Capitolo 6

688 39 5
                                    

Eccoci al capitolo numero 6.

Sono così felice per questa storia. E così felice per tutti voi che la state leggendo. 

Il 3 luglio 2022 il capitolo è stato aggiornato.

Buon lettura

-

-

-

Seduta sul proprio letto, dove Lara l'aveva aiutata ad accomodarsi, Kate osservò la cameriera più anziana muoversi per la stanza che condivideva con le altre tre cameriere. La guardò aprire l'armadio e recuperare un pigiama da farle indossare prima di tornare da lei, chiedendole se aveva bisogno di altro.

Kate le sorrise, mostrando tutta la sua gratitudine mentre scuoteva la testa per rispondere alla donna. La rassicurò per l'ennesima volta, dicendole che stava meglio e che le serviva solo un po' di riposo. Ovviamente Kate si sentiva ancora stremata ed era certa che Lara ne fosse al corrente. La donna le vietò di fare qualunque cosa, ordinandole di prendersi tutta la giornata per rimettersi in forze.

La giovane cameriera annuì per tutto il tempo, sentendosi un po' in colpa per tutta la preoccupazione che aveva causato alla donna. Le riservò un ultimo sorriso prima di guardarla lasciare la stanza e subito dopo sospirò stancamente.

Rimasta da sola nella propria camera, si lasciò cadere all'indietro sul letto dopo essersi cambiata. Nel silenzio della stanza, Kate non aveva altro da fare se non pensare. La sua mente si riempì di immagini della sera precedente e di quella mattina, lasciando la giovane dai capelli neri solamente più confusa.

Ricordava bene tutto ciò che le era accaduto da quando aveva messo piede nelle stanze della sua signora fino al momento in cui aveva perso i sensi. Non avrebbe mai potuto dimenticare tutta la paura, il panico che l'aveva travolta tra le braccia della vampira mentre questa le succhiava via il sangue.

Quasi inconsciamente Kate mosse le dita per sfiorare la benda sul collo, cercando di mantenere il tocco delicato per non farsi male. Continuando a muovere la mano in quel punto, con le sopracciglia aggrottate in un'espressione leggermente turbata, la ragazza si rese conto che non era la sensazione di terrore ad essere viva in lei in quel momento. Qualunque cosa avesse provato prima del morso, adesso si stava facendo sentire nuovamente e, come era accaduto la sera prima, non riusciva dare un nome a quell'emozione.

Chiudendo gli occhi, Kate poteva sentire le labbra carnose di Lady Dimitrescu baciarle il collo, le mani di lei accarezzarle il corpo prima di stringerla con forza tra le sue braccia. Ricordava la sensazione delle curve piene e morbide della vampira sul suo corpo, il modo in cui il petto di questa premeva contro la sua schiena ad ogni singolo respiro. Percepì a malapena il calore che iniziò ad avvolgerle il viso.

La sua concentrazione si spostò poi al suo risveglio, quando si era ritrovata stesa su un letto morbido e tenuta al caldo da pesanti coperte e lenzuola pregiate. L'odore che l'aveva circondata, quel profumo di rose e tabacco, ancora poteva sentirlo su di sé.

Senza aprire gli occhi pensò al momento in cui aveva provato a lasciare la stanza, quando la vampira era tornata nella stanza e l'aveva sollevata da terra senza fatica, avvolgendola nel suo profumo. Ricordava la delicatezza con cui era stata rimessa a letto, la mano tra i capelli e la carezza gentile contro il suo viso accompagnata da parole dolci. Tutto quello la lasciava solo più confusa.

Come poteva concentrarsi su quelle sensazioni e non sulla paura? Come poteva il pensiero di Lady Dimitrescu calmarla quando erano state proprio le azioni della vampira a terrorizzarla?

Si sentiva impazzire, la sua mente divisa a metà ogni volta che pensava alla signora del castello. Premendosi le mani contro il volto sospirò forte, aprendo gli occhi per allontanare l'immagine dello sguardo dorato della vampira, quegli occhi profondi che poco prima l'avevano guardata con preoccupazione.

DragonflyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora