Capitolo 38 - Gli ultimi dettagli

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Hawks mi era venuto a prendere. Il preside lo aveva tenuto aggiornato dei miei progressi e dopo tutti i dati che erano riusciti a recuperare Hirazaku e Violette eravamo pronti a partire.
Dopo la mattinata salutai Nezu con affetto insieme agli studenti della terza della Yuei. Nonostante fossi stata una criminale alla fine erano stati più che simpatici con me.
Recuperai giusto un paio di cose dalla camera, tra cui un grande sacchetto di biscotti e un cambio di abiti. Hawks mi fece strada fino al tetto dove con un semplice gesto mi invitò ad avvicinarsi a lui.
Hawks: Così saremo più rapidi.
Mi avvicinai a lui, i nostri volti a solo qualche centimetro di distanza prima che lui mi caricò in braccio. Mi sembrava di essere una bambola, presa e sollevata come se nulla fosse anche se potevo vedere una piccola smorfia sul suo volto.
Si alzò in volo leggero trascinandomi nella brezza di quella giornata. Sotto di me si snodava l'intera città, bella ed enorme.
Mai mi sarei aspettata di poter guardare l'intera città in un solo sguardo. Il vento che mi frustava il volto mi rendeva difficile poter aprire completamente gli occhi ma Hawks faceva di tutto per rendermi confortevole il viaggio.
Grazie a Nezu potei godermi il viaggio senza impazzire. I milioni di persone sotto i miei piedi che camminavano tranquilli, le infinite possibilità che si stavano svolgendo sotto di me. Senza di lui non sarei mai nemmeno riuscita a godermi questo paesaggio senza poter usare i miei occhiali.
Atterrammo sul tetto dell'edificio governativo con un piccolo balzo. L'Hero mi lasciò andare e mi risistemai i vestiti un attimo in imbarazzo. Indossai gli occhiali soltanto per coprire il rossore sulle guance.
Come era possibile che da nemici giurati ora mi faceva fare un giro tra le nuvole tra le sue braccia? O forse era semplicemente che era più rapido esattamente come aveva detto lui?
Scendemmo le scale insieme per poi accedere alla grande sala piena di monitor esattamente nel cuore dell'edificio. Le postazioni erano vuote tranne una dove Hirazaku digitava sulla tastiera come un matto usando almeno tre schermi diversi.
??: Cosa stai combinando di bello? Non sarai rimasto sveglio tutta la notte vero?
Sentendo la mia voce il ragazzo si fermò guardandomi storto. Aveva delle enormi occhiai sotto gli occhi e uno sguardo stralunato. Era evidente avesse saltato più di qualche ora di sonno.

Hirazaku: Se non fosse stato per te Freak, ora sarei a godermi un bel cocktail su qualche spiaggia nel mezzo dell'oceano!

??: Ma io so che mi vuoi bene.

Hirazaku: Per nulla...
Violette, poco distante, si avvicinò a Hawks passandogli un tablet con svariate informazioni.

Violette: È tutto pronto.
La sua affermazione era veramente ridicola, non c'era nulla di pronto, semplicemente eravamo in possesso delle informazioni che gli avevo chiesto qualche settimana prima.
Charles e Tom si erano ritirati in una splendida isola greca, Syros. Poco turistica e a pochi passi da Atene e dalla terra ferma. Si erano stabiliti in una graziosa villetta proprio sulla spiaggia nella costa Nord dell'isola, villetta che risultava intestata a un grande magnate russo affiliato alla malavita.
Questo confermava anche il fatto che si erano già fatti parecchi amici tra i russi e quindi risultavano praticamente quasi intoccabili. Finita la loro vacanza sarebbero sicuramente scomparsi grazie alla malavita e al rispetto che si erano guadagnati riuscendo a ottenere così tante preziose informazioni.
Questa era la nostra ultima occasione per poterli prendere.
Eravamo in possesso della planimetria della villa, secondo i report non erano presenti altri soggetti tranne i due criminali, la presenza di telecamere e allarmi nascoste erano stati mappati e catalogati. Ogni dettaglio della casa e del giardino circostante erano stati trovati e portati in quella stanza.
Charles e Tom effettivamente non facevano gran che tranne prendere il sole e bere cocktail in riva al mare godendosi il sole e l'aria fresca. Occasionalmente si divertivano a pescare qualche pesce o andare a raccogliere qualche riccio di mare o cozza. Si stavano letteralmente godendo la loro vacanza non facendo proprio nulla.
Da quello che eravamo riusciti a capire sembrava non avessero contatti di nessuno della malavita in quel momento, il che voleva dire che non stavano vendendo altre informazioni. Se la stavano prendendo veramente comoda, era quasi sospetto.
Hawks: E ora, cosa facciamo?

Lead me into the light - Hawks x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora