Capitolo 35 - Ruba bandiera

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Con molta tranquillità venne spiegato per grandi linee cosa stava accadendo e nonostante gli studenti mi guardassero male, Mirio, il ragazzo biondo, aveva sempre il sorriso in volto e non mi trattava come la peggior criminale.
Gli studenti ripresero a fare lezione come se nulla fosse mentre io ancora lì, osservavo.

Nezu: Per iniziare voglio vedere come te la cavi con qualcosa di nuovo. Vedi quella piccola bandiera rossa sopra la montagna? Immaginati tu sia là, in cima, e di proteggerla da loro. Chi temeresti di più? Chi verrebbe a strappartela? Come faresti a proteggerti?
??: Non posso rispondere a queste domande.

Nezu: Puoi, devi solo osservare.

??: Ci sono troppe variabili, troppe menti diverse.

Nezu: Lo so.
E lasciandomi con quelle parole il preside si allontanò lasciandomi seduta sulla sedia ad osservare i ragazzi che si allenavano e il terreno intorno a loro. Ogni quirk, ogni anfratto di quella palestra, dovevo osservare e prevedere ogni cosa ma era impossibile.
Prevedere le azioni di una sola persona poteva essere facile, in fin dei conti anche prevedere i movimenti dell'onda di tsunami non era stato complicatissimo anche se mi aveva lasciato stremata. Ma qua si trattava di una ventina di persone diverse che avrebbero agito ognuna con la sua testa e specialmente senza saperne poi molto.
Mi arrampicai sulle rocce fino a raggiungere la bandiera rossa e guardare sotto di me. Da lì potevo osservare la palestra e gli Hero che saltellavano da tutte le parti rincorrendosi e solo alla fine della lezione riunirsi e discutere. Io rimasi lì, appollaiata sulla roccia a continuare ad osservare sotto di me e pensare.
Rimasi sola con la sola compagnia di qualche professore nell'angolo della palestra. Mi osservavano ma senza interferire né dire nulla Mi lasciarono sulla roccia tutta la notte mentre pensavo alle domande che mi aveva posto Nezu.
Dei vari ragazzi che erano presenti solo tre sembravano essere una spina nel fianco. Mirio, Nejire e Tamaki. Erano gli unici tre che erano riusciti a lavorare insieme come una squadra durante gli allenamenti, erano capaci di sfruttare i loro quirk in modo intelligente e imprevedibile a tal punto che non ero riuscita a seguirli per troppo tempo. E in più riuscivano solo loro tre a trascinare tutti gli altri.
Quindi, per rispondere al quesito di Nezu, sicuramente sarebbe stato uno di loro tre a rubarmi la bandiera. Dovevo concentrarmi su di loro.
Nejire avrebbe coperto la distanza in volo mentre Tamaki si sarebbe sicuramente avvicinato da dietro ma Mirio? Con il suo quirk poteva spuntare da qualsiasi parte. Quindi da dove sarebbe ricomparso?
Davanti? Dietro? O avrebbe lasciato lo spazio ai suoi compagni prima di raggiungermi?
Sedetti vicino alla bandiera poggiandomi ad essa e pensando a occhi chiusi. Quante variazioni ci potevano essere? Con quali probabilità potevano avverarsi questi scenari? E in tutto questo non avevo calcolato minimamente l'intervento di tutti gli altri studenti.
Rimasi seduta li tutta notte a pensare. La mancanza di dati approfonditi non mi permetteva di poter escludere scenari e probabilità dal conto.
Nezu: Vedo che sei ancora qua.
Il preside entrò nella palestra seguito nuovamente da tutti i ragazzi.
Mi affacciai dal bordo guardando di sotto e scuotendo la mano in segno di saluto.
Fuori la finestra il sole brillava tiepido. Era passata l'intera nottata.

Nezu: Sei pronta?

??: Nemmeno un po'!
Ma Nezu non mi diede altro tempo. Un cenno del suo capo e i ragazzi dietro di lui iniziarono a muoversi nella mia direzione con sguardi complici. Dalle loro espressioni era facile intuire ne avessero discusso la sera prima e quindi erano venuti preparati.
Come avevo immaginato, il trio si portò in prima fila alzando lo sguardo verso la bandiera e partendo subito alla carica. Nel mentre gli altri studenti iniziarono a scalare i piccoli rilievi vicino.
Nejire iniziò a fluttuare lentamente nella mia direzione mentre Tamaki si stava arrampicando agilmente dietro di me. Mirio al contrario era scomparso e quindi significava che era scomparso nel terreno usando il suo Quirk.
Dovetti pensare velocemente perché stava per arrivare, ma proprio in quel momento gli studenti intorno a me iniziarono ad usare i loro quirk in maniera casuale. Chi si muoveva da un picco all'altro senza senso, chi muoveva i pochi oggetti presenti creando svariati disegni in aria, chi faceva comparire oggetti senza un apparente motivo.
Ogni azione sembrava casuale, senza un vero filo logico. Quale era il loro obbiettivo? Pensai e analizzai ogni cosa in pochi secondi ma non avevo abbastanza tempo da poter prevedere ogni singola loro mossa.
Un fruscio da dietro mi prese alla sprovvista.
Mi girai di colpo vedendo il sorriso di Mirio proprio alle mie spalle. Una mano allungata verso l'asta della bandiera cercando di afferrarla.
Mi lanciai verso di essa provando a prenderla ma lui era più vicino e veloce strappandomela dalle mani.
Caddi a terra per lo slancio ma mi rialzai subito dopo.
Osservai irritata il ragazzo facendo vagare velocemente il mio sguardo su di lui studiandolo velocemente. Gli occhi che non si fermavano un secondo cercando di analizzare ogni cosa ma la risposta era semplice, mi ero fatta distrarre.
Nezu: Come sei riuscita a prevedere con estrema precisione il percorso di un'enorme ondata di tsunami lungo tutta la costa, ma ti sei fatta distrarre da una manciata di ragazzi?
Era vero, non avevo scusanti.
Ripresi la bandiera dalle mani di Mirio indispettita ripiantandola nel terreno.

??: Ancora!
Gridai dall'alto della montagna volendo riscattarmi.

Lead me into the light - Hawks x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora