Capitolo 9 - Una piccola caduta

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L'impatto con l'acqua fu abbastanza violento ma stranamente mi sentii al sicuro tra le braccia di quell'Hero.
Cadendo in acqua persi gli occhiali come anche il bastone ma non erano poi molto importanti.
Qualche secondo dopo riemersi grazie all'aiuto di Hawks che mi condusse verso il bordo. A tentoni, dato che avevo chiuso gli occhi, cercai il bordo con precisione provando a issarmici.
Il ragazzo mi raggiunse afferrandomi per i fianchi e alzandomi di peso facendomi poi sedere sul bordo della piscina.
Ero bagnata dalla testa ai piedi ovviamente, ma stavo bene e... Ovviamente il mio piano aveva funzionato!
Avevo attratto la sua attenzione
Hawks: Stai bene?
Mi tolsi l'acqua dal volto facendo finta di cercare accanto a me gli occhiali. Sapevo bene che erano sul fondo della piscina ma in un qualche modo dovevo apparire vulnerabile.
Hawks capì subito recuperandoli dal fondale con un paio delle sue morbide piume. Allungò le sue mani verso le mie e vi depositò poi sopra gli occhiali. Le sue piume frusciavano appena ed erano stranamente così morbide, estremamente diverse da come le avevo viste mentre ci dava la caccia.
Scossi appena la testa cercando di fare cadere altra acqua ma era ovviamente impossibile.
Mi rimisi gli occhiali potendo finalmente aprire nuovamente i miei occhi. Attraverso le pesanti lenti potevo vedere il ragazzo ancora in acqua davanti a me, il volto preoccupato mentre mi osservava con due grandi occhi ambra.
Intorno a noi si era fatto estremamente tutto silenzioso mentre solo la musica di sottofondo si poteva sentire.
Con un agile balzo Hawks saltò fuori dalla piscina invitandomi poi ad alzarmi con una mano. Feci finta di non vederla, in fin dei conti ero cieca no?
Aspettai che mi sfiorasse il braccio qualche secondo dopo per poi accettare l'offerta e alzarmi.
Uno dei camerieri ci raggiunse con in mano un grande asciugamano che diede a Hawks.
Cameriere: Sono estremamente mortificato per l'accaduto! Vi prego di accettare le mie scuse...

??: Oh no non è colpa tua! Sono stata io sbadata, mi spiace.
Ma la verità era che lo avevo fatto di proposito e un poco mi dispiacque per lui.
Cameriere: Vi prego, lasciate almeno che vi scorti di sotto...
Sotto di noi si trovava un lussuoso appartamento di un qualche magnate della città nonché anche organizzatore di quella cena. Lo stesso proprietario, dopo qualche minuto era venuto a scusarsi personalmente offrendosi un cambio di abito, il minimo che poteva fare a detta sua.
Hawks, davanti a me, si avviò senza indugio seguendo il cameriere mentre io dovetti barcollare dietro la lunga canna per continuare il mio teatrino.
Vedendomi fu lo stesso Hero ad avvicinarsi a me e cercare la mia mano che era stretta attorno al bastone. Ne rimasi sorpresa e mi pietrificai sul posto.
Hawks: Ce la fai a seguirmi?

??: S-si...
Dietro la sua guida attraversai velocemente il restante spazio, più velocemente di quello che avrei fatto da sola ma comunque con passi misurati. Hawks sembrava estremamente attento a non aumentare troppo la velocità in modo che potessi seguirlo senza inciampare.
In quel momento un sibilo mi attraversò le orecchie.

*Tskk*
Era il piccolo auricolare che mi ero messa e che era ancora attivo nonostante la caduta in acqua.

Charles: Ottima mossa.
Furono le sole parole dell'uomo dall'altra parte del dispositivo.
Seguii quietamente l'Hero fino in ascensore per poi raggiungere il piano sottostante. Non mi lasciò mai andare la mano e potevo sentire il suo calore risalirmi attraverso la mia pelle umida e piccoli brividi freddi mi risalirono fino alle orecchie.

Lead me into the light - Hawks x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora