Capitolo 39 - Il piano

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Violette si sedette comoda su una sedia sfruttando il suo quirk per far apparire una grande mappa interattiva della zona. Ogni dettaglio che era stato raccolto lei riuscì a riportarlo.
Violette: Ora puoi giocarci come vuoi.

??: Riesci a riprodurre una giornata tipo?
Con un leggero tocco sul suo tablet esaudì la mia richiesta. Era come vedere un film 3D proprio davanti ai miei occhi.

Hawks: Qual è il piano allora?

Hirazaku: Shhh lascia che faccia la sua magia.
Mi sedetti su una sedia ad osservare. Quando mi stancavo potevo interagire con la proiezione mandando avanti il filmato o tornando indietro.
??: Ci potrei mettere un po', perché non andate a prendervi una tazza di the? Anzi, perché non me ne portate una?
Rimanendo per tanto tempo in compagnia di Nezu avevo preso l'abitudine di bere the ogni tanto e quale momento migliore se non quando ragionavo?
* Raggiungere l'isola via mare. Sbarcare sulla spiaggia e avvicinarsi dritto per dritto. Evitare la possibile ritorsione i Charles sulla spiaggia, impossibile. Possibilità di avvicinamento quasi nulla. *
Esclusi immediatamente la possibilità di avvicinarmi tramite il mare. Charles e il suo controllo sulla terra erano un vero problema con la vicinanza di così tanta sabbia.
* Sfruttare un aereo per potersi paracadutare di sotto. La presenza di Hawks avrebbe agevolato molto l'atterraggio oltre la discesa grazie al suo quirk. Era imperativo non farsi vedere per questo doveva essere notte. Il che ci dava anche il vantaggio dell'effetto sorpresa ma il sistema di sorveglianza durante la notte era veramente impenetrabile, non c'era un solo angolo cieco nell'intera formazione di telecamere qualsiasi cosa io provassi o qualsiasi disposizione io provassi a schierare. Possibilità di avvicinamento, scarse ma non nulle. *
Ci doveva sicuramente essere un modo migliore.
Mi alzai girando in torno al modellino ribaltandolo e facendo ripetere sempre la stessa scena il loop.

Hawks: Mae?
Ma la mia mente stava pensando ad altro e non lo ascoltai per nulla.
* Dovevamo arrivare dall'entroterra, lì Charles avrebbe avuto leggermente più difficoltà nell'utilizzare il suo quirk anche se di poco. Avvicinarsi era difficile tanto quanto gli altri scenari quindi dovevamo puntare su altro.
Avvicinarsi durante il giorno era la scelta migliore.
Dovevamo schierare una formazione di attacco e diversivo. Charles avrebbe usato il suo quirk per fare da scudo mentre Tom avrebbe creato copie di loro stesso per potersela svignare velocemente e facilmente. Se arrivavamo dall'entroterra la loro via di fuga era il mare, per questo serviva una seconda squadra in spiaggia.
Bloccare la via di fuga dal mare e quella dalla parte opposta.
Sfiancarli non era un'ipotesi, andavano tramortiti velocemente e se possibile avvicinarsi senza essere notati o almeno il più tardi possibile. *
Lentamente ogni dettaglio prese forma nella mia mente. Dalle possibili complicazioni alle svariate possibilità che potevano succedere. Non solo dovevo poter prevedere e calcolare le possibilità di una fuga standard, ma dove o anche tenere conto della possibilità che usassero i loro quirk e come.
Nonostante l'intenso allenamento e i consigli di Nezu iniziò a venirmi il mal di testa ma non demordetti. Continuai a pensare e analizzare ogni dettaglio ogni scappatoia ogni possibilità.
Se la squadra si fosse mossa esattamente al mio comando evitando variabili durante l'operazione potevamo farcela ma mancava qualcosa. Mancava una sicurezza che in tutti i miei scenari non c'era.
Non avevamo abbastanza uomini con alte capacità. Mancavano nella nostra squadra alcuni pro Hero.
??: Potremmo avere un piano ma ci serve l'aiuto di qualcuno.
In poco tempo ricevemmo risposta e in nostro soccorso arrivò anche il numero uno e due del Giappone, oltre a un sacco di altri pro Hero.
Era tutto pronto ma prima di partire serviva una buona notte di sonno ma non riuscii ad addormentarmi.

Lead me into the light - Hawks x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora