevano solo fuggire per le scale e per passare dovevano transitare davanti agli Apocalittici.
" Se li tieni occupati ci pensiamo noi a far passare la gente".
Lily si voltò e vide una ragazza accanto a lei, era la ragazza che aveva visto con Pegasus: aveva i capelli di un viola acceso, ma non fu quello a colpirla, quanto che il suo viso le sembrava familiare.
Accanto a quella ragazza vi era anche un ragazzo, ma se ne stava un passo indietro e il suo volto era girato e le impediva di guardarlo attentamente.
Un incantesimo la colpì e cadde distesa sulla schiena.
Il dolore del colpo che aveva ricevuto da Pegasus si riacutizzò e la rabbia le diede l' adrenalina necessaria per rialzarsi subito.
" Non lasciate indietro nessuno" ordinò, prima di puntare la bacchetta verso gli Apocalittici, decisa ad arrestarne il più possibile.
Vide con la coda dell' occhio i due ragazzi correre verso le scale e cominciò a lanciare incantesimi per coprir loro le spalle ed aiutarli, almeno fino a quando gli Apocalittici capirono il loro gioco e i due ragazzi si ritrovarono sempre più al centro della battaglia.
Lily li guardò ammirata mentre li aiutava. Poteva vedere quei ragazzi cercare di portar via le persone facendosele passare da dietro e contemporaneamente tenere a bada un bel gruppetto di Apocalittici, sembrava davvero che, mentre lei e gli altri avevano quasi difficoltà a giostrarsi con tutti quei nemici, loro fossero abituati a tutto questo.
Si chiese come poteva essere che due semplici civili fossero più addestrati di loro, ormai quasi degli Auror, ma poi si disse che non sapeva qual era il trascorso di quei due ragazzi e che da come combattevano sembravano odiare davvero gli Apocalittici, avevano lo stesso sguardo pieno di rabbia che aveva visto spesso in Pegasus quando parlava di loro.
" J.J." urlò la ragazza vedendo il ragazzo cadere a terra e Lily cominciò a dirigersi verso di loro.
Voleva aiutarli. Non aveva la più pallida idea di chi fossero, ma sentiva che doveva aiutare quei due ragazzi.
" Confundus" urlò ad un Apocalittico che si stava muovendo verso i due ragazzi e questo parve smarrito per qualche secondo e diede il tempo alla ragazza di riprendersi dallo shock di vedere l' amico accasciato a terra e di colpirlo.
Lily cercò di destreggiarsi tra le persone che le occludevano la strada e che stavano cercando di uscire dalla breccia che quei due ragazzi avevano creato, ma non riusciva a passare.
Spintonò facendosi spazio a forza e urlò di spostarsi di mezzo, ma gli incantesimi volavano dappertutto e la folla era ormai in preda al panico non si spostava e anzi, cercava di scavalcare altre persone per arrivare prima all' uscita creata dai due ragazzi.
Lily vide Albus arrivare da loro e mettersi davanti per difenderli.
La distrazione la fece inciampare, ma quando guardò a terra vide che era una donna e che tutti la stavano colpendo per passare, ma in quel modo le impedivano di rialzarsi.
Si chinò e la prese per un braccio facendosi spazio e cercando di sollevarla di forza.
La donna si oppose impaurita e Lily si chinò " Avanti, deve alzarsi".
Vide che aveva il volto pieno di lacrime e si avvicinò al suo viso cercando di rassicurarla " l' aiuto io, ma lei deve collaborare" le disse guardandola negli occhi.
La donna annuì e Lily la prese sotto le braccia e la sollevò mentre lei puntava i piedi per agevolare la manovra.
La fatica le fece girare la testa e aumentare la nausea prepotentemente e si portò automaticamente le mani al ventre. Non doveva esagerare.
Non voleva rischiare l' unico miracolo della sua vita.
La vide passare dal varco e scappare fuori e rilasciò il respiro soddisfatta, ma il sollievo durò solo pochi secondi perché i suoi occhi videro Scorpius cadere a terra.
Era come se il suo cuore lo avesse sentito. Aveva alzato gli occhi e individuato lui tra altre centinaia di persone e quando aveva visto quella luce violacea colpirlo, lo stesso cuore che lo aveva trovato, le si era fermato nel petto.
Non sapeva che cosa l' aveva colpito, ma aveva visto il sangue sulla sua maglia.
E sembrava tanto sangue o forse erano i suoi occhi che si sbagliavano, forse era la paura che le offuscava la mente.
Alice cercava di aiutarlo, ma era circondata da cinque uomini e Lily capì che rischiava di soccombere anche lei.
" Albus!" gridò Lily e non si stupì che la sua voce tremasse. Non aspettò neanche di vedere se Albus era dietro di lei, i suoi piedi, il suo corpo, il suo cuore, la sua mente, tutto la stava conducendo da Scorpius.
Albus alzò il viso e cercò Lily con lo sguardo e la vide correre verso la parte opposta della stanza, muovendosi a zig zag per evitare gli incantesimi che le volavano incontro e gli occhi fissi su un punto.
Seguì la direzione e vide Scorpius a terra e Alice che sembrava sempre più vicina a cadere sotto i loro colpi.
Si alzò di scatto e cominciò a correre a sua volta.
Zoe si chinò su J.J., non poteva smettere di combattere, ma doveva sapere se si sarebbe ripreso, doveva vedere che cos' aveva.
Non riusciva neanche a pensare fluentemente. Agiva d' istinto, ma la sua mente era sempre su di lui.
" Innerva" enunciò Zoe, ma J.J. non si mosse " Innerva, Innerva...maledizione, Innerva" lo ripeté più e più volte, ma J.J. rimase immobile, gli occhi chiusi.
Si portò la sua testa sul grembo " per favore, J." Lo pregò con il pianto nella voce " per favore, non mi puoi abbandonare".
Si passò una mano sul viso cercando di non piangere. Pegasus l' avrebbe guarito. Sì, doveva solo aspettare Pegasus.
Sarebbe stato bene. Sì, sarebbe guarito. Doveva solo aspettare Pegasus.
E se non fosse arrivato in tempo? La sua mano si strinse in quella di J.J. come se potesse trasferirgli un po' della sua energia e chiuse gli occhi trattenendo il respiro, come in una muta preghiera.
Fu solo un secondo di distrazione prima che riportasse lo sguardo sulla battaglia, ma fu sufficiente per vedere un Apocalittico lanciare un incantesimo verso di loro.
Come aveva potuto distrarsi? Cris si sarebbe arrabbiata se l' avesse vista abbassare la guardia in quel modo. Era una delle prime regole che Harry Potter aveva insegnato loro: mai distrarsi e sempre tenere alta la guardia.
Strinse i pugni attorno alla maglia di J.J. per spostare entrambi dalla traiettoria, ma capì che non avrebbe mai fatto in tempo e capì anche che lei non lo avrebbe mai lasciato per salvarsi.
Trattenne il respiro sapendo che l' incantesimo li avrebbe colpiti senza pietà, ma questo non arrivò mai e s' infranse contro quella che sembrava una barriera.
Spostò lo sguardo freneticamente e quello che vide la fece rimanere immobile e non solo nei movimenti: le sembrava che anche il cuore e il respiro le si fosse fermato.
" Cris" urlò e non riuscì ad impedirsi di sorridere di sollievo.
Non riusciva a credere ai suoi occhi. Sua sorella era lì, era come era sempre stata.
Era viva, non era ferita, non aveva niente che non andava.
Stava per alzarsi e correre ad abbracciarla, ma sua sorella la fermò con un gesto.
Zoe vide la mano aperta come a dirle di non muoversi " non ti distrarre" le disse, poi le sorrise, ma fu solo un attimo prima di sparire di nuovo in mezzo alla folla.
Zoe la cercò con lo sguardo, ma non riuscì più a trovarla.
Non riusciva a crederci. Era sparita da mesi, non giorni, mesi e oltretutto lei e J.J. avevano passato l' inferno per trovarla e adesso scappava così?
L' aveva salvata era vero, ma poi? Neanche un abbraccio, un: " ti voglio bene", un: " mi sei mancata", solo un sorriso. Niente, solo un sorriso e un avvertimento e poi era sparita come risucchiata nel niente.
La odiò, riempiendosi di rabbia contro di lei, ma più ci pensava, più guardava la battaglia, più combatteva contro quei maledetti e più si sentiva in colpa. Capì che in fondo lei non poteva fare altrimenti, si stava nascondendo, doveva sembrare dalla parte degli Apocalittici, per cui non poteva rischiare di farsi trovare ad aiutarli, ma al contempo era quello che stava facendo.
" Maledizione! Maledizione!" imprecò Zoe. Sembrava andare tutto storto.
J.J. stava male, sua sorella era stata una visione fugace e Pegasus era sparito ormai da un' ora.
Lily e Albus raggiunsero Scorpius e Alice, e Lily si lanciò letteralmente accanto a lui, sbattendo dolorosamente le ginocchia, ma restando immobile al dolore.
L' unica cosa che contava era lui.
" Scorpius! Scorpius, per favore, Scorpius! " urlò scuotendolo leggermente, ma lui non aprì gli occhi e lei si abbassò sul suo petto sentendo le lacrime scendere sulle guance.
Rialzò la testa come al rallentatore, la rabbia le accese gli occhi.
Si asciugò le lacrime con un brusco gesto della mano, si alzò poggiandosi le mani sulle ginocchia e si voltò verso gli Apocalittici che stavano combattendo con Alice e Scorpius.
Davanti ai suoi occhi vide solo Scorpius, il suo sorriso, i suoi occhi pieni di felicità che aveva visto neanche un' ora prima quando gli aveva detto che lei aspettava un bambino.
Cominciò a sparare incantesimi quasi senza guardare, guidata dall' istinto, guidata dalla collera.
I suoi occhi parvero diventare dello stesso colore dei suoi capelli e il suo viso era disteso e trasfigurato dalla rabbia.
" Lily" mormorò Alice quasi spaventata dal cambiamento, ma lei non si voltò continuando a buttare giù un uomo dietro l' altro come se fossero semplici birilli.
Finalmente il rumore di smaterializzazioni cominciò a riempire l' aria e uomini e donne apparvero davanti ai loro occhi.
Lily tirò un sospiro di sollievo vedendo le loro divise azzurre. Gli Auror erano riusciti ad abbattere le barriere che impedivano la smaterializzazione. Finalmente avevano supporto.
Automaticamente si calmò sentendo la furia tornare sotto il livello di pericolo.
Si chinò di nuovo su Scorpius e gli mise una mano sul collo. Le dita le tremavano, ma voleva sentire il suo cuore battere, aveva bisogno di sentire il suo cuore battere, ma fortunatamente non dovette attendere, come le sue dita toccarono il collo di Scorpius lui aprì gli occhi e Lily sentì le lacrime riempire i propri.
Lo vide guardarla, sembrava debole, ma il modo in cui le sorrise le fece capire che stava bene.
" Abbiamo vinto?" chiese in un sussurro e Lily sorrise a sua volta accarezzandogli piano una guancia " dovevi dirmelo, Malfoy, dovevi dirmi che mi volevi vicino per aver protezione" lo prese in giro, ma la sua voce tremava ancora.
Lui fece per protestare, ma come si mosse la spalla ricominciò a sanguinare. Doveva essere una fattura potente.
" Stai fermo" gli intimò Lily appoggiando la sua mano nella spalla sana " ora chiamo qualcuno" lo rassicurò.
Adesso che la stanza era piena di Auror si sarebbe potuta far aiutare da qualcuno a portarlo lontano dalla battaglia.
" Ma gli Apocalittici..." provò a protestare Scorpius e Lily sorrise " ci stanno pensando gli Auror e tu devi guarire o ti farai ammazzare" lo rimproverò alzandosi, ma Scorpius le afferrò un polso " paura per me, Potter?" la prese in giro.
" Scherzi? Certo che no" rispose stando allo scherzo, ma si alzò ugualmente per vedere da chi poteva farsi aiutare.
Vide Draco fermo in un angolo, ma gli Auror gli stavano impedendo di passare, i loro sguardi s' incrociarono un attimo e Lily poté vedere tutta la sua preoccupazione.
Gli sorrise alzando il pollice e cercando di fargli capire che stava bene, ma non era sicura che lui lo avesse capito.
Parlare con Draco però le fece venire in mente il proprio padre. Non lo aveva visto per tutta la battaglia, ma non poteva chiederselo adesso. Ora doveva restare concentrata, doveva aiutare Scorpius.
Si alzò continuando a guardarsi intorno e cercando suo fratello che era di nuovo sparito risucchiato dalla battaglia, ma quando si voltò si ritrovò una bacchetta puntata dritta in faccia.
Non fece in tempo a vedere il volto dell' uomo, che come al solito aveva il cappuccio ricalato, perché lui la prese per il braccio che teneva la bacchetta torcendoglielo dietro la schiena e girandola di scatto di modo che aderisse contro il suo petto.
Lily si agitò contro la sua presa, le bastava liberarsi il braccio, ma non ce la fece e anzi lui glielo torse ancora di più facendola gridare di dolore.
" Lily" urlò Scorpius alzandosi a sedere, ma l' uomo lanciò immediatamente un incantesimo e mirò alla spalla ferita facendolo cadere violentemente all' indietro facendolo contorcere dal dolore.
" Scorp!" urlò Lily, ma l' uomo rise così forte che quasi sovrastò il suo grido.
" Questo è l' uomo con cui mi hai sostituito? " le chiese in un bisbiglio. Fu un soffio nelle orecchie. Una voce familiare. Un brivido di paura.
Il colore drenò velocemente dal suo viso, il respiro – già affannato per la lotta- si fece ancora più pesante e le lacrime le riempirono gli occhi " tu non puoi essere qua, tu sei in prigione" disse cercando con lo sguardo qualcuno che potesse aiutarla, ma vide che erano tutti occupati a cercare di rendere inoffensivi gli altri Apocalittici e Scorpius non era ancora riuscito a rialzarsi dal dolore.
La sua risata bassa e roca le fece venire i brividi " se sono qua, non sono in prigione, non ti pare?" le chiese sarcastico.
" E' pieno di Auror" lo minacciò, cercando di tenere la voce ferma, cercando di mascherare la paura, ma lui rise di nuovo " sono così impegnati e noi così veloci", ma nel parlare le aveva quasi lasciato il braccio e questo diede a Lily l' occasione che aspettava.
Con uno strattone si liberò del tutto, poi prese lo slancio e si chinò in avanti facendo leva sulla schiena e sulle gambe e riuscì a farlo cadere in avanti.
Infine si lanciò su di lui e gli piantò un ginocchio sul collo premendoglielo con forza.
Tutti gli allenamenti che aveva fatto dalla sua aggressione erano fruttati.
" Stavolta non riuscirai ad uscire di prigione, pezzo di merda" gli disse guardandolo dritto negli occhi e cercando di tenere a bada l' odio che provava per lui " Ci passerai tutta la vita, non vedrai mai più la luce del giorno" lo minacciò sentendo la rabbia aumentare.
Era così forte e la stava invadendo così tanto. Le sembrava un fiume che stava rischiando di straripare.
Non aveva mai provato una sensazione del genere. Era qualcosa di inebriante e contemporaneamente di spaventoso.
Le sue mani vibrarono e la pancia le diede una fitta dolorosa, mentre il Triskel che era sul dorso della sua mano s' illuminava.
Aaron approfittò di quel momento di distrazione per dare un colpo di reni e sbilanciarla facendole battere dolorosamente la schiena e poggiandole le mani sulle spalle costringendola a restare inchiodata a terra.
Le mani di Lily si artigliarono ai suoi polsi " lasciami, maledetto" gli impose e lui sorrise mentre i capelli neri gli ricadevano sul viso.
" Certo, come ho potuto non pensarci" la prese in giro e la prese per il collo alzandola senza il minimo sforzo.
Lily chiuse le braccia con i gomiti rivolti verso il ventre e piantò i piedi cercando d' indurirsi come un masso e funzionò perché lui non riuscì più a spostarla.
" Al!" urlò Lily, aveva bisogno d' aiuto, l' aveva rallentato, ma sapeva che lui sarebbe riuscito a portarla via.
E infatti, Aaron mormorò " Elettro" e lei urlò in preda agli spasmi dell' incantesimo e le sue forze si rilasciarono facendole quasi perdere i sensi.
Albus si voltò verso di lei, contemporaneamente ad Alice, ed entrambi impallidirono.
La prima cosa che videro fu Lily, le sue mani ancora aggrappate al braccio dell' uomo che la stava trattenendo, il viso madido di sudore, gli occhi socchiusi per il dolore e le labbra aperte come se cercasse d' ispirare ossigeno.
Poi videro chi la stava trattenendo.
Non poteva essere. Doveva essere in prigione. Doveva essere in prigione.
" Lily!"
Anche Scorpius si era alzato e nonostante l' andatura incerta si diresse verso di loro, la bacchetta stretta nella mano sana.
Lily quasi si spaventò a vederlo. Il sangue che perdeva era aumentato talmente tanto che ormai la maglia era mezza e anche i pantaloni erano macchiati.
Si chiese con quale forza di volontà fosse in piedi davanti a lei.
Albus cercò di puntare la bacchetta verso Aaron, ma non era facile, quel vigliacco si stava facendo scudo con lei.
Lily sapeva di tremare tra le braccia di Aaron, ma aveva paura.
Tutto in lui la portava a ricordare il giorno più brutto della sua vita e guardando suo fratello vide che anche per lui era così.
Albus vide il terrore nei suoi occhi e fu invaso dalla rabbia per la certezza di non poter far niente, ma non voleva arrendersi, sapeva che Lily non l' avrebbe mai fatto.
Guardò Scorpius accanto a sé cercare di fare la stessa cosa e poi vide Alice cominciare a spostarsi lentamente verso il lato, sicuramente stava provando ad aggirarlo per prenderlo alle spalle.
" Il mio cognatino" affermò Aaron con voce ironica.
" Tu non sei mio cognato. Lui lo è" rispose Albus indicando Scorpius con la testa e Aaron rise " così pare" assentì spostando lo sguardo su Scorpius.
" Pensi che non riuscirò a portarla via?" lo provocò strafottente stringendo il braccio sempre più forte attorno al collo di Lily.
" Penso che tu debba lasciarla se vuoi sopravvivere" rispose Scorpius. Si accorse che faceva fatica a respirare e sperò che l' incantesimo che lo aveva colpito non lo mettesse al tappeto prima di aver liberato Lily.
" Sai, Malfoy, forse se non fossi in queste condizioni, faresti più paura" strinse ancora di più il braccio attorno al collo di Lily " non trovi, tesoro?" le chiese.
Lei si sentì soffocare e automaticamente piantò le unghie nel suo braccio, graffiando e colpendo per fargli mollare la presa.
Non riusciva più a respirare. Sentiva l' aria nei suoi polmoni esaurirsi e il braccio di Aaron le impediva di attingerne di nuova.
L' unica cosa che riusciva a pensare era che aspettava un bambino; che se fosse morta lui non sarebbe nato.
" Lasciala" urlarono sia Scorpius che Albus, ma questo divertì ancora di più Aaron e Scorpius pensò che era davvero malato.
Era un maledetto pazzo sadico.
" Andiamo, Albus, tu mi hai visto combattere" spostò la sua provocazione su Albus.
Sembrava divertirsi un mondo a sfidarli entrambi. Ad avere il potere nelle sue mani.
Quel potere che si chiamava Lily.
Albus non rispose limitandosi a guardarlo con odio, con quale coraggio gli parlava di quel maledetto giorno?
Con la coda dell' occhio riuscì a vedere Alice fare un altro passo, adesso era quasi parallela e lasciò fuoriuscire il respiro.
Aaron rise e fu una risata di gola " mi fate divertire tanto, sapete?" chiese loro e Albus si impose di non reagire.
" Soprattutto le donne della tua famiglia mi fanno divertire. Il fuoco che hanno, la loro iniziativa. Tua madre..."
Albus avrebbe voluto strappargli gli occhi, ma sapeva che se si fosse avvicinato, lui avrebbe ucciso Lily.
Aveva purtroppo conosciuto fin troppo bene la sua mancanza di pietà.
" Tua sorella" continuò poggiando le labbra sulla sua testa " il suo profumo..." parlava con Albus, ma guardava Scorpius mentre con la mano libera sollevava una ciocca di capelli di Lily.
Scorpius sentì la pressione sanguigna salirgli fino al volto e la rabbia lo assalì come un fiume in piena.
Strinse la bacchetta più forte e la sollevò. Era più alto di Lily, forse avrebbe potuto colpirlo alla testa, ma aveva una sola possibilità, mentre Alice era quasi arrivata.
Aaron rise vedendo che nonostante la bacchetta puntata Scorpius non gli avesse inviato nessun incantesimo.
In una sorta di ultima sfida accarezzò il volto di Lily e Scorpius non ragionò più scagliandosi contro di lui, ma in quelle condizioni non riuscì ad essere veloce e Aaron lo precedette con una fattura che gli squarciò la gamba facendolo cadere in ginocchio.
Lily se avesse potuto avrebbe urlato. Scorpius era ormai bianco dal dolore e dalla perdita di sangue.
" Ti ucciderò" ringhiò cercando di tenere a bada il dolore " te lo giuro, ti ucciderò" gli promise e i suoi occhi erano un cielo in tempesta.
" Potresti provarci" lo provocò " ma il vostro problema è che continuate a sottovalutarmi tutti quanti" affermò Aaron e la sua voce sembrava quasi divertita.
" Il fidanzatino" e con la bacchetta indicò Scorpius " il fratellino" e indicò Albus " e anche la sua fidanzata" si fermò, lasciando cadere Lily a terra e in un secondo si voltò e schiantò Alice che si accasciò senza un fiato.
Scorpius vide Lily cadere come una marionetta privata dei fili e rimanere riversa a terra tossendo e cercando di riportare il respiro nei suoi polmoni.
Provò ad alzarsi per andare verso di lei, ma riuscì solo a trascinarsi.
Albus intanto era arrivato da Lily, ma non riusciva a staccare gli occhi da Alice, impaurito e impaziente di vederle riaprire gli occhi.
Aaron gli inviò un incantesimo non verbale e Albus fu sbalzato indietro, ma si rialzò immediatamente.
" I buoni che sciocchi, gli innamorati poi...è così facile distrarvi" li schernì.
" Stupeficium" urlò Scorpius, ma lui aveva già effettuato un incantesimo scudo e fece un piccolo cenno verso l' alto.
Alcuni Apocalittici si materializzarono immediatamente accanto a lui e Aaron sorrise " ben arrivati, ragazzi" li salutò mentre questi si predisponevano a ventaglio per proteggerlo.
Scorpius si chiese come mai lo proteggessero in quel modo.
Chi era lui nella scala sociale di quei pazzi.
" Vi presento i miei amici" disse e Lily si poggiò sulle mani cercando di rialzarsi.
Aaron la vide e puntò la bacchetta su di lei " Crucio" urlò e Lily fu travolta da un dolore inimmaginabile.
Fu come se milioni di coltelli venissero infilati nella sua pelle e rigirati a piegarle la carne, sentì le vene infuocarsi e gli organi dentro al suo corpo come esplodere.
Non era la prima volta che la maledicevano, ma ogni volta sembrava peggiore.
" No! No! No!" urlò Scorpius e lui e Albus cominciarono ad inviare un incantesimo dietro l' altro, ma tutti gli Apocalittici accanto a lui, avevano innalzato degli scudi e lanciavano incantesimi creando una cortina impenetrabile.
Accorsero anche altri Auror attirati dalle loro urla, ma nessuno sembrava riuscire a battere quegli Apocalittici ed i loro incantesimi difensivi e di attacco.
Quando un incantesimo di un Auror arrivò a segno e stese un Apocalittico, un' ombra passò sopra gli occhi di Aaron.
Scosse la testa " facciamo il gioco che per ogni vostro incantesimo, io ne getto uno a queste ragazzine innocenti?" e per provare la sua affermazione lanciò una nuova Maledizione ad Alice.
Albus e Scorpius si fermarono di colpo e intimarono di farlo anche agli altri Auror, ma costò loro ogni briciola di determinazione desiderando, in realtà, solo poterlo uccidere a mani nude, strappargli ogni lembo di pelle, staccargli ogni osso dal corpo.
" Quindi, avete capito le regole del gioco" li schernì guardandoli con rabbia e superiorità " vorrei giocare ancora, ma devo proprio portare queste due ragazze..."
" Se solo le tocchi ancora..." lo minacciò Scorpius, ma Aaron sorrise, anche se i suoi occhi erano ancora seri " cosa fai?" lo prese in giro " ringraziate che non vi abbia ucciso, ma volevo godermi questa scena" aggiunse " i vostri volti mentre facevo questo" concluse e prima che chiunque potesse far qualcosa, Aaron tirò fuori una passaporta e sparì portandosi le ragazze con lui.
Pochi secondi dopo anche gli Apocalittici che lo proteggevano scomparvero.

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