Uno dopo l'altro aprii tutti i file trovando foto e nomi, indirizzi e numeri di telefono. Ogni cosa che si voleva tenere segreta era in realtà in quei file. Gli Hero si fidavano della riservatezza e della sicurezza dell'Agenzia per poter operare in segreto mantenendo le loro vite e tutto ormai era perso.
Hawks aveva ragione, avevamo preso molti più dati di quello che credevo e ora era tutto così complicato. Se veramente ora avessimo avuto un potere simile sarebbe stato allora anche vero che quelle morti non erano casuali.
Potevo essere giovane e stupida ma dopo aver vissuto quella vita non potevo certo essere ingenua.
Charles e Tom sicuramente stavano rivendendo le informazioni a terzi ricavandoci un discreto gruzzoletto a seconda di quanto interessante fossero i fascicoli. Cosa poi succedeva alle informazioni che erano state vendute a loro non interessava sicuramente.
Era certamente tutto sbagliato ma cosa potevo fare io? Nonostante tutto erano e sono la mia famiglia, l'unica che io abbia mai conosciuto. Volevo davvero tradirli per fare la cosa giusta?
Chiusi le cartelle e staccai la piccola chiavetta. Sospirai abbandonandomi sul letto a guardare il soffitto completamente senza pensieri.
Già, cosa avrei dovuto fare?
Mi ricomposi solo qualche ora dopo quando ci ritrovammo tutti in salotto per una cena silenziosa mentre in sottofondo continuavano a passare notizie di cronaca. Stranamente Tom mi continuava ad osservare, lo sguardo penetrante che non accennava a volersi staccare dal mio volto. Sembrava voler dire qualcosa ma rimaneva in silenzio mentre addentava avidamente una bistecca.
Hirazaku fu il primo ad alzarsi e sparii nuovamente nella sua camera facendo scattare la chiave lasciandoci soli.
Charles poggiò la ciotola sul tavolo alzando lo sguardo su di me.Charles: Spero che il nostro amico pennuto ti abbia trattato bene?
??: Come...
Charles: Non crederai mica che siamo diventati come siamo oggi senza sapere quello che succede intorno a noi?
??: No...
Charles: Allora, la vostra conversazione è stata piacevole? E non mentire ti prego.??: No.
Quella aveva tutta l'aria di essere una ramanzina ma per la prima volta sentii un terrore cieco montarmi in petto. Ora ero consapevole del fatto che se non gli fossi più stata utile mi avrebbero abbandonata.
Il loro obbiettivo in fin dei conti lo avevano già raggiunto e la mia presenza poteva benissimo essere superflua.Tom: E cos'hai intenzione di fare freak?
Charles: Tom...
Vidi l'uomo alzare appena le spalle e tornare a masticare uno stuzzicadenti all'angolo del tavolo.
??: Nulla.
Charles: Senti, credo tu sia già abbastanza grande da capire quello che sta succedendo. Già da un po' immagino tu possa aver fatto il punto della situazione. Sappi che mi sei sempre piaciuta, ti ho cresciuta come una figlia ma siamo quello che siamo e preferisco salvarmi il fondoschiena piuttosto di salvare il tuo, quindi la domanda è semplice. Hai intenzione di restare con noi o correre tra le braccia di quel pennuto?
??: Cosa?! Correre tra le braccia del "pennuto"? Onestamente tengo anche io al mio culo quindi eviterei di rincontrarlo.Charles: Questa è la tua scelta?
Tradirli e passare il resto della vita in cella, o peggio, o altrimenti potevo continuare a vivere nell'ombra come una criminale con i sensi di colpa per il resto della vita? La risposta era abbastanza semplice onestamente.
Molto meglio continuare a vivere nell'ombra chiudendo gli occhi su quello che accadeva alle mie spalle. Anche perché il pensiero dell'estradizione in America e le possibili conseguenze là mi fecero capire che mi piaceva molto di più una testa attaccata al collo.
??: Dovete essere più discreti e credo proprio ci dovremo trasferire da qua.
Charles rise appoggiandosi allo schienale della sedia soddisfatto. Ora certamente non potevo tirarmi più indietro o avrei rischiato anche la loro vendetta.Tom: Che ne dici di trasferirci in quella cittadina a Sud? Nessuno ci verrà mai a cercare là...
E così dopo qualche settimana impacchettai nuovamente la mia roba in un paio di scatoloni raggiungendo una piccola cittadina a solo mezzoretta di viaggio da Musutafu. Poco distanti da dove eravamo prima effettivamente, ma molto più nascosti tra la fitta vegetazione di bamboo che circondava la cittadina.
Ma senza accorgermene, piume rosse iniziarono a sorvolare la foresta di bamboo già dopo qualche mese.
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Lead me into the light - Hawks x OC
FanfictionUna banda criminale nata in un anonimo quartiere, di un'anonima città, compare nei registri della Commissione degli Eroi per la Pubblica Sicurezza. Inizialmente di poco conto, diventa sempre più intraprendente e pericolosa ogni giorno che passa gra...