La cosa strana di vivere con Stephen era che sembrava di averlo fatto per tutta la vita. Escludendo le ore diurne, quando passavano il tempo insieme sembrava che stesse vivendo davvero con suo padre, anche se non era consapevole di avere veri genitori o no. Non se lo ricordava. Il suo unico problema era che non aveva una bara quindi avevano barricato la finestra e dormiva sotto il letto. Si sentiva più al sicuro quando si trovava là sotto e il suo riposo era più effettivo. Aveva provato a dormire sul letto, ma non era lo stesso.
Era in bagno a guardare i propri occhi diventati rossi, la fame le faceva torcere lo stomaco e non riusciva nemmeno a ragionare, sentiva il sangue di Stephen anche da lontano. Era umiliante e la faceva sentire un mostro, non le piaceva dover bere sangue per sopravvivere, era contronatura e sbagliato.
Quello strano ragazzo biondo, Kurt, usava ogni scusa per venire a casa di Stephen e passare il tempo lì da quando era arrivata. Aveva catturato il suo interesse, questo era certo.
Era stato lui a portarle il sangue d'animale con cui si sarebbe nutrita quella sera.
"Sera." Kurt sorrise ed entrò senza essere invitato, poggiò la bottiglia di sangue sul tavolo.
"Buonasera" rispose Stephen.
Ruenne non disse nulla, era ancora inquietata dal modo in cui aveva parlato, la prima notte in cui era finita in quella casa e dalla sua insistenza. Si avvicinò alla bottiglia, la prese e iniziò a bere.
"Sei venuto qua a ronzare attorno a Ruenne."
"No" disse con fare innocente. "Dai Steph, sai che io mi prendo sempre cura di te."
"Non venivi così spesso, ragazzo."
Kurt si sedette sul divano tra di loro e sorrise a entrambi. "Che cosa fate di bello?"
"Io sto per andare a dormire." Stephen si alzò grugnendo e si dileguò. "Fa il bravo Kurt, buonanotte Ruenne." Salì le scale e sparì.
Rue si spostò sull'altro divano e tenne gli occhi fissi sulla televisione, la sua fame era migliorata, ma il sangue di animale non era niente in confronto a quello umano. La presenza di Kurt non la rendeva nervosa, sapeva difendersi dopotutto era una vampira. Si vergognava a bere sangue di fronte a lui e Steph, si girava per non essere vista a ogni sorsata.
"Quindi... come te la passi?"
"Bene, grazie. Tu invece?"
"Sto bene." Poi iniziò a fissarla senza vergogna e il disagio aumentò. Gli lanciò veloci occhiate per controllare se la stesse guardando ancora e aveva ancora gli occhi su di lei. Smise di bere e richiuse la bottiglia.
"Se non hai niente da dire o fare puoi tornare a casa" sbottò.
Lui si spostò sull'orlo del divano e poggio i gomiti sulle ginocchia guardandola dal basso. "Da dove vieni?"
"Non lo so."
"Come sei arrivata qui e perché?"
"Stephen mi ha trovata, ma non ricordo nulla prima."
"Quanti anni hai?"
"Non lo so... Venti qualcosa? Lascia che ti faccia io una domanda Kurt."
Lui si raddrizzò. "Chiedi tutto ciò che vuoi."
"Perché hai fatto quei commenti da buzzurro al mio arrivo?"
"Ti ho reclamata." Sorrise.
"Reclama sto cazzo."
Lui scoppiò a ridere e si tenne la pancia. "Non fare così."
"Che cosa vuol dire?" chiese più confusa che mai.
"Vuol dire che se un altro lupo vuole uscire con te, deve uccidermi prima, perché sei mia." Il suo sorriso rimase lì.
"Perché dovrebbe fregarmene qualcosa del tuo reclamo, non sono una di voi, se voglio uscire con qualcuno qui, non sono cazzi tuoi" disse nonostante non fosse interessata a uscire con nessuno.
"Non sono uno di quelli pazzi, non ti forzerò mai a fare niente, so che ti innamorerai di me alla fine."
"Ma fammi il favore, come se ne fossi in grado di forzarmi." Alzò gli occhi al cielo.
Lui alzò un sopracciglio in segno di sfida. "Vuoi una dimostrazione?"
"Mi stai minacciando?"
"No." Gli occhi color cioccolato scrutarono i suoi, leggermente socchiusi. "Voglio solo farti vedere chi è più forte. Vuoi provare?"
Rue lo guardò a lungo contemplando l'idea di fargli quello che aveva fatto all'uomo che aveva ucciso, ma lei non voleva essere una violenta assassina, anche quando era giustificato. E poi sarebbe stato un lavoraccio pulire tutto.
"No, voglio che tu mi lasci in pace. Questa cosa del reclamo non è importante per me" sospirò. "Oh, e ovviamente non sono interessata a te."
"Per ora." Ghignò soddisfatto. "Quindi ti vergogni a bere sangue davanti a noi?"
"Lascia perdere questo discorso, Kurt."
"Non credo che ci sia niente di male a bere sangue. Noi lupi mangiavamo persone non troppo tempo fa."
"Fantastico." Disse sarcasticamente.
Kurt si spostò più vicino a lei e Ruenne divenne più tesa. "Senti, vampiretta... Ti troverai benissimo qui, e puoi sentirti a tuo agio col bere sangue e tutto..." Le mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio passando 'casualmente' le dita sulle sue guance.
La vampira schiaffeggio' via la sua mano. Forse pensava che fosse troppo ingenua per capire le sue intenzioni, ma lei non lo era. "Mani apposto, lupacciotto."
"Chiedo scusa, principessa. Hai una pelle cosi' liscia e morbida..." disse con voce sognante. "E tutta mia."
"Non. Sono. Tua. Hai proprio una testa dura."
"Qual è il tuo colore preferito?" Chiese avvicinandosi, le sue labbra sfiorarono la sua guancia e lei sentì il suo sangue scorrere. Controllo... Controllo...
Aspetta, si ricordava il suo colore preferita era azzurro, azzurro molto chiaro, come il... ghiaccio!
"Azzurro..." Era troppo vicino. "Allontanati."
Vide il suo sguardo scuro illuminarsi d'ambra per un attimo e un ghignò piegare le sue labbra. Sembrava aver capito qualcosa che lei non afferrava. Si allontanò con lo stesso ghigno soddisfatto.
"Interessante."
"Cosa?"
"Niente, tranquilla." Sorrise rassicurante.
Lei non si sentì per niente tranquilla e rassicurata.
Rue trovò la sua arroganza molto irritante, era probabilmente il solito ragazzo alla ricerca di calore facile nel suo letto. Non aveva nessuna intenzione di essere l'oggetto dell'intrattenimento di uno sconosciuto che non gli piaceva nemmeno. A lei piaceva stare in quella pacifica vita con Stephen, l'unico neo era la presenza costante di quel lupo mannaro fastidioso.
STAI LEGGENDO
longing, Desire, HUNGER!
WerewolfUna ragazza si sveglia nella terra ed esce con occhi rosso sangue, denti acuminati e una sete implacabile... Spaventata dalla sua fame e dai pensieri violenti, scappa fino a incappare in un vecchio lupo mannaro, Stephen, che la accoglie nella sua co...