39. Consolidato [♡]

49 6 0
                                    


Dante era circondato da ammiratori, sgattaiolo' via prima che si liberasse dei vampiri. Si guardo' intorno, i vampiri la guardavano male e tornavano a bisbigliare tra loro. Le decorazioni erano proprio belle, Dante aveva ragione, ma non le piaceva la musica, la trovava noiosa. Si chiese che canzone l'avesse scossa tanto, la voleva ascoltare di nuovo e ricordare.

Mentre era persa nei suoi pensieri, una vampira sbuco' fuori dal nulla e le venne incontro. Aveva capelli scuri e abbigliamento con gonne ampie, tulle e pizzi proprio come lei.

"Tu devi essere Cassandra!" disse meravigliata.

"Si', tu sei?"

"Celeste." S'inchino. "E' un piacere conoscerti, Cassandra Genes, la ragazza che ha rubato il cuore al nostro principe. Tante di loro lo volevano, sai? Per secoli e tu lo hai accalappiato." Rise.

"Non lo fatto apposta te lo posso assicurare" disse ironica.

"Oh, non essere modesta." La squadro'. "Sei uno spettacolo!"

"Grazie, anche tu." Rue fece un piccolo sorriso.

"Davvero?"

"Certamente."

Le porse il braccio. "Ti va di passeggiare con me?"

"Sì." Le prese il braccio e iniziarono a percorrere i sentieri del giardino. Si giravano tutti a guardarla.

"Sono la persona che conosce tutti i pettegolezzi della villa, so tutto su tutti."

Rue la guardò confusa.

"Sono impopolare come sento?"

"Sì ma non è colpa tua, i vampiri sono molto chiusi, è difficile lasciare entrare qualcuno nella nostra cerchia."

Vide una vampira vestita di rosa coi capelli in tinta acconciati in un'altra onda di trecce e fiori. "Dimmi qualcosa su di lei."

Celeste seguì il suo sguardo. "Michelle Bloom, trasformata a ventiquattro anni durante la rivoluzione industriale inglese. Si è fatta strada nel clan dopo una relazione con lui."

Indicò un vampiro vestito di nero coi capelli altrettanto scuri e il viso austero.

"Legacy Dane, attratto dalla sua allegria. Sono la dimostrazione che gli opposti si attraggono."

"Ho una domanda difficile, cosa ha attratto Dante a me."

"Allora, ha visto la tua coreografia, amante perduto."

"Non mi ricordo questo spettacolo."

"Hai raccontato la storia di una vampira che ha perso il suo compagno eterno e ne piangeva l'assenza, quando avevi diciassette anni, e lui si è sentito quel compagno." Le spiegò la vampira. "Ha iniziato a seguirti e a proteggerti tutte le notti, veniva a ogni singola competizione e avete sviluppato un'amicizia."

"Eravamo amici?"

Lei annuì, quella rivelazione la sorprese. Non riusciva a immaginare un rapporto tra i due.

"Beh, qual è la tua storia?"

"Sono stata trasformata per sbaglio, e sono stata ammessa nel clan grazie e a mio marito." Sorrise. "È il mio oscuro principe azzurro, mi ha presa tra le braccia e salvata dalla vita di strada. È un aristocratico vicino a Dante."

"Perché oscuro?"

Celeste si avvicinò a sussurrare al suo orecchio. "È così dominante e severo." Ridacchiò. "Però a me piace, non mi piacciono gli uomini 'morbidi', voglio qualcuno che può proteggermi. La mia trasformazione è stata traumatica, non voglio essere esposta come quel giorno. Dante com'è?"

"Violento." Disse pensando alla sua di trasformarmi, che si ricordava a malapena.

Celeste scoppiò a ridere, interpretandolo come uno scherzo. "Sei una birichina, eh?"

Oh, non pensava fosse uno scherzo, lo aveva interpretato in modo sessuale. Si limitò a fare un piccolo sorriso e andare avanti. In realtà non sapeva se fosse mai stata a letto con Dante, sperava vivamente di no.

"Signore, spero che vi stiate godendo la serata."

"Certamente, mio principe, Cassandra è una ragazza molto piacevole da avere attorno. Un ottima ascoltatrice per una ragazza come me."

Dante sorrise amabilmente. "Questo mi rende molto felice, e ti sono grato per aver fatto il primo passo e averle parlato. Molti altri vampiri sono troppo timidi per farlo."

"Non sono timidi, io non gli piaccio." disse bruscamente il vampiro.

"Come potrebbero non amarti, sei il mio raggio di sole." Cerco' di baciarla e Ruenne si scosto' distogliendo lo sguardo.

Dante guardò Celeste con sguardo ammiccante. "E' molto timida."

"Oh, che carina."

"Te la devo rubare, dobbiamo scambiare il sangue."

Celeste fece in inchino.

Dante avvolse il braccio attorno alla vita di Rue e la trascino' sulla pista da ballo. Proprio in quel momento l'orchestra suono' quella canzone e la sensazione di panico torno' a impossessarsi di lei. "Che cos'e' questa canzone?"

"La canzone che ha iniziato tutto, ciò' che mi ha fatto capire che eri la mia compagna eterna."

Iniziarono a danzare insieme, mentre dentro di lei si insinuava l'orrore della realizzazione di aver attratto Dante a se' con la sua coreografia. Danzarono elegantemente, e lei fu graziosa come al solito, volteggiando e facendosi sollevare da lui.

Finirono con un casque, e Dante le sposto' i capelli dal collo. "Che cosa stai facendo?"

"Ci scambieremo il sangue, non vedevo l'ora di farlo con te." La morse e lei non trattenne un gemito di piacere. Senti' la vergogna infiammarle le orecchie, ma non pote' fare altro che lasciarlo fare. La sensazione si diffuse in tutto il corpo, e si ritrovo' aggrappata a lui in un abbraccio intimo. Non voleva provare piacere, ma era fuori dal suo controllo e si senti' una traditrice, non voleva che nessuno la toccasse in quel modo eccetto Kurt. Non riusciva proprio a tenere per se' i suoi gemiti e i suoi sospiri.

Dante si stacco' con un sospiro soddisfatto. "Quelli sono suoni che spero di sentire per il resto della mia vita, e il tuo sangue e' delizioso proprio come lo ricordavo."

Era di nuovo sulle proprie gambe ma le girava la testa, aveva le braccia strette alle spalle del vampiro. Lui la scruto' con attenzione. "Non hai bevuto abbastanza, ma va bene cosi'. Ora devi mordere me."

Sorprendentemente, Rue non ci penso' due volte. Lo tiro' a se' e affondo' i denti nel suo collo e bevve con avidità, finalmente dopo tutta quella mancanza di nutrimento.

"Vacci piano" gemette Dante. "Il mio sangue e' troppo potente." La stacco' da se' e disse agli altri. "Il nostro legame e' consolidato!"

"Cosa?"

"Questo e' solo l'inizio, Cassandra. Avrai una vita che non potevi nemmeno sognare."

Ruenne non era felice per ovvie ragione, ma si limito' a sorridergli.

longing, Desire, HUNGER!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora