14. Guai [♡]

92 8 0
                                    

Ruenne era con Stephen nella stalla, a occuparsi di Fantasma. Il lupo aveva detto che aveva ricominciato a rifiutare di mangiare, ma quando la vampira si era presentata aveva accettato le mele donate da lei.

In quel momento, lei gli stava spazzando il manto con rabbia.

“Fantasma non ti ha fatto niente."

Lei rise e poi sospirò. "È Kurt, ha detto cose orribili a Connor, è stato così imbarazzante…"

"Ah, ho sentito." Stephen scosse la testa con una risata. "Sta prendendo molto sul serio il suo lavoro."

"Non riuscivo a credere alle sue parole, era mortificante, ma Connor è stato un tesoro." Accarezzò Fantasma.

"Ci è passato anche lui, da giovane era insopportabile riguardo alla moglie, allora la sua ragazza."

"Ma dai."

"È già, era un selvaggio."

"Ora capisco la sua comprensione. Tu com'eri?" Rue ghignò.

"Anch'io ho avuto i miei momenti di rabbia, però per la maggior parte combattevo solo per difendere" disse pensieroso. "Però devo ammettere che mi piaceva essere violento, è un'ottima valvola di sfogo."

Rue si guardò intorno, imbarazzata. "Io faccio di tutto per non essere violenta, ma le tentazioni sono forti."

"Forse vampiri e lupi sono più simili di quanto pensiamo, generalmente non ci piacciamo ma potrebbe essere dovuto alle nostre similitudini."

"Cosa credi che farebbe il mio creatore se mi catturasse?" 

"Niente di buono, dobbiamo fare in modo che non ti trovi mai."

"E se… trovassi una comunità di vampiri?"

"Te ne vuoi andare?"

"Non ancora, ma quando perderò te dovrò trovare una famiglia di vampiri."

"Forse riuscirai a sentirti parte del tempo con vampiri congelati come te."

"Può darsi, una società incentrata sulla vita notturna mi farebbe bene, però mi trovo molto bene con te." Gli sorrise. "Sei la cosa migliore che mi sia capitata."

Stephen arrossì. "Lo dici perché non ricordi nient'altro."

"No, lo dico perché sei fantastico."

"Smettila." Stephen non riuscì a smettere di sorridere.

"Ero in giro, sola e confusa sul punto del suicidio e tu mi hai salvato la vita. Non riuscirò mai a ripagarti."

"Non mi devi niente."

"Ti devo tutto."

***

Rue accompagnò Stephen a casa e fece un giro in paese, era tutto chiuso tranne il bar. Non voleva andare di nuovo in quel posto, era troppo imbarazzata. Continuò a girovagare respirando l'aria fresca e godendosi il silenzio delle foreste. Quando iniziò a sentire un battito del cuore avvicinarsi dovette fermarsi e guardare chi era.

Il ragazzo che aveva provato a parlarle in palestra.

"Ehi Ruenne, come stai?" 

"Bene grazie, tu come stai?"

"Bene." Sorrise. "Credo che abbiamo una conversazione incompleta."

"Oh, dimmi." Disse Ruenne a disagio.

"Vuoi venire alla caccia con me?"

"No, non sono un'amante della caccia, ma grazie dell'invito. Sei stato molto gentile." 

Iniziò ad andarsene ma il lupo le afferrò il braccio, strinse forte. "Credo che non ci siamo capiti, non è una richiesta. Quando sarà il momento di cacciare ti troverò."

La cosa più inquietante di quel lupo era che aveva un'espressione neutrale e una voce glaciale.

"Aspetta, verrò cacciata io?"

"Sì, tu e tante altre" disse come se fosse ovvio. “Ho sempre voluto sapere com’e’ farsi una vampira.”

Rue sgrano’ gli occhi e fece una smorfia di disgusto. "Non esiste e adesso toglimi le mani di dosso." Il sangue di Ruenne cominciava a bollire e ribollire, gli avrebbe dilaniato la gola se non avesse tolto quella mano immediatamente. 

“Altrimenti cosa? Che cosa possono farmi le tue braccia sottili, eh?”

Ruenne ripenso’ a quello che aveva detto a Stephen, alla sua parte vampira piaceva la violenza, e lui si meritava un pestaggio, un modo di stabilire che non era debole. Gli diede un pugno in faccia e approfittò della sorpresa per usare una delle tecniche di Connor per stenderlo a terra. Riusci’ a bloccarlo a terra e continuo’ con i suoi pugni sul suo viso. Ora avrebbe bevuto il suo sangue e lo avrebbe ucciso, si lecco’ le labbra assaporando quel momento. Pensava di essere piu’ forte di lei e invece, era lui quello ‘sottomesso’.

“E’ questo quello che possono fare le mie braccia sottili.” Ghigno’.

Senti’ qualcun altro avvicinarsi, il battito del cuore era lontano, ma era meglio non rischiare. Non voleva sfidare la propria sorte, corse a casa, ma non entro’. Si sentiva il petto stretto e la testa le girava, che cosa aveva fatto? Che cosa aveva fatto… Guardo’ le proprie mani insanguinate, quel lupo se l’era meritato, ma non voleva dire che lei non fosse una violenta spargitrice del sangue. Quanto lontano si sarebbe spinta se fosse stata senza limiti, aveva di nuovo paura di se stessa. Lo avrebbe ucciso se non fosse stata fermata.

Entro’ in casa cercando di essere silenziosa.

“Non riesco a capire perché la lasci sempre girare da sola!” Quello era Kurt, senza dubbio.

“Stara’ bene, non abbiamo nulla di cui preoccuparci per ora.” Stephen era seduto tranquillo mentre Kurt incombeva su di lui.

La vampira entro’ in salotto. “Ehi.”

“Che cosa e’ successo?”

“Non volevo esagerare, ma quel ragazzo mi stava dando fastidio, ha detto qualcosa sulla stagione e una caccia… Anche Connor lo ha menzionato, ma che cavolo e’? Sono cosi’ confusa.” Si afferro’ le tempie.

Stephen e Kurt si guardarono.

“Chi era?” chiese quest’ultimo. 

“Non mi ha detto il suo nome…”

“Stai bene?”

“Quello messo male e’ lui, non io, ma so che finirò nei guai per questo. L’estranea che osa attaccare uno di voi.”

“Nessun ragazzo andrà a dire che e’ stato picchiato da una ragazza.” Kurt rise. “Nessun ragazzo con dignità.”

“Ruenne, ci puoi aspettare fuori per piacere? Dobbiamo parlare.”

“Certo.”

Salto’ sul tetto della casa e si sedette. Di qualsiasi cosa si trattasse la stagione, non le piaceva per niente dal comportamento di quel lupo. Sembrava non escludere l’opzione di costringerla e la cosa le fece venire i brividi, forse avrebbe dovuto ucciderlo. Forse doveva accettare l’assassina in lei e distruggere chiunque osasse essere una minaccia per lei. Quando penso’ al modo in cui l’aveva guardata dall’alto al basso e le aveva parlato come se fosse inferiore… I suoi occhi divennero rossi acquiendo la sua vista Pensava che Kurt e Connor esagerassero, ma se c’erano individui cosi’ in giro aveva senso essere cosi’ vigili.

longing, Desire, HUNGER!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora