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⚠️Attenzione⚠️
Buona parte di questo capitolo contiene autolesionismo + scene di violenza fisica/verbale (no abusi ecc...)se siete particolarmente sensibili saltate questo capitolo,o limitatevi a leggere finché non vedete questo segno " 》"
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T/n's pov:

Quando mi girai quello che vidi mi lasciò senza parole,Atsumo era accanto a me,senza maglia,era ancora addormentato e mi abbracciava tenendomi per la vita.

Saltai giù dal letto con poca delicatezza e senza pensare che avrei potuto svegliarlo, controllai da cima a fondo tutto il salotto per verificare che non ci fosse nulla di sospetto,e sospirai che fu così.

Controllai attentamente il divano che fortunatamente non presentava alcuna informità e poi passai al sotto del divano,al pavimento, il tavolino,le poltrone e poi il mobile con sopra la TV.

Niente di niente e questo bastò a tranquillizzarmi,almeno in parte.

Tornai a guardare Atsumo.

Non potevo aver seriamente dormito con lui,non potevo,non potevo,non-

Aspetta,pensai,e se non avessimo solo dormito?

Cercai di scacciare quel pensiero ma non potevo non prenderlo in considerazione perciò decisi di controllare una stanza in particolare facendo meno rumore possibile.

Facendo meno rumore eh

Andai al piano di sopra senza badare ai rumori che facevo e pensando che la sua camera potesse trovarsi lì.

Bingo

Aprii con prepotenza la porta e trovai Osamu,anche lui senza maglia,dormire nel suo letto.

Fantastico,se c'è Osamu vuol dire che stanotte potrebbe aver sentito o visto qualcosa

L'ansia iniziò a prendere il controllo del mio corpo,avevo paura che fra me e Atsumo ci fosse stato qualcosa di più intimo oltre al semplice dormire da ubriachi.

Chiusi la porta non appena vidi Osamu muoversi nel sonno e tornai in salotto,presi il mio vestito,mi rivestii velocemente e uscii di casa.

Erano le 6:00 del mattino e questo è stato ufficialmente il peggior risveglio della mia vita che potessi avere.

Una volta tornata a casa per poco non spezzai la chiave a causa della forza che ci stavo mettendo per entrare così presi un bel respiro e aprii la porta senza fare troppo rumore.

Ringraziai il cielo che mia madre si era affrettata ad andare a lavoro per un intervento importante e corsi verso il bagno mentre mi levavo frettolosamente i tacchi.

Mi chiusi la porta del bagno alle spalle,tolsi il vestito che indossavo,rimanendo così in intimo e fregandomene se si sarebbe potuto rovinare o no, mi misi seduta in un angolino della stanza portandomi le gambe al petto.

Iniziai a piangere sempre più forte e i singhiozzi aumentavano mentre affondavo la testa fra le mie ginocchia.

Mi sentivo sporca,schifosamente sporca, per essermi ubriacata così tanto da non avere un minimo di lucidità per capire che cosa stessi realmente facendo e,soprattutto, perché l'immagine di me e Atsumo,addormentati su quel divano dopo essere andati oltre,mi stava mangiando viva.

Mi sentivo una prostituta in quel momento,adatta solo per divertirsi e per soddisfare un bisogno colmo di lussuria che andava appagato all'istante.

Quell'immagine veniva riprodotta di continuo,un loop infinito, e in quel momento la mia mente mi stava ricordando di essermi prostituita,non solo la notte passata ma anche adesso,nel pensiero,mi stavo prostituendo altre mille volte e,come se non bastasse, le dolci parole di Eiji riaffiorarono in superficie, come una melodia infernale che viene suonata quando commettiamo uno sbaglio tipico dell'inferno.

Enemies ~Miya Atsumo x reader~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora