Capitolo 45

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E' passato parecchio tempo. Sono state settimane difficili in cui ho avuto difficoltà a scrivere ma anche a fare ogni altra cosa.

Per chi mi segue su Instagram saprà che sono stata parecchio giù dopo la morte del mio cane. Per chi non mi segue, quello è gran parte del motivo di questo ritardo.

Mi ci è voluto parecchio per ritrovare la voglia di scrivere.

Chiedo scusa per questo ritardo ma non è stata una cosa fatta di proposito. E' la vita che si è messa in mezzo.

Non vi trattengo oltre. Il capitolo è abbastanza lungo e dovrebbe rifarsi del tempo perduto.

In fondo troverete una piccola sorpresa che spero vi piacerà.

Detto questo, buona lettura :D

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Due settimane erano passate da quella magnifica serata e tutti i giorni successivi erano stati più che magnifici. La primavera era ormai arrivata del tutto ed era difficile vedere le tre vampire tra le mura del castello durante le ore più calde. Lady Dimitrescu impediva loro di uscire la mattina presto ed era sempre attenta a farle rientrare prima che il sole calasse. Quelle ore erano ancora troppo fredde per loro.

Tra Kate e la signora del castello le cose non erano cambiate molto ma la giovane aveva notato come le attenzioni della vampira fossero più intense ogni giorno che passava. La sera precedente, mentre Kate era seduta sulle gambe della donna, le mani della sua signora le avevano accarezzato le gambe da sopra la gonna, scivolando lentamente sotto la camicia e le aveva sfiorato la pelle. Lady Dimitrescu si era fermata solo quando le sue dita si erano avvicinate al reggiseno della ragazza.

Kate avvampò al ricordo di quel particolare momento, pensando al modo in cui il suo corpo era stato scosso da un brivido mentre le unghie della vampira le avevano segnato la pelle del ventre e dei fianchi. Il piccolo verso di piacere emesso dalla sua signora, poi, ancora le faceva girare la testa.

Cercando di tenere a bada le reazioni del suo corpo, Kate entrò in cucina per preparare il tè del pomeriggio per Lady Dimitrescu. Se Sabrina avesse visto il suo volto arrossato era certa che l'avrebbe stuzzicata. Per sua fortuna, della cuoca non c'era traccia. Per sua sfortuna, però, Tatiana era ferma davanti al forno a fissare qualcosa al suo interno.

- Kate, ciao - la salutò allegra la cameriera, facendole cenno di avvicinarsi.

- Che cosa stai guardando? -

- Biscotti! - esclamò emozionata.

- Li ha fatti Sabrina? -

- Li abbiamo fatti insieme -

Kate si voltò a guardarla sorpresa, ricordando come più volte la cuoca aveva impedito a Tatiana di occuparsi di qualsiasi cosa riguardasse il cucinare. L'altra ragazza sembrò intuire i suoi pensieri e alzò gli occhi al cielo, mettendo su un piccolo broncio che fece sorridere Kate divertita.

- Cosa? Non sono un pericolo in cucina -

- Si che lo sei -

Kate e Tatiana si voltarono insieme verso Sabrina, lo sguardo di questa divertito per l'espressione sul volto della sua donna.

La cuoca si avvicinò al lavandino, ignorando la linguaccia che le venne rivolta. Aprì l'acqua e mise le mani sotto il getto, cercando di pulirle dal sangue che le macchiava.

- Hanno portato altri animali? - domandò Tatiana.

- Miss Cassandra ha cacciato un cervo, uno bello grosso anche. L'ho aiutata a fare spazio nella dispensa ma vuole occuparsi lei del resto -

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