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Atsumo's pov:

-Dieci anni dopo-

"Da cosa hai capito che era la tua ragazza ideale?"

"T/n da quanto giochi a pallavolo?"

"Come è nata la vostra passione per la pallavolo?"

"In quali squadre siete ora che giocate a livello professionale"

I numerosi giornalisti erano alle calcagna e ci stavano circondando, mentre camminavamo per le stradine "tranquille" di Tokyo,almeno a quell'ora, e continuavano, insistentemente, a farci foto e le stesse domande più e più volte.

Coprii gli occhi a T/n,il flash delle fotocamere le dava fastidio, e la strinsi a me con forza.

"Atsumo puoi darci-"

"Scusate adesso non possiamo" alzai la voce per mettere loro in chiaro che non era questo il momento per le interviste, T/n sbuffò rumorosamente senza dire nulla e le accarezzai affettuosamente la testa per continuare,poi, con un bacio su di essa.

Continuammo a camminare e ad un certo punto si stancarono di chiedere senza ricevere risposta perciò riuscimmo a levarceli dai piedi; T/n non poteva innervosirsi o agitarsi troppo,in quel periodo le avrebbe fatto solo male e doveva rilassarsi.

"Mi fa male la testa" borbottò toccandosi la fronte.

Le posai una mano sulla fronte,era calda:"Kawaii hai di nuovo la febbre"

Le sorrisi,era tenera quando aveva la febbre e mi piaceva da morire prendermi cura di lei.

"Adesso torniamo a casa T/n-chan"
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Tornammo a casa nell'arco di dieci minuti e una volta entrati levai il cappotto a T/n e le misurai la febbre.

"38 e mezzo di febbre amore" le dissi avvolgendole una coperta intorno al corpo.

"Mh" mugolò posando la testa sul mio petto.

Le accarezzai i capelli e poi i fianchi e iniziò lentamente a rilassarsi sotto quel tocco leggero.

"Andiamo a dormire" le sussurrai all'orecchio dopo aver guardato l'ora serale.

Lei non rispose,si limitò ad annuire, l'aiutai ad alzarsi e una volta andati in camera ci mettemmo sotto le coperte insieme.

Si avvicinò a me e mi abbracciò,dormivamo sempre così,era la sua posizione preferita,le piaceva e a me piaceva averla sempre intorno e pian piano ci addormentammo.

Mi risvegliai intorno alle 4:42 a causa di alcuni rumori che sentivo vicini a me,mi girai verso il suono di quei piccoli rumori e,con la vista ancora offuscata, vidi una luce blu.

Mi stropicciai bene gli occhi e finalmente riuscii a vedere meglio: T/n era seduta sul letto,con il computer in grembo e un pacchetto di fazzoletti vicino.

"T/n" sbadigliai:"Che stai facendo?"

"Sto controllando il sito dell'associazione" rispose in tutta tranquillità e con voce raffreddata.

"Mio Dio" imprecai a bassa voce.

Spensi il computer davanti a lei e lo rimisi al suo posto,cioè sulla scrivania e non sulle sue gambe quasi alle 5:00 del mattino.

"Devi riposarti"

"Non sono stanca"

"Devi riposarti lo stesso"

"Sei un rompiscatole"

"Grazie,anche tu" sorrisi riavvicinandola a me.

"Stavo pensando che dovremmo fare passeggiate meno lunghe,magari di venti o venticinque minuti e-" cercai di spiegarle ma lei mi interruppe con la solita frase:"Atsumo,sono incinta, non malata"

"Lo so T/n,ma dovresti rilassarti e pensare alla gravidanza,soprattutto adesso che manca poco, non pensare al sito dell'associazione"

"Lo sai che per me è importante e poi mi metti l'ansia 'Tsumo, sono solo al terzo mese" ribattè.

"È più importante della tua gravidanza?"

"No ma-"

"Sono entrambi importanti,ma lui,o lei, di più" sorrisi infine,senza sminuire il suo lavoro e la sua dedizione verso la sua associazione e dandole un bacio sulla pancia.

"Secondo te sarà un maschio o una femmina?" mi chiese a bassa voce.

"Una femmina" affermai convinto.

"Secondo me un maschio" mi confessò lei.

"Sono convinto che sarà una bambina,uguale alla sua mamma e bellissima"

Mi sorrise e si avvicinò a me,mi accarezzò le guance e mi baciò delicatamente.

Un bacio casto rispetto a quelli che ci davamo di solito,ma,a parer mio,il più bello di tutti.

"Ti amo T/n" sussurrai sulle sue labbra.

"Ti amo Atsumo"

Tornando alla domanda di quel giornalista: ho capito di provare qualcosa per T/n quando mi sono accorto che solo con lei provavo dei sentimenti così forti e che non mi facevano dormire la notte.
Era lei la mia donna ideale con la quale volevo condividere il resto della mia vita.
Lei era la mia bellissima causa di tutti i miei problemi, soprattutto di uno,l'essere così innamorato di lei da non poterle stare lontano.

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Nota dell'autrice:

Spero che vi piaccia come sempre,questo è l'ultimo capitolo,mi manca l'epilogo, e non sono psicologicamente pronta ad abbandonare questa storia ma ho tantissime altre idee per altre storie🥹🫶🏻

Enemies ~Miya Atsumo x reader~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora