Capitolo 49

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Sono tornata. Ecco un nuovo capitolo per voi dopo non so nemmeno quanto tempo.

Non ho avuto modo di rileggere metà capitolo quindi sopportate gli errori e scusate.

Buona lettura :D

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Seduta nella propria vasca da bagno, riempita con acqua calda e saponi profumati, Alcina continuava a stringere il corpo di Katherine al suo. La giovane non si era ancora svegliata dopo aver perso i sensi poco più di un'ora prima e la vampira non poteva smettere di preoccuparsi.

C'erano troppe domande che le riempivano la testa e quasi a nessuna di esse aveva una risposta. Odiava quella sensazione, essere all'oscuro degli eventi accaduti nel proprio castello, nella sua casa. Come erano finiti i fiori di Donna in camera di Katherine? Cosa aveva visto la sua cameriera nella sua mente quando era rimasta vittima delle tossine? Cosa era successo al suo corpo? Nessuno aveva mai reagito in quel modo.

Molti umani erano diventati violenti sotto le tossine di quei maledetti fiori, alcuni impazzivano e altri morivano a causa delle allucinazioni. Ma nessuno aveva avuto quello sguardo, quelle vene nere negli occhi e sulla pelle. La forza che aveva percepito in Katherine non era causata dai fiori.

Alcina abbassò lo sguardo sulla giovane tra le sue braccia, sul suo viso addormento e così rilassato rispetto a quando l'aveva trovata nella sua stanza. Le accarezzò delicatamente una guancia, spostandole una ciocca di capelli bagnati dal viso prima di afferrare di nuovo la spugna e continuare a pulirla.

I suoi movimenti erano leggeri, più del tocco di una piuma e la preoccupazione non sparì dal suo viso. La testa di Katherine era posata contro la sua spalla e il suo corpo immerso nell'acqua fino al petto, coprendole anche il seno. Nonostante fosse priva di sensi, Alcina desiderava avere rispetto di lei.

La sua attenzione si spostò verso la porta, attratta da un familiare suono di insetti. Attese qualche secondo e sentì poi un delicato bussare contro la porta. Non aveva bisogno di chiedere chi fosse, sapeva bene che Bela sarebbe arrivata per darle alcune risposte.

- Avanti - disse con voce calma, aggiustando la presa sulla giovane per assicurarsi che il suo corpo fosse ben nascosto.

- Madre -

- Hai scoperto qualcosa? -

- Io... -

L'esitazione nella voce di Bela era qualcosa a cui Alcina non era abituata e il movimento nervoso delle mani la portò ad alzare un sopracciglio. Qualsiasi cosa Bela doveva dirle, era chiaro che non fosse nulla di buono. Visto ciò che era accaduto, Alcina non si aspettava buone notizie.

- Si, madre - rispose Bela dopo pochi secondi, riguadagnando il suo solito portamento - Ho parlato con Donna e non sa nulla riguardo di fiori. Ha detto che non è stata lei a mandarli -

- E come sono giunti fino a qui? -

Ancora una volta, la vampira dai capelli biondi esitò a rispondere. Evitò lo sguardo della madre, abbassando la testa per trovare il coraggio di riferire ciò che Donna le aveva detto. Alcina non le mise fretta, per quanto potesse desiderare sapere cosa era accaduto.

Poteva sentire il battito della figlia, più veloce del loro solito ritmo lento. Anche il suo batteva a quella velocità, come se sapesse già cosa Bela faticava a dirle. Alcina avrebbe voluto tranquillizzare la figlia, farle capire che qualunque cosa Donna le aveva riferito non l'avrebbe fatta infuriare con lei. Ma non riusciva a parlare e perciò si limitò a stringere Katherine a sè, guardando la parete che aveva di fronte mentre attendeva di avere conferma su ciò che stava pensando.

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