23. Esplorare [♡]

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Sospirò e uscì dalla bara, e dopo una veloce doccia e vestiti puliti controllò il telefono. Aveva ricevuto messaggi di Amber e Tristian, guardò quelli di quest'ultimo prima.

Ci sarò anch'io alla festa di stasera, ci vediamo lì?

Sì, non vedo l'ora.

Con l'aggiunta di Tristian, era molto più tranquilla di uscire. Non sapeva cosa avrebbe fatto Dan senza di lui. Lesse il messaggio di Amber.

Arriviamo tra poco, fatti trovare pronta.

Aveva già preparato la sua borsa, lo prese e lo portò al piano di sotto.

Stephen era in salotto a guardare la TV, prese la sua bottiglia di sangue e si sedette vicino a lui.

"Oggi vado a dormire da Amber."

"Divertiti, okay?"

"Certo."

"Come vanno le cose con Kurt. Meglio?"

"Non mi rivolge la parola..."

"Cambierà idea."

"Mi andrebbe bene anche averlo in casa seduto lì, ma non viene nemmeno quando sono sveglia."

Stephen rise. "Non pensavo che l'avresti mai detto."

"Nemmeno io credimi, continuo a sognarlo." E a bramare il suo sangue, il suo corpo, il suo amore, la sua attenzione... Era patetica, non aveva proprio nessuna dignità rimasta. Tristian aveva ragione.

"Fate pace e basta, la soluzione è piuttosto semplice."

"E poi cosa?"

"Pensa al problema quando arriverà, niente è tra di voi al momento. A lui non interessa il fatto che sei una vampira, non gli è mai importato lo sai bene."

"Già."

"Ha perso la testa appena ti ha vista." Stephen sorrise tra sé. "E' bello vederlo così preso da qualcuno."

Rue si strofinò il lato del collo. "Ci penserò."

"Non troppo, il tempo vola."

"Avete scoperto qualcosa sul vampiro?"

"Sappiamo che è sulle tue tracce ora, un vampiro si aggirava attorno al branco e lo abbiamo preso. Prima di morire ha confessato che è stato mandato da un vampiro di nome Dante per recuperarti."

"Perché non me lo hai detto prima?"

"Non volevo turbarti."

Dante era così che si chiamava il vampiro dai capelli argento. Ed era sulle sue tracce.

"Ricorda, se resti qui non ti troverà."

Rue annuì.

Sentirono un auto parcheggiare fuori da casa loro. "Connor e Amber sono qui. Buonanotte Stephen."

"Notte."

***

Connor aprì la porta e lasciò le ragazze entrare, la mamma di Amber le accolse con un sorriso amore.

"Ciao, tu devi essere Ruenne. Che piacere averti qui." La tirò a sé e le diede un abbracciò che le stritolò il corpo. Dannazione era molto forte, non se lo aspettava da una donna con la sua corporatura.

"Il piacere è mio, signora."

"Chiamami pure Elle." Le pizzicò la guancia. "Oh, come sei fredda vuoi un tè?"

"Tranquilla è la normale temperatura da vampira." Sorrise.

"Noi andiamo, non disturbateci. A dopo." Amber la prese per il braccio e la portò nella sua stanza. Le altre erano già lì sedute sul tappeto bianco. Era enorme con il letto a tre piazze, bianco e dorato. Le mura erano color crema piene di foto con le sue amiche e lucine. Doveva avere una passione per la fotografia perché aveva tantissimi tipi di macchina fotografica.

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