longing, Desire, HUNGER!

32. Fulmine [♡]

Rue scese al piano di sotto e si sedette in cucina con Stephen, lui stava bevendo un caffè e sorrise quando la vide.

"Quindi..."

"Sì..."

Ruenne continuava a ridere e scesero in un silenzio un po' imbarazzante. Stephen scoppiò a ridere poco dopo.

"Sei al settimo cielo, eh?"

Lei annuì. "È stata un'esperienza magica..."

"Andrai a vivere con lui?"

"No... Voglio restare con te."

"Sei sicura? Non sei obbligata a rimanere."

"Non è per quello, preferisco vivere con te. Kurt tutto il giorno tutti i giorni non posso vederlo." Fece una pausa. "Cioè lo amo, ma non lo vogliono attorno tutto il tempo."

"Resterai qui allora..."

Rue annuì. "Non mi interessa più trovare altri vampiri o trovare dettagli del mio passato. Voi siete la mia famiglia e voglio restare qui con voi."

Prese la mano di Stephen e lui la strinse con un sorriso.

Qualcuno bussò alla porta.

"Quello è Kurt, vado ad aprire." Rue aprì la porta e lo dice sommerso da borse della spesa.

"Ma... perché?" disse osservandolo.

"La cena di oggi." Entrò e poggiò tutto in cucina. "Oggi verranno tutti a discutere del piano d'azione per Dante, ci sarà anche Connor... porterà Amber così potrà tenerti compagnia mentre gli uomini discutono."

Rue aggrottò le ciglia.

"Lo so, lo so... ma qui nessuno coinvolgerebbe la propria compagna in discussioni bellici."

"Si tratta del mio nemico..."

"Nostro nemico." Si spostò davanti a lei e le diede un bacio a stampo. "Tu sei la mente e io il corpo."

"Voglio stare con voi mentre ne parlate."

"Rue..."

"Non siamo negli anni cinquanta..."

"Ci sarà Francis, e sai la situazione com'è complicata... Non voglio che tu abbia un altro 'attaccò."

"Non succederà..."

"Ssshhh... Lascia fare a noi, okay? Voglio solo che ti rilassi. Cucinerò io, mangeremo insieme e poi potrai parlare con Amber. Fidati di me."

Lei ci pensò, probabilmente avrebbe origliato e si sarebbe intrufolata in qualche modo. "Va bene... ma sei capace di cucinare?"

"No!" disse Stephen.

"Invece sì, solo perché ho combinato un disastro una volta, non vuol dire che sono un incapace..."

"Certo come no..." Stephen alzò gli occhi al cielo.

***

La cena fu molto strana... Rue non mangiava, Francis e Dan guardavano lei, male, e Kurt guardava loro male. Dan quando distoglieva lo sguardo da lei pregava con gli occhi di farsi perdonare da Amber, ma lei lo ignorava. Connor teneva d'occhio tutti i ragazzi e gli altri uomini mangiavano in silenzio.

Dopo un po' Kurt fece una scenata. Si alzò e fissò Francis. "Adesso distoglierai lo sguardo da Ruenne e non la guarderai per il resto della cena." Ringhiò.

"Kurt..." La vampira venne interrotta.

"Adesso!"

Francis distolse lo sguardo e lei si coprì il viso perché adesso tutti avevano iniziato a lanciarle occhiate.

Il padre di Tayna iniziò a parlare. "Stai attaccando Francis senza ragione solo per la vampira, mi sembra ingiusto."

"Oh? Vorrei vedere la tua reazione se facesse la stessa cosa a tua figlia... o peggio."

L'uomo gli lanciò un'occhiata.

Rue schiarì la voce. "Kurt..."

"Allora..." Iniziò a dire Amber. "Come vanno le ricerche?"

"Ho stipulato un accordo con il vampiro di Dante, ma ci serve che lo faccia venire qui. Stiamo lavorando su questo." Rispose Dan.

"Lui vuole portare via Rue, ma noi gli abbiamo proposto di far venire qui il vampiro." Aggiunse Francis.

Rue corrugò la fronte, sospettosa.

Amber ignorò entrambi. "Kurt, tu che pensi?"

"Il vampiro vuole vederla, e io non lo permetterò, non voglio rischiare in nessun modo la sicurezza di Rue."

"Sarebbe il modo più veloce, il vampiro non compierà nessuna azione senza vederla." Sbraitò Dan.

"Non esiste."

"Sei un id..."

Stephen sbatté il bastone. "Silenzio." Dopo una pausa aggiunse. "Ruenne non verrà usata come esca, ne abbiamo già parlato. "

Continuarono a discutere, ma lei si era concentrata sui due. Il padre di Tayna era lì e non era una sua fan questo era certo. Qual era il vero piano? Non lo sapeva.

"Quindi vi siete legati, eh?" Disse con disprezzo Dan. "Sei riuscita ad affondare le tue zanne in Kurt."

"Sotto mia richiesta." Disse Kurt.

Amber trattenne una risata.

"Possiamo cambiare discorso?" Connor di schiarì la gola.

"Signore non vedersi il problema?" Dan appariva come un bravo ragazzo in quel momento."

"No, si piacciono, si sono legati. Fine."

Si alzò un altro brusio, sentì la parola 'abominio', 'contro natura' e 'contaminato'.

Stephen ringhiò un altra volta. "Silenzio." Li guardò tutti. "Ruenne è mia figlia, e non permettetevi mai di insultarla sotto il mio tetto."

Quasi si commosse, ma non volle piangere sangue... Ma lo guardò con un sorriso grato.

"Un capo branco con una vampira come figlia..." Dan scosse la testa. "Inaccettabile."

"Sfidami e prendi il mio posto, forse riuscirai a fare un lavoro migliore."

Dan rimase in silenzio, ma non era molto felice.

***

Dormiva nella sua bara durante il giorno quando si svegliò distinto senza un motivo in particolare, non riusciva a tornare a dormire... Magari era già notte. Aprì uno spiraglio e la luce solare iniziò immediatamente a bruciarla, aveva dimenticato di chiudere le tende. No, era ancora giorno... Sentì qualcuno cadere in cucina e si concentrò per sentire meglio, Stephen! Lo sentiva gemere di dolore.

Uscì dalla bara e strinse i denti mentre il sole le bruciava la pelle e andò al piano di sotto. Trovò Stephen sul pavimento a stringersi il petto con le mani.

Corse a chiudere le finestre e con la pelle che bruciava e prese Stephen tra le braccia. Che dolore! La sua pelle continuava a bruciare ma doveva fare qualcosa.

Prese il cellulare del lupo e chiamò Kurt.

"Stephen sta male, si continua a stringere il petto, devi portarlo all'ospedale!"

"Arrivo subito!"

Continuò a stringere Stephen aspettando che arrivasse Kurt. "Andrà tutto bene, okay?"

Continuò a parlargli finché non arrivò l'ambulanza e Kurt lasciò andare Stephen con cuore pesante. Voleva andare con lui, ma a quel punto il dolore era insopportabile. Sentiva di essere sul punto di svenire. Kurt la prese in braccio e la riportò nella bara. Dopo averla chiusa iniziò a parlarle.

"Rue, adesso devo andare. Andrà tutto bene, okay? Si prenderanno cura di lui, e tutto tornerà come prima... Chiamami quando ti svegli, okay?"

"Okay." Rispose Rue prima di svenire, col cuore pesante e la pelle a fuoco.