T/n's pov:
"Eiji smettila possiamo risolvere" Eiji era davanti a me e in un secondo sentii la guancia bruciarmi e quando mi guardai allo specchio la guancia era completamente rossa.
"T/n no,non di nuovo" sentivo le urla di mio padre lontane da me mentre ero sdraiata sul pavimento con un braccio sanguinante e pieno di tagli,alcuni più profondi di altri.
"T/n devi smetterla di tagliarti"
"A che ti servono quelle fasce?Non puoi giocare con quelle"
Il suono della sveglia finalmente interruppe quegli incubi che da qualche notte non mi davano pace,sentii il braccio sinistro bruciarmi fino al punto da farmi scendere qualche lacrima di dolore.
"Devo cambiare le fasce" dissi a bassa voce mentre guardavo le macchie di sangue che si erano create sulle bende e che avevano sporcato un po anche il mio letto.
Tolsi il lenzuolo sporco di sangue e usai la scusa del ciclo per poter giustificare le macchie rosso scuro.
"T/n io sto andando a lavoro non fare tardi" mia madre entrò in stanza e guardò storto prima me e poi il letto sfatto.
Mia madre era la classica donna in carriera,cardiochirurgo e uno dei medici più importanti dell'ospedale dove lavora.
Lei è molto severa,litighiamo spesso perché a me da fastidio la sua eccessiva severità e la sua ossessione verso il rispettare le regole assurde che vuole che io rispetti a tutti i costi e dall'altra parte a lei da fastidio il mio atteggiamento, tornare tardi ogni sera dopo gli allenamenti senza avvisare,il mio rispondere male e non cedere durante le discussioni;le discussioni con lei sono aumentate da quando ha scoperto che ero,e sono ancora,un'autolesionista e questo l'ha mandata su tutte le furie.Come darle torto?È mia madre, è normale che non lo accetti come qualsiasi genitore.
"Sono pronta,scendo a fare colazione e vado a scuola"dissi sistemando la camicia e poi la giacca della mia scuola,l'Inarizaki.
"Hai il letto sporco"mi disse con tono freddo.
"Lo so,mi è tornato il ciclo"
"T/n,non sono tuo padre che crede a qualsiasi cosa tu gli dica,lo so perfettamente che non hai il ciclo"
"Liberissima di pensare quello che vuoi mamma"
Lei sbuffò e prese le lenzuola per portarle in bagno.
Mentre era in bagno arrotolai l'ultimo pezzo della benda sul braccio e nascosi le fasce e il taglierino nel mio cassetto e li misi dentro alcuni vestiti.
Scesi in cucina e preparai velocemente due caffè mentre si avvicinava alla porta di casa per andare a lavoro.
"Il caffè"dissi porgendole la tazzina che avevo in mano.
"Grazie" bevve il caffè e feci la stessa cosa io sedendomi sul davanzale della finestra.
"Comunque tuo padre torna tra qualche ora,avrà il turno di notte anche oggi"
Annuii ancora assonnata e la salutai non appena varcò la soglia della porta.
Finalmente sola,pensai.
Mio padre era completamente diverso da mia madre,era più morbido,faceva di tutto per capirmi e aiutarmi,soprattutto quando ha scoperto dei tagli.
Nonostante io l'abbia deluso,anche se dice che non è vero, lui non si è arrabbiato anzi si è seduto accanto a me e abbiamo iniziato a parlare,a mio padre piace risolvere le cose in modo calmo e odia le discussioni in cui si alza la voce.
Mio padre è un neurochirurgo e lavora nello stesso ospedale dove lavora mia madre,si sono conosciuti li e si vedevano spesso visto che entrambi sono due medici importanti.
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Enemies ~Miya Atsumo x reader~
FanfictionTW⚠️: autolesionismo e relazione tossica(+alcune scene di violenza). T/n Tomoe e Atsumo Miya frequentano entrambi il secondo anno all'Inarizaki. Fin da quando sono piccoli c'è sempre stata una forte competizione tra i due,soprattutto T/n, dove la co...