Lead me into the light - Hawks x OC

Capitolo 8 - L'obbiettivo perfetto

Appena lo vidi in lontananza capii quello che dovevo fare.
Quale obbiettivo migliore se non proprio Hawks? I suoi collegamenti all'interno dell'associazione non erano un segreto, almeno non per noi.
La festa continuò tranquillamente e nel mentre mi avvicinai passo dopo passo al mio obbiettivo.
Dovevo trovare un modo per riuscire a parlare con lui ma come poteva una semplice intervistatrice, per finta, avvicinarsi a lui?
Grazie al pass che avevo al collo mi avvicinai a grandi esponenti del mondo degli Hero e dopo qualche finta intervista il mio obbiettivo era in vicinanza.
Nonostante i pesanti occhiali dopo un paio di ore mi era già venuto un grande mal di testa ma dovevo sopportare la cosa. Nella mente mi si affollavano già innumerevoli scene sempre diverse e distinguere ciò che era vero e ciò che vedevo era difficile.
Il tetto era munito di una grande piscina dove qualche gonfiabile fluttuava lento sul pelo dell'acqua. Nessuno ovviamente la usava ma un piano perfetto mi si stava delineando nella mente.
Feci un altro paio di passi verso l'Hero mostrando il mio tesserino e Hawks mi vide girandosi verso di me.
In quel preciso momento un cameriere si avvicinò verso di me. Perfetto...
Avevo esattamente il cameriere con un vassoio pieno di calici sulla mia sinistra, la piscina sulla destra e l'Hero a qualche passo davanti a me.
Mossi la canna a destra e sinistra assicurandomi che davanti a me non ci fosse nessuno ma, "accidentalmente", feci un passo in più sulla sinistra capitando dritta nella traiettoria del ragazzo con il vassoio. Il bastone prese contro la sua gamba facendomi perdere l'equilibrio e volontariamente persi l'equilibrio.
In un attimo caddi verso la piscina e vidi l'Hero fiondarsi verso di me.
Sentii il suo abbraccio caldo prima di sprofondare nell'acqua della piscina.