Capitolo 16

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So di essere leggermente in ritardo, ma scrivere questo capitolo ha richiesto più tempo del previsto. Non vi trattengo oltre ma date un'occhiate alle note alla fine del capitolo.

Buona lettura :D

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La luna risplendeva alta nel cielo, una sfera bianca che illuminava il bosco sotto di sé. La sua luce raggiungeva anche il castello e entrava dalle finestre mentre alcune cameriere si muovevano tra i vari corridoi e stanze per accendere candele e ravvivare le fiamme nei camini.

Quei raggi pallidi si infiltrarono anche nella stanza dove Kate si trovava, stesa in un letto troppo grande per lei e nel quale stava iniziando a muoversi piano. La cameriera riprese conoscenza lentamente, rifiutando di svegliarsi da quel sonno così profondo e privo di incubi.

Era raro per lei dormire così bene e alzarsi dal letto era sempre una tortura in quelle occasioni. Stesa a pancia in giù, sospirò piano, godendo ancora per qualche secondo del letto comodo e del cuscino soffice prima di aprire gli occhi. Sbatté le palpebre per qualche secondo, cercando di scacciare la nebbia causata dal sonno.

Lo sguardo si mosse per la stanza e le ci volle qualche momento per capire dove si trovasse, ancora confusa dalla strana stanchezza. Non si sentiva solo stanca, si sentiva priva di energie. Anche tenere gli occhi aperti le costava fatica ed ebbe a malapena le forze per elaborare ciò che vedeva intorno a lei per giungere alla conclusione che si trovava nella camera della sua signora.

Un altro sguardo alla stanza e si accorse che la donna non c'era. I ricordi di come era arrivata lì si fecero largo in lei, bruscamente, rischiando di riportarla in quel baratro da cui era a malapena scappata poco prima. Oppure erano passate ore? Non era certa quanto tempo fosse trascorso, l'unico indizio il camino ormai spento.

Un brivido di freddo la scosse e si rannicchiò per ripararsi dal quella serata gelida e per allontanare il ricordo di ciò che lei stessa aveva causato. Le lacrime già minacciavano di rigarle il volto ma strinse forte gli occhi per ricacciarle indietro. Non aveva le energie per rimettersi a piangere e nemmeno voleva. La testa le faceva male abbastanza e non aveva bisogno di peggiorare la situazione.

Doveva solo trovare altro a cui pensare, qualcosa con cui distrarsi, come lo strano movimento del letto su cui era stesa. Tutto il suo corpo si muoveva piano, alzandosi e abbassandosi con un ritmo costante. Un evento alquanto insolito e voleva scoprire la causa di quel movimento. Aprì di nuovo gli occhi e alzò la testa verso la testata del letto.

Per quanto fosse un movimento semplice, le richiese molte forze. Sentiva tutto il corpo pensate, anche la testa, ancora stremata per il pianto di prima e per come era stata travolta dalle emozioni. E anche in quel momento, venne investita da una serie di sensazioni. Rimase paralizzata, muovendo solo gli occhi su ciò che stava vedendo, assicurandosi di non stare impazzendo. Non era stesa su un letto ma...

In una frazione di secondo, il suo viso divenne rosso, lo sguardo fisso su Lady Dimitrescu. La donna era stesa sotto di lei e ancora la teneva stretta a sé. Una mano era posata sulla testa di Kate mentre l'altra sulla suo fianco. Abbassò appena lo sguardo e si sentì avvampare ancora di più quando capì che cosa aveva usato come cuscino mentre dormiva. Il petto della sua signora si alzava e abbassava al ritmo del suo respiro tranquillo, esattamente sotto la sua testa. Sussultò piano a quella vista, indecisa su come comportarsi.

La presa della donna su di lei non era forte, sarebbe riuscita a sottrarsi da essa senza problemi ma non aveva il coraggio di muoversi. Ne aveva a malapena per respirare. Distolse lo sguardo dal seno voluminoso, cercando di ignorare il suo pensiero di quanto soffice le era sembrato quello che aveva creduto essere un cuscino. Posò gli occhi sul volto della sua signora, rendendosi conto solo in quel momento che anche lei era addormentata.

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