22. Bel Vestito Rosso [♡]

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Rue continuava a sognare Kurt, non si era resa conto di quanto non potesse fare a meno di lui finché non aveva iniziato a rifiutare di vederla.

Tutti i sogni che faceva su di lui erano erotici, sognava di essere sotto di lui, col suo sangue che le riempiva la bocca, e potenti spinte che entravano e uscivano da lei. Non ce la faceva più' a stargli lontano, avrebbe perso la testa se avesse continuato così. Non voleva più uscire col gruppo di ragazze, era pericolosa in quel stato anche se nessuna di loro era oggetto del suo desiderio.

Non si erano più parlati quando aveva affrontato Dan al posto suo, si rigirò nella bara pensierosa. Le mancava tantissimo, non erano mai stati separati così a lungo, e poi non si sarebbe fatta vedere alla caccia, era sicura che era nullo.

Le mancava il suo sorriso, la sua risata cristallina, i suoi occhi scuri, e la sua presenza eccentrica e fastidiosa.

Cazzo... Si era proprio innamorata di lui, seriamente. Aveva fatto di tutto per evitarlo, ma Kurt aveva ragione, ci era riuscito.

Durante tutto quel periodo Kurt non aveva comunicato con lei in nessun modo, e non lo aveva più visto. Scese al piano di sotto da Stephen.

"Buonasera."

"'Sera." Prese la sua bottiglia di sangue e bevve. "Come... Come vanno le cose con Kurt?"

"Ha ricominciato a farsi vedere spesso e sembra essere tornato il solito, finché non ti nomino."

Ruenne grugnì. "Bene, sono sicura che mi odia."

Stephen scoppiò a ridere e la vampira lo guardò senza parole.

"Sono qui a deprimermi e tu ridi?"

"Ovviamente non ti odia, è così insopportabile perché è triste."

"Mi fai un favore? Puoi chiamarlo e dirgli di venire qui? Voglio parlargli."

***

"Ehi Steph, ti ho portato lo zucchero."

"Grazie, portalo in cucina."

Ruenne si torturò le mani, mentre Kurt entrava e poggiava lo zucchero sul tavolo.

"Ruenne." Salutò tenendo lo sguardo sul tavolo.

"Kurt, posso parlarti?"

"Preferirei di no." Uscì di casa con passo svelto.

Corse dietro a Kurt, doveva provare a parlargli in qualche modo, almeno qualche parola. Avrebbe parlato dei suoi sentimenti, gli avrebbe detto che le mancava.

Rue gli prese la mano prima che potesse andarsene e lo trattenne. "Aspetta."

"Ruenne, lasciami andare." Ripeté a denti stretti.

"No, ascoltami per un attimo, non ci parliamo da così tanto."

Kurt si rifiutava di girarsi a guardarla, la cosa le spezzò il cuore. Aveva rovinato tutto, aveva spento il suo sole.

"Mi manchi, senza di te sento un vuoto dentro di me. Non sono completa perché non ci sei mai, tu e Stephen siete la mia famiglia. Non possiamo andare avanti così, così distanti, come degli estranei, non ce la faccio!"

"Perché mi stai facendo questo, di nuovo?" Ritirò la propria mano e se la passò tra i capelli, ma almeno non se ne andò. "Mi devi lasciare in pace e non parlarmi più, nella vita non possiamo avere tutto e facciamo tutti dei sacrifici."

"Come puoi dire questo?"

Lui si girò a guardarla con tristezza. "Non sto facendo tutto questo per punirti, ma perché è ciò di cui ho bisogno per non soffrire."

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