8. Baita [♡]

119 9 1
                                    

C'era una vera e propria tempesta con vento e fulmini. Kurt la portò in una baita vicino, aprì la porta e lasciò Rue entrare per prima. Il lupo accese la luce e chiuse la porta dietro di sé.

"Vado a prendere qualcosa di asciutto per noi, puoi... toglierti i vestiti e metterli vicino al camino."

"No, non mi spoglierò..."

"Non guarderò... Anche se vorrei vedere cosa c'è sotto quei vestiti larghi." sussurrò squadrandola.

"Kurt!"

"Scusa... scusa... Non voglio che ti ammali."

"Sono una vampira, starò bene."

Lui si spogliò di fronte a lei senza vergogna e il suo fisico era da statua greca, distolse lo sguardo e cercò di non pensare al suo sangue e a quelle che avevano condiviso.

Non gli sfuggì il suo ghigno. "Ti piace ciò che vedi, Rue?"

Lei lo ignorò e andò vicino al camino. "Sai come accendere sto coso?"

"Certo, arrivo subito." Sparì per un attimo e tornò con vestiti di ricambio addosso. Accese il camino e la stanza venne inondata da una calda luce arancio e dal crepitio del suo fuoco.

"Secondo te quando smetterà di piovere? Devo andare a casa prima dell'alba."

"Non lo so, forse è solo una veloce tempesta... Non ti devi preoccupare, sei qui con me."

Ruenne roteò gli occhi. "È un problema."

"Cosa?"

"La tua presenza!"

"Non sono così male..." Fece un piccolo sorriso. "Ho promesso di stare tranquillo, e farò del mio meglio... Voglio che tu ti senta al sicuro con me, voglio essere un tuo amico, voglio anche di più ma so che non sei pronta a farlo."

"Amici..."

Gli occhi di Kurt la studiarono. "Certo, pensi sia possibile?"

"Perché no, se tieni le manine apposto e il sangue nelle tue vene io non ho problemi."

Il lupo rise. "Sai, dovresti accettare di bere il mio sangue-"

"Kurt-"

"Ascoltami, so che hai sempre fame dopo il sangue preso dal macellaio, lo sappiamo entrambi. Sei sempre stanca e sempre affamata, l'ho notato." Insistette.

Lei sospirò. "Kurt, la mia sete di sangue mi ha fatto commettere un gesto atroce."

"Non devi avere paura della tua natura."

"Poi non posso innamorarmi e farmi marchiare o reclamare o quello che è. Se recuperassi la memoria domani, potrei scoprire di avere già un fidanzato e una famiglia che mi aspetta, fuori da questo branco e poi cosa posso fare?"

"O magari no."

"Non posso rischiare e poi ho mille altre ragione."

"Troveremo un modo."

Lei scosse la testa. "Lascia stare."

Il lupo rimase in silenzio per un attimo ed entrambi osservarono il fuoco danzante mentre fuori la tempesta continuava.

"Sei capitata in questo branco per una ragione, e penso che sia stato destino che sia stato il primo uomo che ti ha vista."

"No, Stephen..."

"Il primo alla ricerca di una compagna..."

"Perché non puoi trovare una lupa come te e avere una vita normale?"

Appena si girò a guardarlo le diede un bacio a stampo, prima che potesse dire qualcosa.

"Sai cosa vuole dire quel bacio?"

"No" disse infastidita.

"Vuol dire che ti ho dato un pezzo della mia anima... E se vuoi anch'io ho un pezzo del tuo."

Si sentì avvampare e girò la testa verso il fuoco senza dire niente. Kurt era troppo... carino? No, insistente. "Non vedo l'ora che questa tempesta finisca, non riesci proprio a starmi lontano."

"Non riesco a resistere." Le diede un bacio sulla guancia.

Rue lo spinse via. "Smettila."

"Puoi almeno abbracciarmi, come un amica?" Chiese con occhioni da cucciolo.

"Va' al diavolo." Lei si spostò lontana da lui e lo guardò male.

"Ma dai."

"No."

Lui sospirò. "Un giorno ripenseremo a oggi e rideremo del fatto che cercavi di tenermi lontano da te."

"Come no."

"Sai cosa mi fa impazzire di più? Non poterti toccare e baciare..." Sorrise. "Mi piacerebbe andare a una cena romantica con te, e vederti mettere un bel vestito rosso..."

"Perché rosso?"

"Credo che ti starebbe molto bene... Rosso come il sangue..." Si accarezzo 'casualmente' il collo.

Gli occhi di Ruenne non poterono fare a meno di abbassarsi e guardare la vena che pulsava, gli occhi divennero rossi e i canini premettero contro le sue labbra.

"Ah, eccoli. Quei meravigliosi occhi rossi." Anche i suoi divennero gialli e si guardarono negli occhi per un po'. "Come vedi, non possiamo fare a meno di essere così attratti l'uno dall'altra... non credi?" Ghignò.

"Penso che sia veramente crudele usare la mia sete di sangue contro di me."

Lui si avvicinò ancora di più.

"In amore e guerra tutto è permesso, sto solo giocando le mie carte." Avvicinò le labbra alle sue. "Che ne dici, possiamo restare e spendere un po' di tempo insieme, no?"

"Kurt, ti prego..." Distolse lo sguardo e cercò di non pensare a quanto fosse vicino.

"Ti prego cosa? Baciami? Offrimi il tuo sangue? Che cosa vuoi veramente?" Sussurrò con le labbra ancora più vicine.

"Ti prego..." Le parole le si bloccarono in bocca. Respirò affannosamente, inalando il suo profumo nei propri polmoni. Aveva la mente già annebbiata. "Avevi detto che avresti fatto il bravo."

"Ho detto che avrei provato, Rue, che avrei fatto del mio meglio..." Le loro labbra si sfiorarono.

Lei guardò fuori dalla finestra. "Adesso piove di meno, torno a casa."

Kurt sospirò esasperato. "Va bene, ti accompagno e magari mi darai un bacio della buonanotte, eh?" Le diede la sua giacca. "Metti questa."

"Va bene."

Quando arrivò fuori casa, Ruenne provò a restituire la giacca, ma Kurt scosse la testa. "Tienila, voglio che tu abbia qualcosa di mio."

"Va bene..." Non capì che senso avesse il gesto, ma evitò di farsi troppe domande, gli diede un bacio sulla guancia. "Grazie per la compagnia."

Corse dentro prima che succedesse qualcos'altro. Non poteva permettersi di lasciarlo entrare nel suo cuore. Cos'era il calore piacevole che sentiva nel petto? Non voleva pensare che si stava innamorando di Kurt, era assurdo, non sapeva niente su di lui. Era così gentile e allegro, lui era il sole... Sgranò gli occhi, non stava facendo pensieri poetici su Kurt, no, no, no.

longing, Desire, HUNGER!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora