* La scaffalatura alta avrebbe nascosto la visuale, le telecamere non avrebbero registrato nulla.
Charles e Tom fecero due passi avanti e uno a sinistra e l'allarme si mise a suonare... *
Così non va bene.
* Ancora prima di entrare andava disattivato l'allarme. Le scaffalature avrebbero nascosto la visuale delle telecamere. Due passi avanti e uno a sinistra ma l'allarme non suonava più.
Bastava spostare il quadro e aprire la cassaforte con la password trovata nel cassetto.
Ma erano lenti troppo lenti e la polizia arrivò davanti alle vetrine con le sirene spiegate. *
Picchiettai un paio di volte l'indice sul tavolo continuando ad analizzare le piantine della gioielleria.
Dietro di me, seduti sul divanetto basso, Charles e Tom smontavano e rimontavano le loro armi d'assalto controllando ogni graffio e riempiendo i caricatori. Poco lontano da loro un paio di maschere da animale poggiate su un tavolino.
Charles, un uomo sulla trentina, fisico asciutto ma atletico con una folta chioma bionda, alzò lo sguardo verso di me insieme al suo compagno.Tom: Allora Freak, abbiamo un piano?
Scossi la testa indispettita ma continuando a pensare.
Disattivare l'allarme era abbastanza inutile perché sicuramente era presente anche un secondo allarme ma questa volta silenzioso...
* Togliere completamente l'energia all'intero edificio sarebbe stato molto meglio. Le telecamere sarebbero state disabilitate e così anche gli allarmi.
Entrare dalla porta principale e andare dritto alla cassaforte non sarebbe stato un problema.
Recuperati i gioielli, fuggire era veloce e nessuno lo avrebbe notato. *
Mi massaggiai la testa qualche secondo sbattendo un paio di volte le palpebre. Presi i grandi occhiali facendo piombare il mondo nell'oscurità.
Finalmente grata di non dover più vedere quelle piantine e le innumerevoli possibilità che avevo davanti, sospirai battendo un paio di volte le dita sul tavolo metallico.
I due uomini smisero immediatamente di controllare le loro armi e calò il silenzio.Tom: Allora Freak?
Scossi la testa cercando di farmi passare il mal di testa spiegando nel dettaglio lo scenario possibile.
Non attesero molto e dopo appena un ora partirono con il grande suv parcheggiato fuori dalla stanza del motel.
Di colpo tutto divenne silenzioso.
Mi alzai dalla sedia cercando a tentoni il divanetto dove prima erano seduti i due uomini tastando poi i cuscini e recuperando il telecomando della televisione.
La vista era un lusso che non potevo permettermi con il mio quik così semplicemente mi misi ad ascoltare i notiziari che passavano. L'inglese del cronista aveva un accento strano, diverso da quello che ero abituata a sentire dai miei compagni. Forse era perché spesso le nostre conversazioni erano in giapponese e quindi l'accento rendeva tutto diverso.
Chiusi gli occhi addormentandomi sul divano mentre ancora il telegiornale passava.
La porta della stanza si aprì di colpo e un paio di grossi sacchi caddero a terra poco dopo facendo un sordo rumore metallico.
Tom: Questo sì che è un bel colpo Freak!
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Lead me into the light - Hawks x OC
FanfictionUna banda criminale nata in un anonimo quartiere, di un'anonima città, compare nei registri della Commissione degli Eroi per la Pubblica Sicurezza. Inizialmente di poco conto, diventa sempre più intraprendente e pericolosa ogni giorno che passa gra...